Mobilità del futuro: boom del noleggio di scooter elettrici

Oggi si parla sempre più spesso dello scooter sharing: ma di che cosa si tratta? Proprio come avviene in relazione alla formula del car sharing, cioè il servizio di mobilità urbana che permette di scegliere e noleggiare per un certo periodo di tempo il mezzo pagandone solo l’effettivo utilizzo, così lo scooter sharing consente di mettersi alla guida di un motorino per poi metterlo a disposizione degli altri utenti una volta concluso il tragitto.

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L’elettrico è ormai il simbolo dichiarato della mobilità del futuro, una tecnologia green e rispettosa dell’ambiente che ci circonda. Il mantra dell’ecosostenibilità ha ormai pervaso ogni aspetto del nostro vivere quotidiano: si tratta di un impegno di importanza assoluta, che mira alla conservazione del pianeta nelle migliori condizioni a beneficio delle generazioni che verranno.

È chiara ed evidente infatti la tendenza, per quanto riguarda i motori, ad un progressivo abbandono dei modelli con alimentazione tradizionale per concretizzare il passaggio all’elettrico. Questo tipo di energia è la fonte ideale per muoversi nel traffico spendendo meno e senza contribuire alle emissioni nocive nell’atmosfera.

Le stazioni di ricarica si stanno diffondendo in maniera sempre più capillare lungo tutta la Penisola, inoltre ci sono indubbi vantaggi pratici per quanto concerne l’approvvigionamento di energia che può avvenire anche in ambito domestico.

Queste nuove regole green valgono sia per le automobili che per i veicoli a due ruote, in relazione ai quali si sta facendo sempre più spazio la tendenza al noleggio scooter.

La rivoluzione dell’elettrico è ormai un’affermata realtà anche in questo mondo e muoversi nel traffico senza troppi pensieri, nel nome della comodità e della maneggevolezza alla guida, è l’ideale per non caricare le giornate di ulteriori stress.

Quali sono i vantaggi di muoversi in città con lo scooter elettrico

Gli scooter elettrici a noleggio offrono moltissimi vantaggi operativi, tali da snellire qualsiasi attività sia che si tratti di impegni di lavoro, di incombenze di famiglia sia di impegnare il proprio tempo libero.

La principale caratteristica positiva riguarda i minori costi da sostenere per il rifornimento di energia: vi è insomma un bel risparmio sul tradizionale carburante.

In più, da un punto di vista etico, sapere di contribuire alla riduzione dell’inquinamento rappresenta una leva importante. Anche per quanto riguarda la manutenzione ci sono vantaggi, poiché essa è meno costosa e frequente. Con questi mezzi, cosa non da poco, si potrà anche dire una volta per tutte addio ai rumori, dal momento che sono estremamente silenziosi.

Oggi si parla sempre più spesso dello scooter sharing: ma di che cosa si tratta? Proprio come avviene in relazione alla formula del car sharing, cioè il servizio di mobilità urbana che permette di scegliere e noleggiare per un certo periodo di tempo il mezzo pagandone solo l’effettivo utilizzo, così lo scooter sharing consente di mettersi alla guida di un motorino per poi metterlo a disposizione degli altri utenti una volta concluso il tragitto.

Le aree di noleggio sono sempre più diffuse ed estese, proprio perché la richiesta di un servizio così smart e intuitivo è in crescita.

Si possono abbattere tempi tecnici e costi saltando in qualsiasi momento in sella a uno scattante scooter per raggiungere le varie destinazioni.

La scelta di mezzi a due ruote a zero emissioni è virtuosa perché consente una volta per tutte di abbandonare l’automobile, mezzo certamente ingombrante e poco green.

Ma come si noleggiano gli scooter elettrici?

La portabilità è sempre più al centro della scena: le diverse operazioni di ricerca, prenotazione e attivazione del servizio possono essere portate interamente a termine via internet e tramite app dedicate.

Questo vale anche per il ritiro del mezzo e il pagamento del servizio: occorre solo effettuare la registrazione sulla piattaforma di noleggio, compilando i propri dati personali unitamente a quelli di una carta di credito attiva.

Possono usufruire del servizio i soggetti che abbiano compiuto la maggiore età e gli step per portare a termine sia la prenotazione che il noleggio sono alla portata di tutti.

Cosa si intende per sharing mobility

Il concetto di sharing mobility abbraccia tutta una serie di mezzi e modalità di spostamento urbane ed extraurbane. Al centro di tutto vi è, naturalmente, il principio della condivisione, che può avvenire in successione, quando si procede ad esempio al noleggio di un mezzo come uno scooter, una bici o un’auto, oppure in modalità contemporanea quando l’utilizzo avvenga simultaneamente tra più persone.

L’innovazione tecnologica assume un ruolo fondamentale per tutto ciò che riguarda lo sviluppo di portali e la messa a punto dei servizi di sharing mobility stessi.

Vengono infatti normalmente utilizzate app dedicate per i dispositivi mobili come tablet e smartphone, che permettono la localizzazione attraverso i servizi GPS, e ci si appoggia a siti aziendali all’avanguardia che permettono la gestione e la prenotazione dei servizi anche da PC.

Attraverso le piattaforme di sharing mobility è possibile esplorare il servizio e utilizzarlo personalizzandone vari aspetti, in base a quelle che sono volta per volta le specifiche esigenze dell’utente che ne fa uso. L’offerta di un simile servizio si basa necessariamente anche sull’ascolto degli utenti, che possono decidere di inviare i propri feedback.

Tutto questo, naturalmente, nell’ottica di migliorare l’offerta del servizio stesso, che deve essere calibrato e pianificato sulla base dei reali utilizzatori. È l’utente che sceglie in che modo e quando usare lo scooter per compiere un tragitto ben preciso, ed è sempre lui che, direttamente o indirettamente può fornire dati preziosi al miglioramento del servizio. 

La capacità residua: il vantaggio della mobilità condivisa

Optando per il noleggio, anziché utilizzare un mezzo di proprietà, si può sfruttare al meglio anche un ulteriore aspetto, ovvero quello della capacità residua.

Nel settore dei trasporti, dal momento che esso si basa principalmente sull’utilizzo dei mezzi di proprietà, c’è spesso un grande potenziale che resta inutilizzato. Infatti sono moltissimi i mezzi che si muovono vuoti o quasi. Ed è proprio grazie alla sharing mobility che si può garantire lo sfruttamento di questa capacità residua.

Basti pensare a quello che avviene ad esempio con il noleggio in condivisione delle automobili: si ottimizzano spazi e tempi, riducendo di fatto le emissioni inquinanti.

Ridurre progressivamente il numero di mezzi in circolazione consente di abbattere il livello di congestione urbana ma anche di limitare le spese per i trasporti stessi. Ed è in particolar modo nelle grandi città, spesso ingolfate dallo smog e dalle automobili incolonnate per chilometri, che un servizio come quello del noleggio scooter può essere una vera alternativa alla mobilità tradizionale.