Omicron: OMS, altre prove di minore pericolosità

L'OMS conferma le indicazioni contenute nelle analisi realizzate in Sud Africa, il Paese in cui è stata individuata la variante Omicron. Con il passare del tempo arrivano altri studi in base ai quali i sintomi riscontrati in chi contrae il virus sono meno gravi rispetto alle varianti precedenti

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L'OMS conferma le indicazioni contenute nelle analisi realizzate in Sud Africa, il Paese in cui è stata individuata la variante Omicron. Con il passare del tempo arrivano altri studi in base ai quali i sintomi riscontrati in chi contrae il virus sono meno gravi rispetto alle varianti precedenti.

Buone notizie dall'OMS: altre prove della minore pericolosità della variante Omicron

Abdi Mahamud, esperto di prevenzione contro le infezioni dell'Organizzazione Mondiale della Sanità ha dichiarato ad alcuni giornalisti a Ginevra che l'OMS sta osservando sempre più studi che indicano come la variante Omicron sta infettando la parte superiore delle vie respiratorie, a differenza di altre varianti che invece possono causare gravi polmoniti, aggiungendo che si tratta di buone notizie. L'esperto dell'OMS ha aggiunto che la variante Omicron presenta un'elevato grado di contagiosità e che quindi potrebbe diventare dominante in vari Paesi entro poche settimane: questo potrebbe quindi mettere sotto pressione i sistemi ospedalieri, soprattutto dove le percentuali dei vaccinati restano basse.

Omicron, studio danese conferma maggiore trasmissibilità e minore pericolosità

Ad esempio un recente studio dell'università di Copenhagen ha rivelato che il rischio di essere ricoverati dopo aver contratto la variante Omicron è circa la metà di quello associato alla Delta. Omicron risulta però tra 2,7 e 3,7 volte più contagiosa tra i vaccinati: a quanto pare è più "abile" nell'aggirare la protezione offerta dai vaccini. Altro risultato molto interessante dello studio danese è che i vaccinato con booster hanno meno possibilità di trasmettere il virus.

Omicron soluzione finale contro il Covid-19?

Ancor più interessante quanto affermato da uno degli autori dello studio, Tyra Grove Krause: il combinato di minore pericolosità e maggiore trasmissibilità/capacità di eludere i vaccini potrebbe confermare quanto alcuni si aspettano, ovvero che la Omicron potrebbe essere la vera soluzione finale per il problema Covid-19. Qualora la variante diventasse dominante ed endemica potrebbe, grazie all'accoppiata vaccini-farmaci specifici, con il tempo trasformarsi in una normale influenza.

(Simone Ferradini)