Peloton Interactive finisce nel mirino di Amazon.com. E Nike

Peloton Interactive in rally del 30% al Nasdaq. Per il Wall Street Journal sarebbe finita nel mirino di Amazon.com. Anche Nike starebbe preparando un'offerta.

Peloton Interactive vola al Nasdaq sulla possibilità che l’azienda newyorkese (specializzata in attrezzature ginniche e in corsi di fitness in streaming) diventi oggetto di un’Opa. Obiettivo apertamente dichiarato da investitori attivisti come Blackwells Capital. Venerdì Wall Street Journal e Financial Times hanno indicato che Peloton sarebbe finita rispettivamente nel mirino di Amazon.com e Nike. Anche se c’è chi sostiene che l’accoppiata vincente potrebbe essere con Apple, fresca del lancio del suo servizio Apple Fitness+. Il risultato è stato un rimbalzo superiore al 30% in after market per il titolo Peloton, che già aveva chiuso in rialzo dell’1,44% la seduta di venerdì al Nasdaq.

Peloton Interactive nel mirino di Amazon.com e Nike. Apple che fa?

Peloton, insieme a Zoom Videocommunication, Netflix o Crocs, era stata uno dei fenomeni del lockdown, grazie al successo ottenuto con cyclette e tapis roulant (e relativi corsi online), nei periodi più bui della pandemia con i consumatori confinati dentro alle mura domestiche a causa della pandemia di coronavirus. E, soprattutto, con parchi e palestre inagibili. “È chiaro che abbiamo sottovalutato l’impatto delle riaperture sulla nostra azienda e sull’intero settore”, aveva ammesso la chief financial officer Jill Woodworth in occasione degli ultimi risultati (relativi al primo trimestre dell’esercizio 2022), presentati in novembre. E dopo la sbornia pandemica anche a Wall Street sono stati dolori. In gennaio il titolo era infatti sceso sotto al prezzo dell’Ipo del settembre 2019, avendo azzerato tutti i guadagni realizzati tra 2020 e 2021.

Fondi attivisti vogliono la vendita di Peloton a Nike, Sony, Amazon

Sempre in gennaio Blackwells Capital si era fatto avanti chiedendo il licenziamento del chief executive John Foley e, soprattutto, di considerare una vendita dell’azienda. Il fondo attivista, che detiene meno del 5% del capitale, è convinto che Peloton possa essere un interessante obiettivo d’acquisizione di altre aziende operanti nel settore o di qualche big tecnologico (Apple o Amazon, Nike o Sony). Per Blackwells, Peloton è oggi più debole di quanto fosse prima dello scoppio della pandemia di coronavirus (che pure ha aiutato il business a crescere significativamente) e attribuisce gran parte della responsabilità proprio a Foley. In precedenza la Cnbc aveva riportato di un possibile stop alla produzione a causa del crollo della domanda.

Per Apple acquisizione Peloton sarebbe importante colpo strategico

Se Amazon e Nike erano tra i desiderata di Blackwells all’appello mancherebbe ancora Cupertino. “Saremmo scioccati se Apple non fosse coinvolta in modo aggressivo in questo deal potenziale”, ha sottolineato Dan Ives, analista di Wedbush citato da Barron’s. L’acquisizione di Peloton “sarebbe un importante colpo strategico” per Apple, ha spiegato Ives, aggiungendo come potrebbe “fare da catalizzatore nei prossimi anni le alle iniziative aggressive in salute e fitness” del colosso californiano. “Grazie agli attuali 2,8 milioni circa di abbonamenti a pagamento l’acquisizione di Peloton da parte di Apple sarebbe secondo sia offensiva che difensiva”, ha aggiunto Ives. In un certo senso potrebbe ricalcare quanto fatto da Apple nel 2014 con l’acquisizione di Beats Electronics per 3,2 miliardi di dollari. Deal che ha rafforzato il posizionamento di Cupertino nel segmento delle cuffie. (Raffaele Rovati)

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