Postepay: Perché non funzionano e come risolvere

Al giorno d'oggi l'utilizzo degli strumenti digitali per l'agevolazione della vita di tutti i giorni è diventato pratica comune a tutti. Ma quando questi non funzionano ecco che subito si va nel panico, a causa proprio della nostra dipendenza da essi. La carta Postepay, una delle più utilizzate dagli italiani, ha da poco subito una serie di questi problemi, relativi in special modo alla possibilità di utilizzo per i pagamenti.

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Solo quando crolla Internet o quando c'è un down generale dei servizi digitali ci accorgiamo di quanto questi siano fondamentali per noi e per le nostre vite e di quanto ne siamo ormai, giustamente, dipendenti. I casi di crollo del servizio possono dipendere da molteplici fattori ed è inevitabile che ogni tanto avvengano. I problemi in questo caso sono tanto per noi clienti quanto per le aziende che ci sono dietro, che subiscono dei notevoli danni economici, come approfondisce molto bene il seguente articolo di QuiFinanza.

Non fa eccezione il servizio di carte prepagate Postepay, che ha subito negli ultimi giorni un down molto intenso in tutta Italia, come evidenzia il Corriere della Sera:

Nel corso della giornata di sabato 27 novembre ci sono state segnalazioni di problemi con le carte, sia nei negozi fisici, sia nelle piattaforme di e-commerce. In serata, però, i disservizi risultavano superati

Ma prima di approfondire nel dettaglio quali siano stati i problemi e come andare a risolverli occupiamoci di comprendere più da vicino la natura della carta in questione e che cosa la differenzia dalle altre prepagate.

Differenze tra postepay e le altre carte

Ongi carta prepagata si differenzia dalle altre, che sia per importo massimo che può essere ritirato, per capienza annuale massima di ricarica, per costo di emissione, o per qualsiasi altra variabile relativa ad essa. Dei vantaggi e degli svantaggi delle diverse carte prepagate ne abbiamo già discusso in un altro articolo, ma per ciò che riguarda Postepay la situazione è maggiormente diversa. 

Intanto i piani tariffari offerti da Poste Italiane sono molteplici e molto differenti tra loro. Permettono di spaziare tra diverse possibilità di deposito e hanno chiaramente costi annui differenti a seconda della tariffa che si sceglie.

La Postepay standard, una delle più diffuse, nonostante abbia molte caratteristiche affini alle altre prepagate, ha un difetto da non sottovalutare. I prelievi che vengono effettuati agli ATM, compresi i banchi posta, vedono sempre una commissione di almeno un euro, che aumenta considerevolmente a seconda delle circostanze. 

Riportiamo di seguito le tariffe come sono scritte nel sito ufficiale dell Poste Italiane

1,00 euro da ATM Postamat; 1,00 euro da da uffici postali abilitati (POS); 1,75 euro da ATM bancario abilitato, in Italia e Paesi Euro; 5,00 euro da ATM bancario abilitato, Paesi non Euro + 1,10% dell'importo del prelievo dal 1° luglio 2018.

Anche Postepay Evolution, l'alternativa a pagamento più diffusa ed economica, presenta delle spese sui prelievi, che si azzerano solo nel caso di prelievi al banco posta.

Consci di questi fattori relativi alle prepagate Postepay, vediamo nel dettaglio cosa è successo e cosa ha reso impossibile l'utilizzo di questis trumenti ai clienti in loro possesso.

Cosa è successo alle carte postepay

il problema sembrerebbe essere stato segnalato e riscontrato dagli stessi utenti. Le segnalazioni sono arrivate infatti da tutta Italia tramite il sito downdetector

Tutto l'ecosistema poste sembrava aver subito problematiche, dalla possibilità di effettuare pagamenti tramite la carta nei negozi fisici, alle possibilità di prelievo di denaro agli sportelli, ai pagamenti online sui siti che avrebbero dovuto accettare tale tipolgia di pagamento.

il problema riscontrato dei giorni trascorsi non sembrerebbe però essere affatto preoccupante. Si è sentito parlare molto di possibilità di un attacco hacker nei confronti del circuito, ma semplicemente perchè quando il sistema si blocca, è il modo per fare più notizia.

Come già detto piccoli inconvenienti possono capitare in continuazione ad ogni strumento digitale in nostro possesso e ciò non significa necessariamente che questi debbano derivare da malintenzionati intenti a rubare i nostri risparmi. 

Probabilmente il problema riscontrato potrebbe essere dipeso da una piccola mnutenzione dei server om ancora più probabile, potrebbe semplicemente essere accaduto.

Anche giganti come Google e Facebook non possono avere il pieno e costante controllo dell'immensa rete di cui dispongono al giorno d'ogg, ma non c'è nulla di cui preoccuparsi.

Quanto è durata questa situazione

Difatti la situazione sopra elencata ha dimostrato di essere semplicemente una temporanea interruzione dei servizi relativi ai pagamenti con PostePay. 

Nel giro di poco tempo il circuito è tornato a funzionare come prima, dimostrando la tesi della manutenzione straordinaria o di un semplice down del sito, non derivante da fonti esterne con cattive intenzioni.

Questa situazione si fa così portavoce di un generale andamento di questi eventi. Ci vogliono pochissimi giorni, e a volte nemmeno quelli, per sistemare piccole problematiche di questo tipo.

La situazione sarebbe ben diversa qualora si trattasse di vere e proprie manomissioni dei sistemi informatici da parte di hacker, come successo qualche tempo fa ai dati della SIAE, nota società che si occuopa dei diritti d'autore. Lasciamo di seguito un articolo per chi avesse intenzione di approfondire la tematica.

Di cosa bisogna preoccuparsi

I motivi per cui doversi seriamente preoccupare non sono tuttavia assenti, come in tutto ciò che riguarda gli strumenti digitali. 

Esistono diversi modi in cui i malintenzionati possono insinuarsi all'interno dei nostri dispositivi, o in questo caso delle nostre carte postepay, per ottenerne i dati e per utilizzarle al posto nostro per i loro comodi.

non si tratta dunque di attacchi informatici a grande scala che colpiscono il cuore dell'ecosistema. Quesi sono eventi davvero molto rari e sui quali i vari esnti sono organizzati e pronti a difendersi.

Il problema è dunque individuale, quando veniamo presi di mira singolarmente, insieme a poche altre persone, da uno dei tanti modo che ormai sono diffusi a tale scopo.

Infatti, come evidenzia il sito Tecnoadroid.it

Coloro che sono in possesso di una Postepay devono prestare particolare attenzione ai messaggi che si ricevono ora attraverso gli SMS ora attraverso le mail spam. Nella maggior parte dei casi, infatti, i malintenzionati inviano comunicazioni dal grande impatto che annunciano la chiusura unilaterale del conto (...)

Alla base delle truffe, a prescindere dalla loro tipologia, c'è un elemento comune. L'acquisizione dei dati relativi alla Postepay.

I ladri che operano in tale settore hanno bisogno di quelli per poter accedere ai conti, bisogna dunque essere molto attenti quando si utilizzano queste carte online. Non potendo privarci del loro utilizzo come metodo di pagamento per i nostri acquisti digitali, data la loro indispensabilità, bisogna essere sempre sicuri quando vengono richiesti i dati delle carte per pagamenti o per qualsiasi altra tipologia di operazione online.

La richiesta di dati non certificata da un valido motivo e contestualmente da un valido sito sicuro sul quale dobbiamo effettuare un acquisto, dovrebbe sempre insospettirci.

Ultimamente girano moltissime truffe tramite messaggio telefonico ad esempio, dove viene richiesto di eseguire un'azione relativa alla "propria spedizione" e per la quale sono chiaramente necessari i dati di fatturazione.

Facendo leva sul fatto che al giorno d'oggi abbiamo quasi sempre un "pacco in arrivo" è molto comune cadere in un tranello del genere, pensando che effettivamente il proprio pacco debba arrivare e che in caso non si forniscano quei dati ci potrebbero essere ripercussioni sulla consegna.

Grandi siti di spedizioni come Amazon.it non utilizzano mai mezzi come questo per le loro comunicazioni ufficiali relativi alle spedizioni. In altre parole, quando la cosa puzza, fate molta attenzione ed evitate sempre di condividere i vostri dati relativi alle carte prepagate.

Come risolvere i problemi a postepay

Come abbiamo notato, la risoluzione dei problemi relativi ai down degli ecosistemi legati al funzionamento delle Postepay e del circuito di Poste Italiane spesso non diepende dai noi.

Infatti, come anche nel caso che abbiamo raccontato oggi, quello accaduto qualche giorno fa, il problema è stato risolto dalle Poste stesse, senza bisogno di alcuna operazione da parte dei clienti/utenti.

Certo, un'operazione utile potrebbe essere senza dubbio quella di segnalare il problema, come è stato fatto nel caso in esame. La segnalazione, oltre a permetterci di avere meggiori info al riguardo, se fatta in massa farà allarmare gli operatori delle Poste predisposti ai controlli delle funzioni online, e permetterà una più rapida risoluizione.

Qualora invece l'interruzione del servizio risulti essere causata dalla manutenzione del sito, del circuito o di qualsiasi altro elemento, allora ci sarà ben poco da fare. Le manutenzioni sono necessarie ed inevitabili e richiedono un po' di tempo. Il problema dovrebbe tuttavia sparire nell'arco di una, massimo due giornate.

Come evitare problemi a postepay in futuro

Anche in questo frangete, come potrete immaginare, spesso il potere nelle nostre mani è ben poco. Che si tratti di manutenzione ordinaria, straordinaria, o di un semplice down dei sistemi ooperativi, ciò che è in nostro potere risulta, come al solito, aspettare o chiedere informazioni.

Per quanto possa sembrare banale, chiedere info contattando il servizio clienti delle Poste è il modo migliore per capire quale sia il problema e poi ricevere informazioni su come risolverlo.

Lasciamo di seguito il sito del servizio clienti di Poste, ricco di contatti utili per risolvere i proprio problemi con Postepay: ecco il link

Per concludere, come già accennato prima, il modo migliore di evitare problemi relativi ad attacchi hacker sulle proprie carte Postepay è quello di stare sempre in guardia quando si naviga e si compra su Internet e alzare la guardia quando si sente puzza di bruciato da qualche parte.

Ciò non significa evitare di fare i propri acquisti online e privarsi delle utilissime possibilità di cui disponiamo oggi, ma semplicemente imparare a distinguere ciò che è gsicuro da ciò che non lo so è. 

Ogni volta che qualcosa ci possa sembrare sospetta bisogna assolutamente evitare di condividere informazioni personali, soprattutto se relative ai dati delle nostre carte prepagate. Ricordatevi che le principali attività di e-commerce, dunque di vendita online, hanno metodologie di pagamento e di organizzazione delle operazioni sempre molto chiare e prive di qualsiasi incongruenza.