Problemi DAZN, tutto quello che non sta funzionando

I problemi di DAZN sono noti da quando, lo scorso agosto, l'emittente ha cominciato a trasmettere, in esclusiva, le partite del campionato di calcio di Serie A. Dal tremendo inizio di stagione con problematiche diffuse sull'intero territorio nazionale si è passati poi a problemi più contenuti ma comunque capaci di far adirare numerosi tifosi. Cosa non sta funzionando e di chi è la colpa? Quando migliorerà la situazione?

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DAZN - che si pronuncia dazòn, contrazione dell'inglese the zone - è diventato dal termine di agosto il nuovo riferimento calcistico per gli amanti della serie A, dopo essersene aggiudicata i diritti all'asta della scorsa primavera. La notizia ha stupito perché erano lustri che il dominio sul nostro campionato lo aveva Sky, che invece ora deve accontentarsi di poter trasmettere 3 partite a giornata in co-esclusiva, ovvero disponibile sui suoi canali e quelli di DAZN. La transizione, però, non è stata delle più facili fin dall'inizio, come è stato scritto su The Post.

Numerosi utenti hanno riscontrato problemi di trasmissione già dal primo weekend - quello di domenica 22 agosto - tali da impedir loro la visione fluida per l'intera durata della sfida. Fin da subito, la piattaforma si è attivata per potenziare il proprio segnale, in modo da consentire ai tifosi di poter seguire la propria squadra. Ciò non è però bastato. Anche in tempi più recenti, infatti, si sono riscontrate frustranti problematiche. Del caso si è occupata anche La Stampa.

DAZN, da dove derivano i tanti problemi

Sebbene la compagnia abbia riconosciuto alcuni problemi con la propria infrastruttura, promettendo di risolverli, non è stata in grado di farlo. Le segnalazioni di disagio, infatti, si inseguono di settimana in settimana, o anche di tre giorni in tre giorni, nel caso di turni di campionato infrasettimanali. Gli abbonati continuano a scrivere e segnalare online ogni guaio che riscontrino e le notifiche sono davvero molto numerose.

Non è stato mai chiarito se i problemi sorgano da difficoltà della stessa DAZN, dalla non perfetta copertura delle reti internet nel nostro Paese o, ancora, da difficoltà di connessione dei dispositivi degli utenti a internet. In fin dei conti, il servizio di DAZN passa per la rete e sappiamo bene come possano verificarsi difficoltà e problemi a comunicare con essa, a seconda del luogo in cui ci troviamo e dal quale desideriamo collegarci.

La versione del fornitore, prevedibilmente, afferma come non dipenda da loro, bensì dalle connessioni dell'utente e dai suoi dispositivi. Rispondendo ai numerosi reclami ricevuti, DAZN ha sostenuto la tesi secondo la quale aveva già esaminato i problemi dei clienti che l'avevano contattata, analizzando i problemi di streaming più frequentemente portati in risalto e, a detta dell'emittente, facendolo:

"Si scopre che i disagi sono spesso legati a problemi di connettività delle reti domestiche."

Nel video di Adiconsum Marche un approfondimento sui disservizi e i problemi di DAZN.

La storia dei problemi di trasmissione di DAZN

I problemi denunciati dai clienti DAZN sono disparati, spesso troppo diversi tra loro per venire accuratamente catalogati. Se volessimo ripercorrerne la storia per tratteggiare uno storico delle problematiche e dare contezza al lettore di quali e quanti disagi siano stati creati, durante questa stagione calcistica, che non è ancora neppure a metà della sua vita, dal fornitore che si è aggiudicato i diritti di trasmissione del nostro massimo campionato, dovremmo tornare indietro fino all'inizio del torneo.

Alla prima giornata, com'era prevedibile, si �� verificato un picco di accessi in concomitanza con le due sfide che hanno aperto la stagione: Verona - Sassuolo e, soprattutto, Inter - Genoa. Che gli italiani siano malati di calcio non è certo una novità, anzi è esattamente il motivo per il quale i diritti tv delle partite si concedano a tariffe così elevate, al termine di aste milionarie come quella che quest'anno ha visto DAZN trionfare su Sky e, dunque, che ci fosse molta voglia di tornare a vedere rotolare il pallone era una possibilità che andava messa in conto.

Invece, pare che DAZN non se lo aspettasse o, comunque, non fosse in grado di reagire. In una nota ufficiale risalente a pochi giorni dopo quel primo weekend di sfide, l'emittente minimizzò l'avvenuto, riconoscendo che vi erano stati numerosi accessi i quali avevano causato un sovraccarico dei server su cui DAZN si appoggia per fornire il proprio servizio in ogni casa ma specificando anche come il problema fosse stato risolto in una manciata di minuti. Effettivamente, per le partite giocate in serata, successivamente alle due di cui si è scritto, si erano verificati meno problemi, sebbene qualche utente continuasse a riscontrare difficoltà importanti.

"In ogni fase di cambiamento, com'è già successo anche in passato, l'introduzione di nuove tecnologie di ampia portata avrebbe richiesto un momento fisiologico di assestamento, necessario per permettere ulteriori miglioramenti."

Così aveva scritto, in una nota ufficiale, DAZN all'indomani di questa vicenda. Ciononostante le segnalazioni degli utenti sono continuate, in maniera sporadica e non più diffuse come in occasione di quel tardo pomeriggio nero del 22 agosto, almeno fino al turno del 23 settembre. Anche in tale occasione la trasmissione di due attesi match come Sampdoria - Napoli e Torino - Lazio saltò per una mezz'ora abbondante. Ricominciarono critiche e denunce telematiche e DAZN, che diede la colpa a un problema tecnico, si scusò con gli abbonati garantendo a chiunque fosse stato interessato dal problema un mese di trasmissione gratuita.

DAZN e l'incubo CDN

L'acronimo significa Content Delivery Network e si tratta di grandi - diciamo pure enormi - reti globali che hanno il compito di rendere più veloce la consegna dei contenuti digitali agli utenti. Lo fanno coadiuvando il lavoro dei server dei piccoli siti trasportando il contenuto da un nodo all'altro della rete internet, in modo da velocizzare l'arrivo sui nostri dispositivi di contenuti fisicamente presenti su server molto lontani da noi.

Forse non tutti ne saranno consci ma la trasmissione di eventi in diretta molto seguiti - come la Serie A o gli altri appuntamenti sportivi che DAZN trasmette - richiede l'appoggio su reti più performanti rispetto a quelle adatte a trasmettere contenuti on demand (ad esempio Netflix) e nel caso in cui l'infrastruttura non fosse di buon livello, ecco che si incapperebbe in problemi di bassa qualità video e intasamenti di rete. DAZN, probabilmente per scelta aziendale, non ha mai fornito le specifiche tecniche dell'infrastruttura su cui si appoggia. Dati i problemi riscontrati, però, è lecito supporre che non sia adeguatamente potente.

Quel che DAZN ripete fin dal suo arrivo in Italia è che la nostra infrastruttura nazionale, ovvero i cablaggi che ci consentono la connessione a internet, non siano un problema, in quanto servizi analoghi come Now TV o Amazon Prime, i quali trasmettono sovente partite di calcio, così come gare di altri sport, presentano un rendimento più costante. L'emittente titolare dei diritti della Serie A crede piuttosto che i problemi siano dovuti all'allestimento delle reti domestiche e al loro utilizzo: cablaggio incorretto, posizione del modem, collegamento dei dispositivi e così via.

C'è da crederci o meno? Ha ragione DAZN quando incolpa gli strumenti o i problemi sono a monte e dipendono dall'emittente? Come recita un noto adagio, è probabile che la soluzione stia nel mezzo. Da una parte DAZN può probabilmente impegnarsi di più affinché il suo segnale si stabilizzi, evitando situazioni problematiche di qualità video o audio - è notizia di qualche settimana fa che una partita della Juventus sia andata in onda con l'audio della trasmissione Forum - dall'altra, il nostro Paese deve mettere in conto che ci saranno dei problemi fisiologici nella transizione tra satellite e  livestream.

Una nuova visione: DAZN è il primo passo verso il futuro dell'intrattenimento sportivo?

Il modello di successo per trasmettere gli eventi sportivi - principalmente le partite di calcio - nel nostro Paese è sempre stato il satellite e, dunque , la diretta televisiva. A questo modello si sono abituati, da ormai quasi 3 decenni, tutti gli appassionati di sport e i tifosi d'Italia. Tra questi vi sono anche numerosi anziani e/o persone poco ferrate con le nuove tecnologie, per le quali in questa fase iniziale può comprensibilmente essere molto difficile dare vita a una postazione capace di seguire al meglio le partite in diretta.

Per i più giovani, tendenzialmente, il rapporto con la rete è più semplice, specialmente quando si tratta di streaming. A partire da marzo 2020, in concomitanza con l'inizio delle restrizioni legate alla pandemia, i contenuti on demand - dunque non le partite ma film, documentari e serie tv - hanno visto un incremento di oltre il 60% nella loro fruizione. Ciò è stato però soltanto un consolidamento di tendenza, contrariamente a quanto qualcuno potrebbe pensare. Infatti già a gennaio 2020, quando il COVID era considerato soltanto un problema cinese, erano ben 26 milioni i connazionali abbonati a servizi in livestream.

DAZN e i suoi concorrenti non hanno fatto altro che portare lo sport in un mondo che stava già germogliando bene. In fin dei conti il fascino di poter accedere a moltissimi titoli contenuti in un solo luogo, accessibile da qualunque dispositivo è innegabile. Ciò vale per la musica (Spotify); per film e serie tv (Netflix, Prime Video e Disney+) e ora anche per lo sport. È altamente probabile che DAZN, tra qualche tempo, sarà considerata una pioniera, in quanto si tratta della prima grande azienda di eventi sportivi in streaming, dunque usufruibili in una modalità più che mai al passo con i tempi.

DAZN e le altre aziende OTT: il domani dell'intrattenimento è già arrivato

DAZN fa parte delle aziende cosiddette OTT - acronimo inglese per Over The Top - ovvero quelle che forniscono una serie di servizi, come ad esempio la visione di serie tv e film, tramite internet.  Esse possono operare su reti proprie, appoggiarsi a quelle già esistenti in rete oppure optare per un modello ibrido che preveda un utilizzo di entrambe. Chiunque scelga di operare su infrastrutture appartenenti ad altri abbassa - e di molto - i propri costi di gestione. Il rovescio della medaglia è però che si ha poi meno potere nel caso in cui si verifichino problemi, anche su vasta scala.

Aldilà di DAZN, il traffico via streaming sulle reti italiane è aumentato e sta ancora aumentando, senza che vi siano certezze sull'adeguatezza dell'infrastruttura nazionale che ci connette via internet. Naturalmente, è inevitabile attendersi che la situazione migliorerà, dato il successo di questi servizi. Fino ad allora, però, possiamo attenderci che vi siano dei problemi nella visione, di tanto in tanto.