8 regole generali di SEO copywriting per conquistare il web!

Non basta conquistare la SERP per ottenere un click. Il SEO copywriting è la scrittura persuasiva per eccellenza al fine di conquistare sia i motori di ricerca che gli utenti online. Ecco 8 consigli generali da seguire per scrivere in ottica di SEO copywriting!

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Si parla tanto di “Search Engine Optimization” o SEO perché, come spiega host-academy.it, è attualmente il modo migliore per intercettare più utenti possibili online. Con l'avvento di internet, i motori di ricerca sono gli strumenti più utilizzati per trovare un prodotto, un servizio o un'informazione. La “Search Engine Optimization” o SEO, quindi, ti permette di migliorare la visibilità online rispetto ai concorrenti avanzando nel posizionamento sulla pagina dei risultati dei motori di ricerca, ovvero la “Search Engine Results Page” o SERP:

La SEO è una branca del Web Marketing che si occupa dell'ottimizzazione di un sito web per i motori di ricerca. Il termine SEO è infatti l'acronimo di Search Engine Optimization, letteralmente ottimizzazione per i motori di ricerca.”

Conquistare la SERP e l’utente con il SEO copywriting

In ottica SEO ci sono diversi aspetti che è possibile vagliare al fine di migliorare la propria visibilità online ed aumentare il proprio traffico utenti. È sicuramente importante studiare attentamente la struttura del contenuto multimediale, ma, oltre a conquistare la SERP, è fondamentale riuscire anche a convertire l’utente al click. 

Per questo motivo nasce il SEO copywriting in veste di scrittura persuasiva che cerca di convincere sia i motori di ricerca che l’utente della bontà di un contenuto digitale. A tal fine, è bene distinguere le leve di conversione, ovvero il messaggio che si vuole comunicare all’utente e che induca al click, e le accortezze stilistiche, quindi alcuni consigli e regole generali da rispettare per essere più appetibili sul web.

Rispetto a quest’ultimo punto, si elencano qui di seguito alcuni principi fondamentali del SEO copywriting che possono essere utilizzati in tutte le parti di un contenuto digitale ma essenziali in quelle a più contatto con i motori di ricerca e l’utente: titolo, meta description, primo paragrafo, sottotitoli.

SEO copywriting: call to action

Un titolo efficace spinge l’utente al click, ma oltre al titolo, è utile inserire anche nel testo qualche frase di call to action per incentivare il lettore ad interagire con il contenuto digitale: commenti, like, conversioni, ecc. Si può inserire un invito esplicito oppure sott’inteso. In questi casi prediligi l’imperativo per esprimere assertività e trasmettere autorevolezza e chiarezza, consiglia hostingvirtuale.com:

“In questo modo comunichi al lettore cosa deve fare in maniera precisa e diretta mettendo in risalto i privilegi che ha leggendo il tuo articolo.

Nonché, avrà più effetto la tua call to action. 

SEO copywriting: coerenza

È importante la coerenza tra contenuto e titolo, nonché meta description. Se la landing page contiene un testo completamente scollegato da quello che ci si aspetterebbe dalla presentazione trovata sulla SERP, l’utente tenderà ad uscire velocemente dalla pagina con due output: da una parte si perde un potenziale lettore che sarà meno propenso a cliccare nuovamente un link del tuo sito internet, inoltre i motori di ricerca valuteranno in modo negativo il tuo contenuto digitale in quanto rifiutato dall’utente, nonché incoerente tra presentazione e testo. In quest’ottica, è importante evidenziare il legame causa-effetto spiega hostingvirtuale.com:

“Così la persona che naviga sul web o sui social capisce subito il perché deve leggere il contenuto e come potrà essergli utile.”

SEO copywriting: domande retoriche 

È una tecnica un po’ particolare da utilizzare con parsimonia e solo se si conosce bene il pubblico destinatario. L’obiettivo è quello di porre domande la cui risposta è palese ed immediata. È molto utile nei casi di retargeting, ovvero quando viene riproposto un contenuto ad uno specifico utente di cui si conosce già dettagli personali. In tal modo, è possibile garantire personalizzazione del messaggio e pertanto maggiore efficienza della comunicazione. La tecnica delle domande retoriche rimane comunque interessante anche più in generale per andare a targetizzare meglio il contenuto e pertanto indirizzarlo agli utenti realmente interessati. Conferma websurfers.it:

“Grazie a questo meccanismo riuscirai a catturare l’attenzione proprio del pubblico che ti interessa raggiungere, sfruttando delle informazioni che consentono di targetizzare meglio l’annuncio e di costruire di conseguenza un copy davvero accattivante.”

SEO copywriting: analogie e metafore

L’obiettivo del copywriting, spiega diventaunmarketer.com, in generale è quello di dare valore al contenuto e al messaggio. In quest’ottica, raramente si riesce a conquistare l’attenzione dell’utente se il testo è confusionario o scialbo. Pertanto, al fine di renderlo chiaro, coinciso e accattivante è utile utilizzare analogie e metafore, ovvero combinare concetti apparentemente diversi o opposti tra di loro per creare un’immagine interessante e concreta che catturi l’attenzione. Per fare un’esempio, diventaunmarketer.com:

“Ecco alcuni esempi di slogan metaforici tratti dal giornale The Houston Chronicle: Tropicana: “Il tuo giornaliero raggio di sole”, gli originali popcorn Werther: “E’ questo il sapore del comfort”, Burger King: “Polli al tuo servizio””

SEO copywriting: relazione causa-effetto

Secondo websurfers.it, questa tecnica si basa sul modello Problema-Agitazione-Soluzione (PAS). Il compito del copywriter, in questo caso, è quello di mettere in evidenza un problema e fornirne la soluzione. Ovviamente, il contenuto digitale già contiene la risposta al problema dell’utente, ma è importante far trasparire questo potenziale anche dal titolo e dalla meta description: elementi che, comparendo nella SERP, sono di primo impatto sull’utente. Conferma websurfers.it:

“Tu devi intercettare quel bisogno e mostrare che hai proprio ciò che fa al caso loro.”

A livello di copywriting, questa tecnica si attua con una combinazione domanda-risposta. Conferma hostingvirtuale.com:

“In questo modo sollevi un dubbio e offri una soluzione.”

SEO copywriting: no alle parole ambigue

L’utilizzo di parole ambigue è frequente nei casi in cui si vuole mantenere aperta la via della negabilità. Evitare la possibilità di un conflitto significa anche non garantire le promesse anticipate. Questo induce ad una percezione negativa del tuo contenuto digitale. È importante infondere sicurezza e, pertanto, è utile evitare quelle parole ambigue che potrebbero instillare il dubbio. Esempi da diventaunmarketer.com:

““La crema Viva Hand può ridurre la secchezza” (potrebbe anche non farlo), “Riduci la perdita di capelli con Crescina” (non curerai il problema), “Canone a tasso zero per i primi 12 mesi” (probabilmente i seguenti saranno molto alti)”

Prediligere, quindi, affermazioni sicure, certe e convincenti.

SEO copywriting: i numeri

È utile presentare dei numeri per dimostrare specificità e precisione, oltre al fatto che, secondo una ricetrca di Conductor citata da hostingvirtuale.com, i numeri creano più coinvolgimento. Inoltre, spiega it.semrush.com, esiste una comune preferenza per i numeri dispari: si maggiormente è portati a credere nella veridicità di un’affermazione contenente numeri dispari. Conferma hostingvirtuale.com:

“... in base a quanto riportato da Content Marketing Institute headline con numeri dispari hanno una percentuale di clic più alta del 20% rispetto a titoli con i numeri pari.”

SEO copywriting: le power word

Sfrutta le power word con moderazione. Ovvero, utilizza quelle parole che innescano meccanismi psicologici ed emotivi esortando alla conversione e al click, senza risultare pedante. Per esempio, secondo hostingvirtuale.com:

“Utilizza parole che rimandano all’avidità. Tipo: affare, esclusivo, imperdibile. Oppure che indicano un desiderio. Ad esempio: intrigante, incantevole. Poi ci sono termini che fanno leva sulla vanità: straordinario, elegante, strabiliante. Altre, invece, che stimolano la rabbia e la paura come: disastroso o pericoloso.”