Cos’è la SEO e come usarla per essere primi su Google!

In molti sognano di essere primi su Google. Tuttavia, sono pochi a sapere come fare a posizionarsi tra i primi risultati del motore di ricerca. In questo articolo, attraverso la scoperta di cos'è e come funziona la SEO, vediamo perché è così importante sfruttare questa strategia per posizionarsi tra i primi su Google!

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Tutti coloro che vogliono essere primi su Google devono sapere che la visibilità di un sito web si aumenta attraverso la SEO. Questa è la definizione generale per spiegare cos’è la SEO.

Tuttavia, il ragionamento che ci sta dietro è leggermente più complesso. 

Secondo glossariomarketing.it, la SEO è: 

L'insieme delle attività volte a migliorare il posizionamento di un sito o di una pagina web per determinate parole chiave nei risultati forniti da un motore di ricerca. 

Ma cosa significa il termine SEO? Si tratta di un acronimo inglese che significa Search Engine Optimization. Dunque, si tratta dell’ottimizzazione per i motori di ricerca.

Attraverso l’utilizzo strategico della SEO, delle keyword e delle attività di link building, riuscirai ad ottenere una migliore posizione nella SERP di Google. Infatti, essere primi su Google è estremamente importante. 

Secondo uno studio condotto da Moz, più del 71% dei click vengono effettuati sui risultati presenti nella prima pagina di Google. 

Dunque, se vuoi creare la tua presenza online (o la vuoi creare per il tuo business) e vuoi posizionarti tra i primi su Google, è indispensabile conoscere ed utilizzare le tecniche di Search Engine Optimization. 

In questo articolo andremo a definire cos’è la SEO e, soprattutto, capiremo perché è così importante oggi utilizzarla per essere primi su Google.

Essere primi su Google: cos’è la SEO? 

Come detto in precedenza, la parola SEO è un acronimo che sta per Search Engine Optimization. In questo modo, attraverso l’applicazione delle giuste strategie, riuscirai a scalare la SERP. Dunque, riuscirai a posizionarti tra i primi risultati su Google. 

Ricorda: la SEO non è magia. Infatti, richiede tempo per dare i suoi frutti

Trattandosi di un metodo che garantisce una crescita organica, dunque senza spendere denaro, il fattore tempo avrà un ruolo determinante.

Quindi, è inutile attendere risultati dall’oggi al domani, perché rischi di rimanere solo deluso. 

Inoltre, una grande parte del risultato è dato dalla pratica. Nessuno di noi nasce conoscendo l’algoritmo per “piacere a Google”. Di conseguenza, sarà necessario fare esperienza per poter capire cosa piace e cosa no all’algoritmo.

Se ti stai chiedendo perché continuiamo a parlare di Google e non in generale di tutti i motori di ricerca ti rispondo subito. È tutta una questione di dati.

Infatti, secondo Statcounter, sito web di analisi del traffico:

Il 96% delle ricerche in Italia viene effettuato su Google.

Infatti, Bing figura al secondo posto con un piccolo 2,5%, seguito da piattaforme minori.

Appare dunque chiaro per quale motivo concentreremo la nostra attenzione su Google.

SEO contro SEA e SEM : facciamo chiarezza sulle differenze

Non è raro che, cercando di capire cos’è la SEO, si faccia molta confusione. Infatti, spesso la Search Engine Optimization viene scambiata con altre due attività: SEA e SEM.

Quando parliamo di SEM facciamo riferimento ad un contenitore. Infatti la SEM, acronimo di Search Engine Marketing, riunisce sia la SEO che la SEA. Dunque, sia le campagne organiche che a pagamento.

Ma cos’è la SEA? Anche in questo caso si tratta di un acronimo inglese: Search Engine Advertising. Esso identifica l’aspetto del marketing legato all’advertising. Di conseguenza, sfruttando la SEA, non otterremo una crescita organica, bensì a pagamento.

Facciamo riferimento a tutte quelle attività a pagamento che servono per generare traffico verso un sito web. Per le attività di SEA viene utilizzato Google Ads. Questo accade perché, come detto in precedenza, Google è il motore di ricerca maggiormente utilizzato. Tuttavia, esistono anche altri motori di ricerca minori come Bing, Yandex e Baidu. Ognuno di essi ha la sua piattaforma di advertising. 

Ma come scegliere tra SEO e SEA?

Se ti stai ponendo questa domanda, devi sapere che non è necessario fare una scelta. Infatti, entrambe le strategie sono utili per posizionarsi primi su Google.

Facciamo un esempio. Immagina un consumatore che vuole ricevere informazioni in fretta in base alla sua ricerca. In questo caso prevale la SEA. Tuttavia, quando lo stesso consumatore vuole trovare qualcosa di cui potersi fidare, pur impiegandoci più tempo, ecco che prevarrà la SEO.

Dunque, entrambe queste strategie devono lavorare insieme per garantire il successo di un business.

Ricorda sempre: la SEO non è magica. Dunque, non potrai basare la tua strategia di crescita online esclusivamente su di essa. 

Ad esempio, una buona strategia SEO ti aiuterà a scalare il ranking di Google più facilmente. Tuttavia, se hai un e-commerce e vendi un prodotto di scarsa qualità, non riuscirai comunque ad avere successo. 

Le migliori tecniche SEO per essere primi su Google!

Se ti stai domandando quali sono le migliori tecniche per fare Search Engine Optimization, ti rispondo subito. 

Infatti, l’ottimizzazione SEO è divisa in due macroaree:

  • SEO On Page;
  • SEO Off Page.

Quando si parla di On Page SEO si fa riferimento a tutte quelle strategie messe in pratica all’interno di un sito web per posizionarlo nella SERP. Ciò significa attuare delle strategie per posizionare il sito tra i primi risultati di ricerca su Google. 

Cosa fa pare di questa fase? L’ottimizzazione del sito e la produzione dei contenuti, delle quali parleremo più approfonditamente in seguito.

Invece, parlando di Off Page SEO, facciamo riferimento a tutte le strategie esterne ad un sito che hanno come obiettivo quello di incrementare il traffico verso esso

Facciamo dunque riferimento alle cosiddette strategie dei link esterni

Cosa vuol dire? Devi sapere che Google ritiene che le pagine maggiormente linkate siano più autorevoli. Ovviamente, non si tratta solo di un fattore numerico. Infatti, Google valuta anche la qualità dei link che arrivano e la spontaneità di essi.

Infatti, era (ed è) molto diffusa la pratica di acquistare link da altri siti. Google ha quindi deciso di penalizzare molto questa attività. 

Come fare quindi ad attuare una buona strategia basata sui link? Creando contenuti di qualità che possano piacere ed essere linkati da altre pagine

S.O.S. SEO: come iniziare ad essere primi su Google?

Ora che abbiamo definito cos’è la SEO e quali sono le migliori tecniche da utilizzare, è necessario capire da dove partire. Infatti, è necessario impostare una buona strategia per essere i primi su Google.

Attraverso la Search Engine Optimization riuscirai ad ottenere risultati tangibili. Dunque, ti sarà possibile scalare il ranking di Google, sia a livello locale che nazionale o internazionale. 

Ricorda: indicizzare un sito su Google è un procedimento che viene effettuato in automatico. Dunque, i motori di ricerca rileveranno il tuo sito automaticamente. 

Ovviamente, non si tratta di un processo immediato. Infatti, possono essere necessari alcuni giorni.

Una tecnica per favorire l’indicizzazione del tuo sito web è quella di creare una sitemap. Si tratta della mappa del tuo sito, dunque di un documento che spiega la struttura del sito web. Se utilizzi WordPress come CMS, potrai utilizzare un plugin

I trucchi SEO On Page per essere i primi su Google

Passiamo alla pratica. Dunque, iniziamo a vedere cosa sarà necessario per ottimizzare il sito e i suoi contenuti. 

Per prima cosa parliamo dell’ottimizzazione della struttura del sito stesso. 

Il sito dovrà essere ben organizzato, con una struttura chiara e coerente. Non dimenticare che il sito web dev’essere pensato per gli utenti. Dunque, molta importanza dovrà essere dedicata alla user experience. 

In questo modo, riuscirai anche a ridurre la frequenza di rimbalzo. Essa viene definita da Leevia come:

La percentuale di visitatori che abbandonano un sito web (rimbalzano) dopo aver visitato una sola pagina.

Dopo aver capito come strutturare il proprio sito web, è molto importante la scelta delle parole chiave, o keyword

Infatti, ogni contenuto deve rispondere ad uno specifico bisogno dell’utente. 

Vuoi capire quali sono le domande che vengono rivolte più spesso ai motori di ricerca attorno ad una data parola? Utilizza tool come Answer The Public per identificarle. 

Esistono tre tipologie di parole chiave:

  • Informative, che rispondono ad una domanda specifica;
  • Commerciali, che risolvono un problema specifico;
  • Brandizzate, ossia che si riferiscono ad un’azienda, organizzazione o ad un soggetto.

Importante sarà trovare un equilibrio tra l’utilizzo di queste tre categorie di keyword. 

Ricorda sempre: scrivi per il tuo pubblico

Questo cosa significa? Che dovrai cercare le parole chiave rilevanti sia per te che per il tuo mercato di riferimento. 

Secondo la teoria della coda lunga di Anderson, è consigliabile utilizzare keyword specifiche. Ciò significa che dovranno essere preferite le parole chiave con un volume di ricerca minore, ma con maggiori possibilità di posizionamento. 

In questo video, realizzato da Assistenza WP, vediamo come funziona la scelta delle parole chiave:

Dove dovranno essere inserite queste keyword?

Secondo le norme SEO, le parole chiave dovranno essere inserite in modo strategico all’interno di alcuni elementi.

Ad esempio, la keyword dovrà essere presente nel Tag title (ossia il codice che specifica al motore di ricerca il titolo della pagina), ma anche nella Meta Description, ossia quella breve descrizione che appare quando cerchi un argomento su Google. 

Inoltre, all’interno della pagina la tua keyword dovrà trovarsi nell’heading, ma anche nell’Alt Text dell’immagine. Quest’ultimo consiglio deriva dal fatto che i motori di ricerca non possono identificare un’immagine “guardandola”. Dunque, è necessario spiegare loro il contenuto dell’immagine.

Quando parliamo di SEO, non si può non parlare dell’ottimizzazione dei contenuti che verranno proposti su un sito web

Essi dovranno essere:

  • Unici;
  • Utili;
  • Aggiornati;
  • Contenere le keyword in maniera naturale. Infatti, inserire una parola chiave in modo forzato verrà visto negativamente da Google. 

I trucchi SEO Off Page per essere primi su Google!

Dopo aver visto l’ottimizzazione On Page, passiamo a quella Off Page

Come detto in precedenza, essa si riferisce alla gestione della strategia di link building e link earning. Si tratta quindi della gestione dei link in entrata. 

Su questo aspetto, ovviamente, avrai un minore controllo.

Infatti, si tratta di come gli altri siti citano e si relazionano con il tuo sito web. 

Alcuni dei fattori importanti per questa tipologia di strategia sono:

  • Quantità e qualità dei backlink;
  • Recensioni;
  • Interazioni sui canali social;
  • Coerenza delle informazioni.

Qual è la differenza tra link building e link earning?

Nel primo caso facciamo riferimento alle tattiche per ottenere link in maniera non spontanea, come ad esempio tramite commenti sui forum di settore o tramite la Digital PR. Invece, parlando di link earning facciamo riferimento alla produzione di contenuti di valore che possano essere linkati in maniera naturale

Ricorda sempre: è molto importante ricevere backlink da siti autorevoli. In caso contrario, la strategia potrebbe rivelarsi controproducente. 

Inoltre, è bene essere linkati da siti con tematiche affini alla tua. Infine, l’anchor text, ossia il testo del link, deve essere rilevante per il contenuto linkato.

Quindi quali sono i pilastri SEO per essere primi su Google

In conclusione dovresti aver capito cos’è la SEO e perché è così importante per il tuo business. In questo modo, i tuoi contenuti riusciranno più facilmente ad essere primi su Google.

Tuttavia, è bene ricordare quali sono gli elementi essenziali a cui prestare attenzione.

Primo tra tutti la rilevanza. Infatti, dovrai creare ogni pagina attorno ad un elemento chiave e fornire contenuti utili per gli utenti.

Secondo fattore, la crawlability. Si tratta di facilitare la lettura del tuo sito ai crawler di Google. 

Vi è poi l’interazione. Obiettivo? Invogliare gli utenti a rimanere all’interno del tuo sito. In questo modo ridurrai la frequenza di rimbalzo.

Infine, ultimo fattore importante da considerare è l’autorevolezza. Contenuti autorevoli e di valore favoriranno i backlink da altri siti autorevoli.