Stalker arrestato grazie allo smartwatch antiviolenza: come funziona Mobile Angel

Mobile Angel è un progetto nato dalla volontà di contrastare il fenomeno della violenza sulle donne: ecco cos'è e come funziona.

E se un semplice smartwatch potesse salvarci la vita? È la sfida di “Mobile Angel”, il nuovo smartwatch da poco presentato a Napoli. Un orologio da polso pensato specificamente per le donne vittime di violenza: basta infatti un solo tocco sull’orologio per inviare una richiesta d’aiuto ai Carabinieri.

Vediamo come funziona e come sono andati i test finora.

Come funziona lo smartwatch antiviolenza Mobile Angel

Il funzionamento del “Mobile Angel” è semplice ma efficace. Il dispositivo è dotato di una linea dedicata alla Centrale Operativa dell’Arma dei Carabinieri, con cui è collegato in tempo reale.

In caso di emergenza, basta premere il pulsante sul dispositivo per inviare una richiesta di aiuto ai Carabinieri, completa di geolocalizzazione.

Grazie al sistema di localizzazione integrato, il “Mobile Angel” consente alle forze dell’ordine di individuare la posizione dell’utente in modo preciso e tempestivo, permettendo un intervento più rapido ed efficace.

Dopo una fase sperimentale avvenuta a Napoli tra il 2018 e il 2021, il progetto è stato esteso a Roma e Milano, coinvolgendo 45 donne già vittime di violenza o stalking.

Il progetto ha visto la collaborazione di diverse realtà, tra cui l’Arma dei Carabinieri, la procura della Repubblica di Napoli (sezione “Fasce deboli” coordinata dal procuratore aggiunto Raffaello Falcone), la Fondazione Vodafone Italia e il Soroptimist International Club Napoli, che hanno lavorato in sinergia per garantire la massima efficacia del dispositivo.

Fondazione Vodafone è da tempo impegnata in progetti che hanno come obiettivo la sensibilizzazione e il contrasto alla violenza di genere, per esempio con l’app BrightSky, che fornisce strumenti e supporto a coloro che hanno subito abusi o si trovano in situazioni di pericolo. Sosteniamo il progetto Mobile perché crediamo che la tecnologia possa contribuire al contrasto della violenza di genere e possa dare uno strumento in più alle donne che si trovano in situazioni di rischio, aiutandole anche a trovare la fiducia e la sicurezza necessaria per ritrovare la propria libertà e la propria indipendenza” ha spiegato Adriana Versino, presidente di Fondazione Vodafone Italia.

Il primo arresto grazie a Mobile Angel

L’efficacia del dispositivo Mobile Angel è già stata provata negli scorsi giorni: grazie al dispositivo, una donna ha potuto chiedere tempestivamente l’aiuto delle forze dell’ordine,

La donna, perseguitata da mesi dall’ex compagno, ha infatti segnalato le minacce ricevute grazie allo smartwatch, consegnatole dai carabinieri dopo l’ultima denuncia.

L’uomo, già noto alle forze dell’ordine, è stato arrestato con l’accusa di atti persecutori commessi ai danni della sua ex compagna.

I numeri della violenza sulle donne in Italia

La situazione della violenza sulle donne in Italia è allarmante, come emerge dai dati diffusi dal Comando Provinciale Carabinieri di Napoli, che ha segnalato un aumento preoccupante del fenomeno.

Infatti, in poco meno di un anno, ben 1937 persone sono state denunciate o arrestate per reati di violenza di genere, una cifra impressionante che mette in luce l’entità del problema.

Proprio per contrastare questo fenomeno, il Mobile Angel si propone come uno strumento utile e innovativo, in grado di permettere alle donne in pericolo di allertare immediatamente le forze dell’ordine.

La sperimentazione del dispositivo, già inaugurata a Napoli tra il 2018 e il 2021, continuerà seguendo le stesse linee guida, in collaborazione con l’Autorità giudiziaria e le realtà territoriali dell’associazionismo.

Il generale di Brigata Enrico Scandone ha sottolineato che il Mobile Angel svolge una funzione preventiva e deterrente, fornendo alle donne vittime di violenza uno strumento concreto per proteggersi e vivere più serenamente la quotidianità, con un prezioso alleato sempre al polso.

Francesca Di Feo
Francesca Di Feo
Copywriter SEO e Social Media Manager per piccole e medie imprese, classe 1994. Ho studiato Scienze Politiche e Sociali presso l'Istituto Federico Albert. Grazie al mio ruolo di Project Manager e Writer nell’ambito del programma Erasmus + ho sviluppato un forte interesse sui temi della Transizione Ecologica e Digitale. Appassionata da sempre di scrittura e tecnologia, ho continuato a formarmi autonomamente su come farne un lavoro attraverso il Marketing Digitale. Attualmente sono redattrice per Trend Online e Social Media Manager per due piccole aziende, e sto lavorando per costruire Valade D’Lans, Travel Blog sulle Valli di Lanzo, gioiello montano piemontese.
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