SPID per i minorenni: come funziona e come richiederlo

Anche i minorenni potranno richiedere SPID, il Sistema Pubblico di Identità Digitale. Quando è necessaria l'autorizzazione del genitore e per quali servizi.

Anche i minorenni potranno richiedere SPID, il Sistema Pubblico di Identità Digitale che permette ai cittadini italiani, finora solo maggiorenni, di comunicare con più facilità con la Pubblica Amministrazione. 

Anche i minorenni, infatti, possono dover comunicare con enti a loro dedicati o, in generale, usufruire di particolari servizi a loro disposizione.

È l’AgID, l’Agenzia per l’Italia Digitale, a pubblicare la Determinazione n.5 del 3 marzo in cui diffonde le linee guida per la fruizione dei servizi SPID da parte dei minori, le modalità di richiesta per lo SPID minorenni e la distinzione tra procedure in cui l’esercente la potestà genitoriale deve dare la propria autorizzazione all’accesso con SPID e procedure che non richiedono tale autorizzazione. 

Ciò dipende dal fatto che gli under 14 avranno meno “libertà” nell’utilizzo dell’identità digitale, dal momento che potranno utilizzarla unicamente per comunicare con i servizi online erogati dagli istituti scolastici, di qualsiasi ordine e grado, mentre i minori con più di 14 anni potranno fruire in autonomia dei servizi a loro dedicati, ma solo previa autorizzazione del genitore. 

Vediamo, allora, come si potrà richiedere lo SPID minorenni ai gestori di identità digitale e come funzionano le due distinte procedure di utilizzo. Inoltre, vediamo cosa succede quando il detentore di SPID minorenni raggiunge la maggiore età.

SPID anche per i minorenni: la comunicazione di AgID

Lo SPID, Sistema Pubblico di Identità Digitale, permette di accedere ai servizi telematici erogati dai diversi enti della Pubblica Amministrazione, per esempio per comunicare con enti come INPS o l’Agenzia delle Entrate. Fino ad ora, per richiedere SPID bisognava aver compiuto i 18 anni di età, ma oggi le cose stanno per cambiare. 

Una completa panoramica su cos’è SPID e quali sono le linee guida per lo SPID minorenni la offre il video del canale YouTube Noistranieri che illustra come fare richiesta dell’identità digitale:

Il 7 marzo l’AgID, infatti, ha diffuso la notizia della pubblicazione delle Linee guida operative per il rilascio dell’identità digitale in favore dei minori d’età. 

Come chiarito proprio nelle linee guida, la possibilità per i ragazzi di ottenere un’identità digitale ha diversi obiettivi: 

permettere anche ai minori di ottenere lo SPID per comunicare con la Pubblica Amministrazione; consentire ai minorenni di utilizzare in autonomia i servizi online a loro dedicati, previa l’autorizzazione da parte dei genitori; consentire ai fornitori di servizi online la selezione dei propri utenti sulla base dell’età; diffondere l’utilizzo di SPID a una platea sempre più vasta di cittadini. 

La possibilità di richiedere SPID anche per i minorenni non prescinde dalla garanzia di sicurezza e tutela dei dati. 

La richiesta di SPID può essere effettuata anche per i minori dai 5 ai 14 anni di età per un periodo sperimentale che durerà fino al 30 giugno del prossimo anno. Non è stata, invece, indicata una data precisa a partire dalla quale gli identity provider avranno implementato le funzionalità necessarie per effettuare la richiesta SPID per minorenni.

Come richiedere SPID per i minorenni: la procedura per richiederlo e a quale identity provider

Nelle linee guida, AgID fornisce tutte le indicazioni per richiedere lo SPID minorenni e che vede il coinvolgimento attivo non solo del minore e dell’esercente la potestà genitoriale, ma anche gli identity provider. 

In particolar modo, sono proprio gli identity provider a dover rendere disponibile il servizio di richiesta dello SPID minorenni. Funzionalità che, come accennato da AgID nel suo comunicato, gli identity provider stanno già cominciando ad attivare. 

Quando questo sarà possibile, quindi, sarà il genitore a usufruire del servizio, accedendovi con il suo SPID di livello 2. 

Il genitore dovrà, inoltre, fornire i dati del figlio necessari per la richiesta, in particolare: 

nome, cognome, codice fiscale, data di nascita. 

A questo punto della procedura, è l’identity provider a dover generare il codice del genitore e il codice di verifica assegnato al minore. Quest’ultimo verrà comunicato al genitore, il quale lo trasmetterà al minore, il quale, a sua volta, lo comunicherà all’identity provider che potrà verificare la presenza dell’autorizzazione al rilascio. 

Infine:

l’identity provider rilascerà l’identità SPID al minore e invierà una notifica al genitore. 

Nel caso di minori di 14 anni, il minorenne deve essere accompagnato dai genitori durante la fase di riconoscimento.

SPID minorenni: cosa succede se il minore non ha un numero di cellulare

Per l’identità SPID è normalmente prevista l’autenticazione a due fattori. Normalmente, per completare l’accesso c’è bisogno di essere in possesso di un cellulare. 

Cosa succede, quindi, se il minore non ha un numero di cellulare o un dispositivo mobile?

Nel caso dell’autenticazione a due fattori, i gestori d’identità permetteranno di utilizzare altri tipi di modalità, per esempio inviando il codice tramite posta elettronica oppure rilasciando al minore, assieme all’identità digitale, anche un dispositivo fisico apposito per completare l’operazione. 

Il numero di telefono, però, potrebbe essere utile in altri casi, per esempio per ricevere comunicazioni, per le procedure per il recupero delle credenziali, per sospendere o revocare l’identità digitale ecc. 

In questi casi, tali comunicazioni potranno essere indirizzate al numero di telefono del genitore. Tale opzione non è mai contemplata, invece, per l’autenticazione a due fattori.

SPID per minorenni, due procedure: quando il genitore deve autorizzare l’accesso

I minori potranno, dunque, avere accesso a un certo numero di servizi a loro dedicati. L’accesso del minore con SPID, però, dovrà seguire due differenti tipologie di procedura, in base al fatto che questa deve, in alcuni casi, essere autorizzata dal genitore, mentre in altri no. 

L’AgID, dunque, distingue tra due tipi di procedure: 

Procedura A: non viene richiesta l’autorizzazione da parte del genitore all’accesso con SPID del figlio; Procedura B: il genitore deve autorizzare l’accesso del figlio al servizio. 

La prima procedura è quella aperta agli under 14, in quanto a loro sono dedicati tutti i servizi messi a disposizione dagli istituti scolastici e per il cui accesso non è richiesta l’autorizzazione del genitore. 

La procedura B è, invece, quella che riguarda i minori con più di 14 anni che possono dover accedere a servizi diversi da quelli forniti direttamente al minore. In questi casi, al genitore arriva una notifica in cui saranno presenti: 

il nome e il cognome del minore; la data e l’ora della richiesta di accesso; la richiesta di autorizzazione. 

Il genitore, a quel punto, può scegliere se autorizzare l’accesso o meno. 

Come avviene il passaggio da SPID minorenni a SPID per maggiorenni

Ma cosa succede quando il minorenne in possesso di SPID minorenni compie la maggiore età?

Come chiarito dalla linee guida AgID, al compimento dei 18 anni l’identity provider deve inviare un messaggio al detentore dello SPID minorenni e mettergli a disposizione un servizio per procedere con la revoca dell’identità digitale. 

Il neo maggiorenne può anche scegliere di non procedere con la revoca, ma a quel punto l’identity provider deve provvedere a tagliare ogni legame con la supervisione e l’autorizzazione del genitore, rimuovendo ogni sorta di limitazione imposta all’identità digitale per minorenni e cancellando tutte le informazioni conosciute dal genitore e relative all’utilizzo dello SPID del figlio. 

Federica Antignano
Federica Antignano
Aspirante copywriter, classe 1993. Curiosa di SEO, trascorro la maggior parte del mio tempo a scrivere, in ogni sua declinazione. Mi sono diplomata in lingue presso il liceo statale Pasquale Villari di Napoli. Ho inizialmente lavorato in una start up, cominciando a scrivere per vendere e ora continuo ad affinare le mie capacità attraverso corsi e tanti tanti libri sulla pubblicità e sul digital marketing. Con il tempo ho scoperto anche l'interesse verso lo scrivere per informare e questo è il motivo per cui oggi sono felice di far parte del team di redattori di Trend-online.
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