Spotify o Apple: chi vince la sfida dei podcast?

Come reagirà Spotify alla mossa di Apple, che ha annunciato l'introduzione di un nuovo servizio di abbonamento riservato ai podcast? Nell'attesa di scoprire chi si aggiudicherà la sfida, la società svedese lancia sul mercato statunitense Spotify Car Thing e stringe nuova partnership con Facebook.

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Secondo Ansa.it Spotify, la piattaforma leader della musica in streaming, a giugno 2020 ha sfiorato i 300 milioni di utenti e gli abbonati al servizio, cresciuti del 27% rispetto all’anno precedente, hanno raggiunto quota 138 milioni. In forte ascesa anche la fruizione dei podcast, ascoltati dal 21% dell’utenza complessiva. Spotify, come è noto, ha operato due importanti acquisizioni, integrando le società di podcast Gimlet Media e Anchor, con l’obiettivo di divenire il primo servizio per l’ascolto di trasmissioni audio on demand.

La Digital Audio Survey IPSOS, indagine sui dati del mercato dei podcast in Italia relativi al 2020, confermano la crescita di popolarità di questo format, con un aumento percentuale di 4 punti del numero di ascoltatori di podcast nell’ultimo mese, che toccano il 30% della popolazione tra i 16 e 60 anni.

Francesco Bono, content director di Audible per l’Italia, definisce con queste parole l'audio media. Ansa conferma.

"Podcast non è un microfono davanti e via, non è il riascolto della radio, non è un libro letto ad alta voce come pure magari in una fase iniziale si è confuso. La scommessa ora è sui podcast nativi originali. L'aspetto di affinamento qualitativo è sempre più importante, decisivo è il sound designer e questo fenomeno sta facendo nascere un nuovo settore dentro l'audiovisivo, sta diventando sbocco professionale per tanti giovani, da nuovi autori agli artigiani del suono e della post produzione ormai fondamentali".

Secondo i dati Edison Research e Triton Digital:

"I podcast sono esplosi durante il lockdown: oggi sono un mercato che vale quasi un miliardo di dollari solo in pubblicità e solo negli Stati Uniti. Si stima che 116 milioni di americani, pari al 41% della popolazione statunitense di età superiore ai 12 anni, ascoltino almeno un podcast al mese, una crescita dell'11% rispetto al 2020"

L’annuncio da parte di Apple relativo all’introduzione degli abbonamenti per i podcast  e quello della partenrship tra Facebook e Spotify hanno inasprito lo scontro tra i competitor più accreditati per il dominio del settore. 

Josh Lindgren, capo del dipartimento podcast della Creative Artists Agency ha affermato:

"Con Apple che passa all'abbonamento, sta emergendo questa guerra tra piattaforme"

Ecco il video di presentazione Spotify Car THing di Action News

Spotify contro Apple con il nuovo abbonamento per i podcast

Nel corso dell’evento Spring Loaded tenutosi il 20 aprile, Apple ha annunciato l’introduzione di un nuovo servizio di abbonamento riservato ai podcast, che permetterà agli autori di guadagnare dalla vendita di una o più trasmissioni. Apple Podcast Subscription debutterà a maggio in 170 paesi del mondo. Dunque gli ascoltatori avranno l’opportunità di godersi contenuti audio in modalità gratuita ed altri podcast a pagamento.

Ogni creatore potrà decidere in autonomia i prezzi, sottoscrivendo un abbonamento con l’azienda, ma Apple tratterà il 30% ed il 15% dei proventi del singolo utente, rispettivamente per il primo ed il secondo anno di iscrizione. 

Spotify, come rivela il Wall Street Journal, sembra intenzionata a lanciare sul mercato il medesimo servizio di abbonamento proposto da Apple, per offrire al pubblico contenuti aggiuntivi a pagamento, ma senza alcuna commissione sui guadagni degli autori dei podcast. 

Al momento non c’è nessun annuncio ufficiale da parte dell’azienda svedese, ma se la notizia si rivelasse fondata, la lotta per il dominio dei podcast potrebbe riservare sorprese. Sebbene l’azienda di Cupertino goda di un canale di distribuzione preferenziale per Mac, iPhone e iPad grazie ad Apple Podcast preinstallata, Spotify potrebbe allettare una platea più ampia di creatori di contenuti per via dell’assenza di detrazioni sui guadagni.

 

Spotify accusa Apple davanti al congresso USA

Il colosso di Cupertino ha partecipato all’audizione relativa all’applicazione Antitrust, con riferimento alla competizione negli app store, rispondendo alla convocazione del Congresso Usa. In tale circostanza, i rappresentanti di Spotify, Match Group e Tile hanno esposto severe critiche inerenti la gestione dell’app store di Apple, che secondo loro penalizza e danneggia la reale concorrenza. In particolar modo, le rimostranze si sono focalizzate sulle commissioni che Apple addebita ad alcuni sviluppatori di app. 

La senatrice Amy Klobuchar, a capo del subcomitato del Congresso ha dichiarato:

"Apprezziamo tutti gli app store e il ruolo che Apple e Google hanno svolto aiutando a creare molte delle tecnologie che hanno definito la nostra era. [...] Non ce la prendiamo con il successo. [...] Il capitalismo è competizione. E' nuovi prodotti in arrivo. E' nuovi concorrenti che emergono. Questa situazione, per quanto mi riguarda, non sembra che stia accadendo quando hai due società, con ciascuna che domina davvero in aree differenti".

Come riporta il sito hwupgrade.it

"La senatrice Klobuchar ha presentato a febbraio un disegno di legge in materia di concorrenza e antitrust le cui disposizioni non si sovrappongo precisamente al problema degli App Store, ma che potrebbero rendere più facile alle autorità portare in tribunale quelle società tecnologiche il cui operato possa configurarsi come una sorta di "processo di esclusione" di potenziali concorrenti. La senatrice ha dichiarato all'inizio dell'anno la volontà di portare avanti un percorso di audizioni mirate per sviscerare il tema della concorrenza nel settore tecnologico: sotto la lente di ingrandimento, ma gli incontri ancora non sono stati fissati, finiranno anche Facebook e Google".

Spotify e Facebook

Spotify e Facebook hanno stretto una collaborazione per sviluppare nuove funzionalità, che permetteranno la fruizione di musica mentre si utilizza la piattaforma Facebook. La novità è stata annunciata da Mark Zuckeberg durante un’intervista su Discord con Casey Newton. Il Project Boombox, consiste nella creazione di un nuovo lettore audio in-app, tramite il quale gli utenti di Facebook potranno riprodurre brani e playlist in streaming da Spotify, senza abbandonare l’app.

Dalle indiscrezioni in circolazione, sembra che il nuovo dispositivo supporterà oltre alla musica anche podcast, con opzioni gratuite e abbonamenti a pagamento. Infine, un’integrazione con Spotify potrebbe consentire ai musicisti di condividere più facilmente la loro musica sul social network

Italiansmarthphonereview.it conferma quanto dichiarato da un portavoce di Spotify:

La nostra ambizione è sempre stata quella di rendere Spotify onnipresente su piattaforme e dispositivi – portando musica e podcast a più personee la nostra nuova integrazione con Facebook è un altro passo in questi sforzi“.

Non è la prima collaborazione tra le due società, che hanno già lavorato in passato, in occasione dell’integrazione di Spotify in Facebook Stories.

Come riportato dal sito cnbc.com, Zuckerberg ha affermato che Facebook prevede di investire molto nelle funzionalità audio e di svilupparle nei prossimi anni.

“Pensiamo che l’audio sarà ovviamente anche un mezzo di prima classe, e ci sono tutti questi diversi prodotti da costruire in tutto questo spettro”, 

Spotify Car Thing, l’autoradio di Spotify 

Intanto Spotify ha lanciato sul mercato statunitense Car Thing, riservato agli abbonati Spotify Premium. Di cosa si tratta? Di un dispositivo che consente la riproduzione di brani musicali mentre si è a bordo della propria auto. Tramite manopola di navigazione, comando vocale o schermo touchscreen è possibile ascoltare le playlist e selezionare facilmente le hit preferite. 

L’applicazione di Spotify Car Thing nell’autovettura è stabile e funzionale., grazie alla fornitura di tre appositi supporti. Scegliete se posizionarlo sul cruscotto, sulle prese d’aria o sul lettore CD, purché sia facilmente accessibile dal posto di guida. 

L’interazione con il dispositivo offre svariate modalità di utilizzo. Con il tatto potrete sfruttare i quattro pulsanti preimpostati come scorciatoie per rintracciare rapidamente stazioni, podcast e artisti preferiti. Tramite il display da 4 pollici visualizzate cosa sta suonando in quel momento e il brano in arrivo. Se invece preferite mantenere le mani ben salde sul volante, con il comando vocale “Ehi Spotify” attivate la vostra ricerca. 

Spotify Car Thing è compatibile con la vostra vettura,  utilizzando una presa USB, Bluetooth e AUX e funziona sia con Android Auto che con AppleCarplay.

Con iOS 14 o Android dalla versione 8 in poi, potrete connetterlo all’app Spotify sul vostro smartphone, sfruttando i dati mobili del vostro piano tariffario o la connessione Wi-Fi.

Come fare per avere il gadget di Spotify? Dal sito ufficiale si apprende che Car Thing è disponibile gratuitamente per un lasso di tempo limitato, con il solo costo di spedizione pari a 6,99$. L’offerta è valida per gli utenti USA che dispongono di un abbonamento Premium, che dovranno comunque mettersi in lista per ricevere il dispositivo. Il prezzo della vendita al dettaglio è di 79,99$, ma non è dato se e quando avrà inizio.