Tecnologia di guerra, l’app che segnala gli attacchi aerei!

A Kiev sono state sviluppate (e ripensate) app che fungono da allarmi anti-aerei. Nel conflitto la tecnologia di guerra è assoluta protagonista.

In una congiuntura storica come questa, segnata dalla tremenda e brutale realtà della guerra, la tecnologia ricopre un ruolo fondamentale se non addirittura decisivo. A Kiev sono state sviluppate (e ripensate) app che fungono da allarmi anti-aerei. Nel conflitto che segna il mondo contemporaneo la tecnologia di guerra è assoluta protagonista. 

Andiamo a scoprire quali app sono state sviluppate a supporto del popolo ucraino e come hanno funzionato nel primo mese di questa dannata guerra.

Tecnologia di guerra, l’app che segnala gli attacchi aerei!

Prendiamo il caso della Kyiv Digital. Una applicazione che fino allo scorso 24 febbraio era predisposta all’acquisto dei biglietti per l’autobus e per effettuare i pagamenti relativi ai parcheggi. La guerra cambia le carte in tavola. L’applicazione grida segnalando ai fruitori i raid aerei.

Le sirene urbane potrebbero non bastare, ed è qui che entra in gioco lo smartphone. Uno strumento quotidiano, familiare e sempre a portata di mano, il telefono lancia un segnale, un allarme nitido e riconoscibile. Talvolta un mezzo maggiormente provvidenziale di quello che risuona per le vie e le piazze della città. 

Se si andasse a cercare l’applicazione in questione su AppStore e GooglePlay, la descrizione sarebbe a oggi ancora quella della sua funzionalità precedente la guerra. Si tratta di una applicazione tipica di una capitale europea, con le sue informazioni riguardanti la metropolitana e i parcheggi. Informazioni preziose per qualsiasi residente o turista. Le funzionalità quelle tradizionali e piuttosto funzionali.

L’app era utile per il pagamento dei parchimetri evitando di perdere tempo alla ricerca di parchimetri, per ricaricare le proprie tessere risparmiando, per acquistare i titoli di viaggio dal proprio cellulare, anche a bordo. Un’app all’avanguardia. L’applicazione era amministrata dal Comune, proprio come avviene in alcune delle grandi città del nostro Paese. 

Tecnologia di guerra, la nuova veste delle applicazioni

L’invasione dell’esercito russo ha stravolto ogni cosa, anche la natura delle app. Ecco allora la trasformazione, il 24 febbraio è cambiato tutto.

All’interno dello store digitale di Android fa la sua comparsa una nuova funzionalità, la sua descrizione appare con la semplicità di un qualunque altro tipo di aggiornamento. L’app segnala la novità con un messaggio, si avverte il fruitore di come sul dispositivo sia stato aggiunto un effetto acustico speciale per lanciare gli allarmi aerei. Per l’ascolto si dovrà verificare l’attivazione dell’audio dello smartphone ai volumi desiderati. 

L’applicazione Kyiv Digital non si ferma solamente a identificare un allarme anti-aereo. Dal fatidico giorno sono andate susseguendosi una serie di nuove opportunità di utilizzo, comunicate e spiegate man mano su pagine Facebook, come quella del vicesindaco di Kiev Petro Olenych e su un gruppo Telegram. L’applicazione, forte di una serie importante di rinnovate funzionalità, si è allora convertita in uno dei maggiori e fondamentali mezzi digitali a disposizione dei cittadini e della resistenza ucraina.  

App dalle molteplici funzionalità

Quali le nuove funzionalità? In primis la segnalazione di bunker antiaerei, ma anche di centri di primo soccorso, farmacie, di luoghi dove potersi rifornire di acqua potabile. Sono tante le aziende e piccole imprese che vi hanno aderito per dichiarare la loro apertura e disponibilità, all’incirca 400. Si tratta di botteghe alimentari, distributori di benzina, parrucchieri, caffetterie.

L’intero quadro viene segnalato attraverso una mappa. Al di sopra di essa vi si scorgono centinaia di segnaposto colorati. Nemmeno la guerra ha fermato il lavoro a Kiev, così si è espresso Olenych il 18 marzo.

Il 21 marzo è arrivato un ennesimo aggiornamento dell’applicazione. Il sistema supporta la richiesta di una connessione alla rete, così da registrarsi con l’intento sia di ottenere che di disporre aiuto umanitario.  

Air Alarm, l’app per eccellenza

Vi sono applicazioni come Kyiv Digital che hanno registrato una conversione della propria funzionalità, vestendosi da allarme antiaereo e, talvolta, anticipando addirittura le sirene urbane. Ma vi sono anche applicazioni che sono state congegnate per l’occasione. 

Quella più utilizzata è senz’altro Air Alarm. È stata inaugurata il primo marzo e si tratta già dell’applicazione con più download dallo scoppio del conflitto. Stando alle statistiche condivise da SensorTower all’Agi, l’installazione del programma in questione è avvenuta un milione di volte nel giro di una ventina di giorni. presenta l’immagine di un megafono su fondo nero contornato dai colori del vessillo ucraino, giallo e blu. 

Dello sviluppo se ne è occupato l’Ajax Systems, una società di stanza a Kiev e specializzata in apparati di sicurezza, forte del sostegno prezioso del ministero per la Trasformazione digitale. 

Come funziona? Il fruitore sceglie una delle città opzionabili, come anche la regione o il distretto in cui è situato in quel momento. All’utente sarà inviata una notifica di allerta per attacco imminente direttamente sul proprio dispositivo cellulare. Una particolarità, il volume sarà sempre al massimo, finanche lo smartphone dovesse essere in modalità silenziosa. 

Le informazioni di Air Alarm provengono direttamente dai sistemi di sicurezza governativi. Le segnalazioni vengono trasferite in simultaneità al comando generale che a sua volta fa scattare le sirene urbane sebbene in diverse circostanze consenta l’accorciamento delle tempistiche di reazione.

Del resto, come ben sintetizzato dallo sviluppatore dell’applicazione, il programma non è altro che un mezzo supplementare al servizio offerto dalle sirene, le quali spesso non risultano essere troppo efficienti nei quartieri di periferia o all’interno di piccole comunità e villaggi. L’app non fa richiesta di alcuna registrazione e non fa raccolta dei dati sensibili dei suoi fruitori.  

La tecnologia a sostegno dei cittadini

Come per il discorso sugli aggiornamenti dell’app Kyiv Digital, annunciati con una disinvoltura inaspettata in clima bellico, medesimo il ragionamento da poter portare avanti per i commenti dei fruitori all’app. Colpiscono le recensioni rilasciate con la medesima leggerezza con la quale si potrebbe commentare una qualsiasi altra app. 

Si elogia la semplicità di utilizzo e la tempestività degli avvisi, migliori di qualsiasi altra fonte utilizzata in precedenza. Non mancano i consigli, si esorta a scegliere i segnali giusti tra quelli disponibili. Perché? Le sirene sono considerate fastidiose da diversi utenti, i quali hanno pensato di spegnerle.

Vi sono coloro che chiedono di predisporre la possibilità di inviare messaggi vocali. Altri invece invocano la possibilità di poter regolare i volumi. Vi è tra gli utenti chi esprime gratitudine proprio in quanto l’applicazione non permette di ignorare il segnale. 

Trascorsi poi solo pochissimi giorni dal suo lancio sulle piattaforme, Air Alarm è stato posizionato da Google in cima alle app in evidenza. A partire dalla giornata del 10 marzo, da istanza e con l’aiuto delle organizzazioni governative ucraine, è stata lanciata la nuova funzionalità su qualunque dispositivo smartphone. Sono stati due pezzi grossi dell’azienda a spiegarne i dettagli per poterla utilizzare al meglio. I dirigenti in questione sono Kent Walker, che ha condiviso un post sulla sua pagina ufficiale, e Dave Burke, che scritto su Twitter. 

L’applicazione Kyiv Digital si pone come una alternativa complementare a espedienti già operativi. Un programma che ha in comune la medesima procedura della quotatissima Air Alarm. 

Non realizza delle vere e proprie avvertenze d’allerta piuttosto si rifà ai segnali ufficiali delle strutture governative, provando a recapitarle in tempi quanto mai celeri. 

Google, del resto, ha spinto sulle avvertenze a bassa latenza, e ossia con una tempistica di reazione minima, realizzate, a partire dal 2020, in una prospettiva totalmente differente: rintracciare indicazioni di pericolo sismico e far partire la segnalazione per provare a limitare le potenziali vittime delle catastrofi sismiche.

L’altro volto della tecnologia in guerra, le armi

Guerreggiare ai nostri giorni vale a dire porre sul piatto armamentari decisamente più tecnologici ed “efficaci” rispetto a quelli del passato. Si pensi solo alle circostanze di arsenali nucleari quanto mai devastanti, armi letali che operano in autonomia telecomandate dall’intelligenza artificiale. Senza contare le armi del mondo digitale, da utilizzare sul web, là dove nemmeno la Svizzera potrebbe tutelarsi.  

Non bisogna immaginare o limitarsi alla minaccia nucleare come il solo pericolo per la stabilità mondiale. Occorre aver presente gli sviluppi e le innovazioni in ambito militare, dei progressi che sono stati resi possibili dal sorgere dell’intelligenza artificiale (IA).

Quando si ipotizzava l’avvenire delle armi iper-tecnologiche il rimando naturale era ai film di fantascienza, si immaginavano  termini robot killer alla stregua di Terminator. Questi arsenali non sono mera astrazione, ma sono disponibili e pronti alla battaglia. Si tratta di apparati autonomi capaci di individuare, distinguere e sopprimere individui prescindendo dalla gestione umana. Il domani sarà caratterizzato da armi molto più piccole ma assai più letali. 

Quale il prezzo della tecnologia

Vi sarebbero ovviamente pro e contro. Da un lato l’intelligenza artificiale potrebbe garantire attacchi estremamente esatti, eludendo in questo modo gli effetti collaterali e le vittime tra i civili, questo almeno quello che sostengono i promotori di tale arsenale innovativo, specie Stati Uniti e Russia.  

D’altra parte sarebbe necessario chiedersi quanto siano effettivamente affidabili questi algoritmi, nei cui freddi e matematici sistemi vi è la facoltà di uccidere e la capacità di condurre all’escalation qualsiasi tipo di confronto bellico. Questi sistemi autonomi quanta capacità di discernimento sapranno mettere in tavola?

Quanto il senso di responsabilità? Questa una bella domanda. Gli algoritmi avranno nelle loro mani potere di vita o di morte. Occorrerà pregare nella loro morale e a pagar il maggior prezzo potrebbe essere proprio l’umanità. 

Redazione Trend-online.com
Redazione Trend-online.com
Di seguito gli articoli pubblicati dalla Redazione di Trend-online. Per conoscere i singoli autori visita la pagina Redazione Trend-online.com
Seguici
161,688FansLike
5,188FollowersFollow
764FollowersFollow
10,800FollowersFollow

Mailing list

Registrati alla nostra newsletter

Leggi anche
News Correlate