C’era da aspettarselo, dopotutto: Whatsapp ha annunciato recentemente che dall’8 Febbraio 2023 i dati degli utenti verranno condivisi con Facebook. Se finora quindi abbiamo potuto dormire sonni tranquilli almeno utilizzando l’app di messaggistica istantanea di Meta, oggi non sarà più così.
La ragione è in realtà piuttosto ovvia: Facebook desidera raccogliere i dati degli utenti su WhatsApp per trasmetterli agli investitori pubblicitari, così che essi possano utilizzarli per mirare le strategie di marketing su ogni specifico individuo in termini di offerta di prodotti e servizi.
Il che potrebbe non interessare a molti, ma per chi tiene di più alla propria privacy e non ci sta a diventare un “prodotto” pronto per essere venduto, è arrivato il momento di passare a un’altra app di messaggistica istantanea. Vediamo quali sono le alternative migliori.
Le quattro migliori alternative a WhatsApp per il 2022
Session
“Session non sa chi sei, con chi stai parlando o il contenuto dei tuoi messaggi”.
Con questa introduzione, l’app di messaggistica istantanea “Session” assicura una privacy imbattibile ai propri utenti: nessuna informazione viene memorizzata – o, almeno, niente che riveli la nostra identità e che possa permettere agli sviluppatori di vendere i nostri dati.
Anche qui non è necessario un numero di telefono: basta semplicemente creare un nickname o utilizzare il QR code generato automaticamente. Come per WhatsApp, anche Session utilizza la crittografia end to end, il che rende impossibile per esterni avere accesso ai metadati sensibili delle chat.
Viber
In ambito di protezione dei dati, Viber si configura come una delle app più efficienti, perché include una tecnologia di autodistruzione dei messaggi per farli scomparire dopo essere stati letti dal destinatario.
Grazie alla crittografia end-to-end, inoltre, tutti i messaggi, file e contenuti di telefonate e videochiamate non possono essere sfruttati da nessuno, neanche da Viber stesso.
Threema
Poco conosciuta, ma decisamente interessante in termini di privacy è Threema: quest’app crittografa tutti i dati – dai messaggi, ai file, agli aggiornamenti di stato. Per creare un account non è necessario né indirizzo e-mail, né numero di telefono.
Trattandosi di un’app open source, chiunque può verificarne le politiche sulla privacy, non registra gli indirizzi IP, né tantomeno i metadati – i server sono in Svizzera, uno dei paesi più sicuri in termini di privacy.
Unica pecca è il costo: 4€, da pagare in unica soluzione, per un’app non proprio diffusissima. Si tratta di una soluzione ideale per chattare con una persona in particolare sfruttando un livello di privacy imbattibile.
Wire
Anche Wire si configura come un’app di messaggistica istantanea estremamente sicura, perché sfrutta il protocollo Swiss basato su Signal. La registrazione è anonima, e la crittografia fa sì che ogni messaggio sia al 100% sicuro e non tracciabile.
Per molti, si tratta di un’app estremamente efficace per la comunicazione aziendale: grazie ad essa, la comunicazione interna è decisamente più sicura, ed è possibile creare gruppi con fino a 128 persone in un ambiente devoto alla privacy a 360°.