WhatsApp affossata: gli utenti dicono basta! Ecco perché

WhatsApp non è più la prima chat scelta dagli utenti, si fanno spazio nel mercato web Telegram e Snapchat. Gli utenti hanno detto basta a WhatsApp perché la privacy non è del tutto assicurata, mentre in applicazioni concorrenti avviene già da tempo. E Zuckerberg non tarda a rispondere, lanciando nuovi aggiornamenti.

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Non è una novità che la chat di messaggistica istantanea dia dei problemi agli utenti, sempre più scettici anche per quanto riguarda la privacy. Tra aggiornamenti, modifiche alla gestione dei dati e presunte nuove funzionalità, gli utenti hanno perso la pazienza con questa applicazione.

E la maggior parte delle volte scelgono di passare ad un’app concorrente, che svolga cioè le stesse funzioni, ma che non sia di proprietà Zuckerberg.

Per chi non lo sapesse, Facebook detiene di fatto l’applicazione, comprata negli scorsi anni insieme al social di immagini Instagram. Che Zuckerberg con Facebook volesse espandersi, già lo sapevamo, e la riconferma sono i numerosi aggiornamenti con modifiche alla privacy che ci siamo ritrovati a dover accettare per continuare ad usare WhatsApp.

WhatsApp non è più di moda: perchè?

Internet, e in particolare l’utilizzo delle app da dispositivi mobile, ha facilitato negli anni la diffusione delle chat di messaggistica istantanea, che permettono di comunicare a distanza e vanno oltre confini di spazio e tempo. La chat è stata una vera e propria novità in questo senso, e ha introdotto nel tempo diverse funzionalità aggiuntive.

La possibilità di scambiare fotografie con gli amici, creare gruppi in cui parlare con più persone, l’invio di file, l’aggiunta di emoticons e GIF, sono solo alcune delle numerose possibilità che offre l’app. Eppure, per una grande fascia di popolazione, questa applicazione è superata, non è più di moda.

Questo principalmente è dovuto al fatto che WhatsApp avrebbe superato i confini per quanto riguarda la gestione dei dati degli utenti e la privacy che ne deriva. Zuckerberg infatti negli scorsi mesi ha fatto accettare a tutti, pena la decadenza dell’utilizzo dell’app, un aggiornamento in cui erano coinvolti i dati personali degli utenti.

Che internet non sia un posto del tutto sicuro, già lo sapevamo, ma la gestione dei dati dell’universo Facebook ha insospettito moltissimi utenti, anche per il suo diretto collegamento alle informazioni contenute nella piattaforma social Facebook. Per questo motivo, molti hanno preferito cambiare, passando a Telegram.

La moda delle chat si sposta da WhatsApp a Telegram

Successivamente all’ultimo aggiornamento, molti si sono rifiutati di continuare ad utilizzare WhatsApp, preferendo la famosa concorrente, del tutto simile nelle funzioni all’app di Zuckerberg. Sembra proprio che la moda di WhatsApp sia stata superata dall’app rivale, che ha raggiunto numeri da record.

Già nel 2019 arrivava a quota 9 milioni il numero di utenti che utilizzavano Telegram. Nel 2020 è entrata nella top ten delle app più scaricate al mondo, una concorrenza di tutto rispetto per il mondo Facebook.

Telegram ha come obiettivo quello di raggiungere nel 2022 un miliardo di utenti, e a quanto pare WhatsApp gli sta facilitando il raggiungimento dell’obiettivo. Chi non ha accettato l’ultimo aggiornamento dell’app di Zuckerberg, ha scelto molto spesso Telegram come alternativa.

Quest’app si presenta con diverse caratteristiche conosciute come le chat di gruppo, l’invio di file e immagini, ma ha un’aggiunta: con questo strumento si possono creare veri e propri canali che un ampio pubblico può seguire.

Questa caratteristica la rende una della app concorrenti a WhatsApp preferite, perché è molto semplice parlare ad un pubblico molto vasto in contemporanea online, creando anche dei canali a tema. Molte testate di informazione e trasmissione di notizie utilizzano questa applicazione per comunicazioni ufficiali.

WhatsApp ruba i dati degli utenti? Un quesito ancora aperto

La famosa applicazione di messaggistica istantanea è utilizzata da tutto il mondo per condividere con gli amici informazioni, di qualsiasi tipo. Attraverso le chat si possono comunicare dati di rilevanza personale, informazioni bancarie, si possono anche effettuare pagamenti e aprire link esterni, e a quanto pare, dal nuovo aggiornamento questi dati finiscono tutti a Zuckerberg.

Facebook detiene moltissime informazioni degli utenti, e anche dal punto di vista del marketing le piattaforme di Zuckerberg sono utilizzate per raggiungere molte persone e spesso proprio quelle interessate ad acquistare un determinato servizio.

Tutti noi, utilizzando Facebook, possiamo vedere post sponsorizzati da attività, professionisti o aziende che propongono i loro beni e i loro servizi, e la pubblicità molto spesso diventa invasiva sulla home page del social preferito.

Siamo proprio sicuri che Facebook non prenda tutte le informazioni per proporci la pubblicità sfruttando le informazioni di WhatsApp? A questa domanda ci ha risposto lo stesso Zuckerberg, con l’ultimo aggiornamento: esiste un vero e proprio collegamento tra la chat e il social, e chi usa entrambi, ha accettato l’aggiornamento per acconsentire l’unione.

WhatsApp introduce nuove funzionalità: vuole battere la concorrenza?

La risposta alla crescente concorrenza si fa sentire: Zuckerberg sta per introdurre una funzionalità molto amata dagli utilizzatori di chat di messaggistica alternative come Telegram o Snapchat.

La novità darebbe la possibilità agli utenti di inviare messaggi e immagini che si autodistruggono, una soluzione che potrebbe garantire una maggiore sicurezza nell’uso della chat, e che aumenterebbe il livello di privacy dell’app.

La moda delle chat non finisce, e le nuove funzioni si rincorrono da una all’altra: anche Snapchat funziona da tempo in questo modo, permettendo a messaggi e immagini di autodistruggersi nel giro di un giorno, garantendo una privacy quasi assoluta agli utenti.

Zuckerberg vuole riportare alla ribalta la sua chat, che ha perso così tanto credito nell’ultimo anno, e ha fatto scalpore per la poca chiarezza in merito alla privacy. Il colosso dei social non si arrende, e presto introdurrà questa funzione per battere e superare la concorrenza.

Zuckerberg re degli acquisti web: da Instagram a WhatsApp

Sembra che Zuckerberg nella storia abbia sempre puntato ad espandere la propria influenza oltre a Facebook, introducendo una gamma enorme di funzionalità nel social di partenza, e successivamente acquistando applicazioni esterne famose.

Con Facebook è possibile avere un proprio profilo personale, una pagina, vendere online attraverso il Marketplace, collegarsi con gli amici creando gruppi, seguire dirette streaming e video. Ed è riservata alla piattaforma anche l’area business, in cui le aziende possono creare inserzioni sponsorizzate a pagamento per raggiungere potenziali clienti.

Insomma, Zuckerberg non ha mai smesso di rinnovare le proprie applicazioni virtuali, che si sono diffuse nel mondo a macchia d’olio e vengono utilizzate sempre di più nella vita quotidiana di moltissime persone. In concomitanza all’espansione, ha comprato anche Instagram, la famosa app di condivisione di foto e immagini, per ben un miliardo di dollari. 

L’affare è stato molto conveniente, perché a distanza di anni il valore dell’app è salito di cento volte. Per WhatsApp la cifra è stata molto superiore, dato che l’app che è andata tanto di moda è stata comprata per 19 miliardi di dollari.

Che fine a fatto Snapchat? La rivale di WhatsApp è rimasta indipendente, e ora Zuckerberg vuole copiarla

Non tutti conoscono Snapchat, una delle applicazioni di messaggistica istantanea molto di moda che però è riuscita a rimanere indipendente dall’universo Facebook. Snapchat esiste ancora, ed è una delle chat più amate proprio perché si basa sull’eliminazione rapida dei messaggi, dopo l’invio.

Questa applicazione è considerata una delle migliori per la privacy degli utenti, e Zuckerberg aveva tentato di comprarla, vedendone fin da subito il potenziale sul mercato tecnologico.

La risposta dei proprietari di Snapchat è stata decisa: un “no” secco è arrivato a Zuckerberg, che non è riuscita ad includerla nella sua rete neanche con un’offerta di circa 3 miliardi di dollari. Nella lotta contro l’acquisizione, Snapchat ne è uscita vincitrice, e continua ancora oggi ad essere una delle chat preferite dagli utenti che amano la privacy.

La mossa attuale di Zuckerberg di voler introdurre una funzionalità molto simile rende chiara agli esperti di settore l’idea che si tratti nuovamente di una trovata volta a sfidare e superare una concorrenza che altrimenti non si riuscirebbe ad acquisire.

Non solo immagini che si autodistruggono: tutte le novità WhatsApp

L’applicazione è in fase di aggiornamento, e sembra che altre novità verranno introdotte oltre alla possibilità di inviare immagini che si autodistruggono, tanto amata dagli utenti. L’applicazione ha annunciato che verrà introdotta una novità sul suo utilizzo da desktop: la possibilità di chiamare e videochiamare anche da computer, grazie al lato web.

La comunicazione ufficiale spiega il motivo di questa scelta:

“Nell'ultimo anno, abbiamo assistito a un forte incremento delle chiamate su WhatsApp, spesso anche per lunghe conversazioni. Lo scorso 31 dicembre abbiamo registrato il record del maggior numero di chiamate effettuate in un giorno con 1,4 miliardi di chiamate vocali e videochiamate.”

Dato l’aumento del numero di telefonate tramite l’applicazione, Zuckerberg vuole introdurre la possibilità di chiamare e fare video conferenze da computer. La mossa a livello di business sembra seguire il trend del momento, in cui globalmente lo smart working e le conferenze virtuali sono le soluzioni più congeniali per lavorare e comunicare a distanza.

Una mossa che va a competere con altri strumenti già esistenti che si basano su questa funzione, come Skype e Zoom. Sembra che Zuckerberg non voglia dare spazio alla concorrenza, neanche verso tecnologie che ancora erano lontane dall’universo Facebook.