Guai per Mark Zuckerberg: questa volta l'ha fatta grossa!

Il capo di Facebook Mark Zuckerberg questa volta l'ha fatta grossa: è stato accusato di aver speso ben 419 milioni a favore di Biden, finanziando organizzazioni all'apparenza e nominalmente no profit e bi-partisan, ma che nella pratica hanno favorito gli uffici elettorali democratici e dunque Biden. Scopriamo i dettagli.

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Il capo di Facebook Mark Zuckerberg questa volta l'ha fatta grossa: è stato accusato di aver speso ben 419 milioni di dollari, durante le elezioni presidenziali americane del 2020, a favore di organizzazioni all'apparenza e nominalmente no profit e bi-partisan, ma che nella pratica hanno favorito gli uffici elettorali democratici e dunque Biden.

E' la scottante quanto scandalosa inchiesta partita dal New York Post, che accusa il capo di Facebook, di aver favorito in maniera sfacciata il candidato Joe Biden, soprattutto in alcuni Stati chiave, come la Georgia e l'Arizona.

Ma davvero Mark Zuckerberg ha speso centinaia di milioni di dollari per assicurarsi più elettori democratici e favorire dunque Biden? Scendiamo nei dettagli di questa spinosa questione.

Mark Zuckerberg ha davvero favorito Biden durante le elezioni?

Mark Zuckerberg, ovviamente, non ha favorito direttamente e alla luce del sole campagna elettorale per i democratici. Ha scelto, piuttosto, di finanziare privatamente delle operazioni elettorali a favore dei democratici, messe in campo da organizzazioni no profit, apparentemente apartitiche, ma con una forte e indiscutibile ideologia democratica.

L'analisi precisa e puntuale portata avanti dal New York Post, ha dimostrato che questo modo di fare di Zuckerberg ha aumentato significativamente i voti a favore di Biden, sopratutto negli stati chiave, dove c'era un forte pericolo di oscillazione come Georgia e Arizona. Lì il candidato democratico ha vinto con 12 mila voti e 10 mila voti. 

Come si può accettare che il patron del più grande social del mondo che conta miliardi di iscrittti, possa influenzare in una maniera così sfacciata i voti del popolo e le elezioni? Non è forse questa una grave minaccia per le democrazie di tutto il mondo? Bisognerebbe prima di tutto fare chiarezza su questa delicata questione, dopo di che al centro degli sforzi di ogni governo dovrebbero esserci delle riforme elettorali reali che rendano le elezioni non condizionabili da questi giochini. 

Zuckerberg accusato di aver pagato di tasca propria i voti a favore di Biden

Quindi le elezioni presidenziali americane del 2020 sono state rubate? Assolutamente no! Come dice il NYP, sono state acquistate da uno degli uomini più ricchi del mondo che ha versato una quantità indescrivibile di soldi, attraverso scappatoie legali, per far vincere il candidato democratico. 

Nel suo nuovo libro, "Rigged: How the Media, Big Tech, and the Democrats Seized Our Elections", Mollie Hemingway ha rivelato come Twitter e Facebook abbiano truccato le elezioni presidenziali americane del 2020.

CEIR e CTCL sono state finanziate da Zuckerberg per far vincere Biden

Il Centro per la tecnologia e la vita civica (CTCL) e il Centro per l'innovazione e la ricerca elettorale (CEIR) hanno utilizzato l'altissima cifra di 419,5 milioni di dollari di Zuckerberg negli uffici elettorali. I soldi di Zuckerberg sono diventati un vero e proprio investimento privato a favore di un'amministrazione elettorale. 

Questi soldi sono stati utilizzati negli uffici elettorali a livello di città e contea da parte di attivisti di sinistra, ma anche per implementare pratiche amministrative, metodi di voto e accordi di condivisione dei dati, nonché per avviare un'intensa attività di sensibilizzazione a favore dei democratici

Finanziato da Mark Zuckerberg, il Center for Technology and Civic Life avrebbe dovuto fornire assistenza per il voto durante la pandemia di COVID-19. Ma il loro coordinamento con i governi locali ha fortemente favorito i democratici secondo un'analisi. 

Il CTCL ha chiesto la promozione del voto per corrispondenza universale sospendendo le leggi elettorali, estendendo le scadenze che hanno favorito il voto per corrispondenza rispetto al voto personale, ampliando notevolmente le opportunità di correggere i voti a favore dei democratici oltre a creare innumerevoli possibilità di scrutinio illegale

Il CTCL ha utilizzato i soldi di Zuckerberg anche per finanziare addetti ai sondaggi (in realtà attivisti democratici) che si sono inseriti negli uffici elettorali, coordinati attraverso una complessa rete di organizzazioni senza scopo di lucro di sinistra, piattaforme di social media e influencer elettorali sui social media.

CTCL e CEIR, organizzazioni apparenti senza scopo di lucro private finanziate da Zuckerberg, sono state dunque responsabili di un aumento dell'85% dei fondi elettorali aggiuntivi totali.

Finanziare le elezioni deve essere sempre un compito governativo

Finanziare e gestire le elezioni è sempre stata una funzione del governo, non privata, e proprio per questa ragione: perché le organizzazioni private non sono soggette alle regole pubbliche, non possono essere monitorate e non sono trasparenti finanziariamente. Infine non sono soggette ai normali controlli governativi e non sono responsabili nei confronti degli elettori.

L'effetto pratico di queste enormi disparità di finanziamento degli uffici elettorali manipolate privatamente è stato quello di creare un sistema elettorale "ombra" con un pregiudizio che ha favorito enormemente gli elettori democratici.

Il NYP è convinto di poter dimostrare che il coinvolgimento di CTCL e CEIR nelle elezioni del 2020 ha dato origine a un'elezione che, sebbene libera, non è stata equa.