L'instabilità dei mercati azionari e l'inflazione sostengono inizialmente le quotazioni dell'oro, ma il calo dei rendimenti dei Treasury ne cancella i progressi. Dopo il crollo di inizio settimana, il metallo giallo ha cercato di reagire da area 1780 e di stabilizzarsi senza successo oltre 1800 dollari. La permanenza sopra area 1780 lascia intendere che i prezzi stiano raccogliendo nuove energie per tentare un nuovo attacco agli ostacoli a 1880 dollari, massimi di metà novembre, oltre i quali potrebbe finalmente rivedere i top di maggio in area 1920, gettando le basi per ulteriori recuperi verso 1965 dollari. Se invece area 1780 dovesse cedere sotto il peso delle vendite resterebbe solo area 1760 a scongiurare una rovinosa caduta verso i bottom ripetutamente testati nell'ultimo anno a quota 1680.
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