Belle e impossibili, ecco a quali attrazioni turistiche dovremo rinunciare nel 2023

Ecco 10 attrazioni turistiche che, per lavori o per altri motivi, non saranno visitabili per tutto il 2023.

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Che si tratti di un incendio, di un problema geologico o di lavoro architettonici in corso, ci sono diverse attrazioni turistiche, in Europa e nel mondo, che purtroppo non saranno visitabili per tutto il 2023.

Vediamo quindi nel dettaglio quali sono le 7 attrazioni più celebri che rimarranno chiuse nel corso dell'anno.

7 attrazioni turistiche chiuse nel 2023, dall'Italia al Giappone

Per chiunque volesse prenotare una vacanza nei prossimi mesi, è bene sapere quali sono le principali attrazioni turistiche sia europee che mondiali che sfortunatamente rimarranno chiuse nel corso del 2023.

Ecco quindi quali monumenti e centri d'interesse non saranno visitabili quest'anno:

  1. 1.

    Notre Dame de Paris. Anche quest'anno la cattedrale gotica simbolo di Parigi rimarrà chiusa al pubblico per la continuazione dei lavori di ristrutturazioni, iniziati dopo l'incendio che ha provocato la caduta di buona parte del tetto nel 2019. Secondo le dichiarazioni del presidente Macron, dovrebbe essere riaperta in occasione delle Olimpiadi di Parigi 2024.

  2. 2.

    Dublin Writers’ Museum. Questo museo, dedicato agli scrittori irlandesi (come Joyce e Oscar Wilde, per citare solo i più famosi) aveva chiuso i battenti nel 2020 causa pandemia, ma è stato chiuso definitivamente nel 2022, in quanto ritenuto non più interessante per il visitatore moderno.

  3. 3.

    Memoriale delle Torri Gemelle. In questo caso è stata soprattutto la scarsità di fondi a segnare la chiusura del memoriale, complice anche la riduzione di visitatori dopo la pandemia.

  4. 4.

    Museo Rubenshuis. Dovrebbe invece riaprire nel 2027 questo museo di Anversa, dedicato totalmente al pittore Rubens; dopo la ristrutturazione, infatti, la Rubenhuis riaprirà in occasione del 450° anniversario della morte dell'artista.

  5. 5.

    AquaDom. L'acquario gigantesco che svettava in uno degli hotel più esclusivi di Berlino è andato in frantumi a fine 2022, e viste le problematiche legate alla sicurezza (e all'altissimo costo di mantenimento), l'amministrazione ha deciso di non procedere ad una ricostruzione.

  6. 6.

    Train Street. Questa piccola e strettissima strada di Hanoi, Vietnam, è diventata nel corso degli anni una vera e propria attrazione turistica, che ha spinto a fondare numerosi bar e ristoranti. Per ragioni di sicurezza, è dunque stata chiusa dalle autorità.

  7. 7.

    Museum of London. Come molte capitali al mondo, anche Londra ha (o meglio, aveva) un museo dedicato alla storia della città. In questo caso, non si tratta però di una chiusura definitiva: il museo sarà infatti trasferito al General Market, e a partire dal 2026 si chiamerà London Museum.

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Voci di chiusura anche per un famoso quartiere europeo

Fra le attrazioni turistiche che ogni anno radunano milioni di persone in tutta Europa, c'è anche il celebre quartiere a luci rosse di Amsterdam.

Da diverso tempo, tuttavia, l'amministrazione comunale sta discutendo della possibilità di chiudere o meno questi spazi. Le ragioni sono molteplici: da un lato, nonostante le bellezze architettoniche della città e la sua storia culturale unica al mondo, c'è una fetta non indifferente del turismo di Amsterdam soprattutto legata alla prostituzione e alla cannabis.

Questo tipo di turismo, oltre a danneggiare l'immagine pubblica della città (che, tra l'altro, è una delle 10 città più sicure d'Europa), crea non pochi problemi agli abitanti, soprattutto date le dimensioni non esagerate della capitale olandese.

C'è poi anche chi sostiene che esporre delle persone in lingerie in vetrine sulla strada non sia rispettoso nei loro confronti, mettendo in discussione anche l'eccessiva sessualizzazione dei corpi femminili.

Allo stesso tempo, come si è detto, questo quartiere rappresenta un introito sicuro nelle casse del comune, e non mancano coloro che invece sottolineino la libera scelta delle sexworker, e come ciò che possano o meno fare con il loro corpo sia loro esclusivo diritto.

Insomma, nonostante le voci, è piuttosto improbabile che nel 2023 si procederà alla chiusura di questo quartiere, anche se potrebbero ripresentarsi voci a favore di tanto in tanto.