In fuga dal Natale: ecco i posti dove non si festeggia il 25 dicembre

Se man mano che si avvicina il 25 dicembre assumi sempre più le sembianze del Grinch e vorresti scappare lontano, allora scopri subito i posti in cui non si festeggia il Natale.

I posti dove non si festeggia il Natale

Lo spirito natalizio non si è ancora impossessato di te e forse mai lo farà? Quando senti parlare di addobbi, regali sotto l’albero, mercatini natalizi, vin brulè e cenoni proprio non capisci cosa ci trovino le persone nella “magica atmosfera del Natale”? Niente paura, abbiamo noi la soluzione.

Forse non tutti sapranno che al mondo esistono posti unici in cui il 25 dicembre è un giorno come un altro e pertanto non si festeggia il Natale. Vediamo insieme qual è la tua prossima meta che ti allontanerà da quell’atmosfera natalizia che proprio non sopporti.

Quali sono i posti del mondo in cui non si festeggia il Natale

Per coloro che lo festeggiano, il 25 dicembre viene celebrato nelle più svariate forme e seguendo le proprie usanze e tradizioni. Ma non dobbiamo dimenticarci che tra le nazioni che non festeggiano il Natale ci sono Afghanistan, Azerbaigian, Algeria, Arabia Saudita, Bhutan, Chad, Congo, Corea del Nord, Libia, Egitto, Emirati Arabi Uniti, Eritrea, Iran, Israele, Libia, Mali, Mauritania, Marocco, Oman, Qatar, Repubblica Democratica Araba, Saharawi, Somalia, Sudan, Tagikistan, Tunisia, Turkmenistan, Uzbekistan e Yemen.

Infatti, per quanto il Natale posso sembrare una festività universale, in realtà viene celebrato in appena 200 Paesi. Di questi, i Paesi in cui la religione professata non è il cristianesimo, il giorno di Natale non viene neppure riconosciuto come festività e pertanto nemmeno come giorno festivo.

E’ questo il caso di India, Cina e Giappone le quali avendo una scarsissima presenza di cristiani nel Paese lasciano trascorrere il 25 Dicembre quasi del tutto normalmente. Ad esempio in Giappone, con appena 1.9 milioni di cristiani contro gli 88.9 milioni di shintoisti, il Natale è quasi del tutto irrilevante ed il sentimento religioso praticamente assente, soprattutto lontano dalla capitale Tokyo. Stessa cosa in Cina, dove il Natale viene vissuta principalmente come un’occasione consumista e non di celebrazione.

Tra le altre particolarità, ci sono Paesi come il Taiwan, che il 25 dicembre celebra tutt’altra ricorrenza: la Giornata della Costituzione di Taiwan, la quale segna l’anniversario della Costituzione della Repubblica di Cina del 1947.

A Cuba invece, sebbene prima del regime comunista il Natale veniva celebrato, nel 1969 con il dominio di Castro venne abolita la festività natalizia per un lungo periodo di tempo. Dal 1998, anche grazie alla richiesta di Papa Giovanni Paolo II, il  25 dicembre viene concepito come un giorno festivo celebrato la sera e prevalentemente dichiarata una giornata di svago nonché un’occasione per visitare il Paese.

Il Natale nei Paesi Islamici

Lo stesso vale per i Paesi Islamici, i quali proibiscono il culto di tutto ciò che non è Dio. Infatti in questi Paesi viene celebrata la parola dei profeti ma non la loro nascita, e tantomeno esiste il culto della loro personalità o delle loro immagini. E’ proprio questo il motivo per cui è vietata ogni rappresentazione di Maometto. In Paesi come l’Arabia Saudita e la Somalia, ogni forma di manifestazione pubblica legata al Natale è addirittura illegale, mentre in Qatar o negli Emirati Arabi, vista la (poca) presenza di cristiani, i festeggiamenti sono permessi e ben visibili come in ogni città europea.

Ad ogni modo, se è vero che esistono almeno 40 Paesi al mondo in cui non ci sono giorni festivi ufficiali legati al Natale, è anche vero che alcuni di essi osservano ugualmente qualche usanza pubblica come l’addobbo dell’albero di Natale.

Il Natale nei Paesi Cristiani Ortodossi

Un’altra tipologia di celebrazione è quella dei Paesi Cristiani Ortodossi, i quali a seguito dello scisma con il cattolicesimo, assunsero una celebrazione del Natale unica e differente rispetto alle usanze del mondo occidentale. Stiamo parlando dell’area che attraversa l’Europa Centrale, i Balcani e la Russia. In queste aree, il Natale non si celebra ilo 25 dicembre ma il 7 gennaio. Il motivo sarebbe dietro alla tipologia di calendario utilizzato. Infatti, mentre i cattolici utilizzano il calendario gregoriano, gli ortodossi quello giuliano.

In particolare tra questi abbiamo Bielorussia, Egitto, Etiopia, Georgia, Kazakistan, Macedonia, Moldavia, Montenegro, Serbia, Russia e Ucraina, che aspettano il 7 gennaio per festeggiare il Natale, mentre in Armenia si anticipa al 6 gennaio.