Grattacieli, vita sociale e grandi dimensioni: queste sono le prime parole che vengono in mente quando si vuole descrivere una metropoli.
Incuriosisce allora sapere quali possano essere state le prime metropoli della storia, compiendo così un salto nel tempo a ritroso e ripercorrendo gli studi degli esperti.
Un viaggio alla scoperta delle metropoli, gli studi degli esperti
Sono numerosi gli studi a sostegno delle prime metropoli della storia, dando origine a un’analisi dei posti più misteriosi in cui la vita sociale ha avuto il terreno fertile per svilupparsi.
Tra le prime metropoli della storia vi sono:
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Roma antica. Considerata la prima grande metropoli dell’umanità grazie alla quantità di acqua, frumento e carne prodotti fino al II secolo, ha accolto la più importante civiltà antica in grado di influenzare l’arte, la filosofia, la religione e i costumi dei secoli successivi.
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Catalhoyuk. Nominata nel 2012 Patrimonio dell’Umanità, la metropoli turca è tra le prime testimonianze della transizione dai villaggi all’agglomerato urbano.
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Alessandria d’Egitto. Il faro eretto all’entrata del porto, eleggeva la città come centro vitale della scienza e della cultura. Voluta e fondata da Alessandro Magno, era costellata da edifici di marmo e maestosi palazzi.
Tra queste, però, manca all’appello una delle metropoli più misteriose della storia. Ecco di quale si tratta.
Chaco Canyon, storia del posto più misterioso al mondo
Bisogna spostarsi in Nord America per scoprire una tra le metropoli più particolari di sempre: ad aver popolato questa terra sono stati gli Anasazi, popolo nativo che ha abitato queste terre tra il VII secolo e la fine del XIII secolo.
Si trova a Four Corners County, nel punto di incontro tra New Mexico, Arizona, Colorado e Utah, a 160 chilometri da Albuquerque, in una zona con bassa vegetazione e frequenti tempeste di vento.
Il sito più noto e più grande è Pueblo Bonito, situato all’estremità nord del Chaco Canyon. Oltre ai complessi abitativi, vi erano anche le strutture religiose, costruite in base al numero delle abitazioni di un pueblo.
Gli Anasazi, chi è il popolo che ha abitato il Chaco Canyon
Per conoscere meglio gli Anasazi, bisogna scavare nei luoghi abitati in tempi remoti dalla tribù. Erano abiti contadini e artigiani, in grado di intrecciare le ceste contenenti acqua.
Pueblo Bonito era il più grande centro della cultura degli Anasazi ed era la maggiore delle 19 Grandi Case del Chaco Canyon.
La religione ricopriva un ruolo molto importante nella vita degli antichi abitanti di Chaco Canyon.
La violenza e la guerra hanno inoltre spinto la popolazione al cannibalismo, gettando ancora più ombra sul possibile declino della civiltà.
A causa del riscaldamento globale, la tribù nativa non sopravvisse alla siccità, arrivando inevitabilmente all’estinzione.
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Chaco Canyon, cosa resta oggi della metropoli
Nominato patrimonio dell’umanità dell’Unesco, il Chaco Canyon è il più importante sito archeologico precolombiano del Messico settentrionale.
Tredici grandi rovine dominano il fondo del canyon e molte sono delle antiche kivas, luoghi usati dalle tribù per funzioni religiose o ritrovi in assemblea.
I siti culturali dei Chaco sono però fragili: il rischio di erosione causato dai turisti ha portato alla chiusura al pubblico di alcune zone del parco nazionale.
Scoperte recenti hanno generato un nuovo campo scientifico di ricerca e il complesso del parco nazionale si è guadagnato il soprannome di Stonehenge del sud-ovest americano.
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