In valtellina si viaggia nel tempo col primo metaborgo italiano: ecco come funziona

Il primo metaborgo in Italia ha visto la sua inaugurazione il 5 giugno scorso, questo si trova in Valtellina; ecco dov'è e come funziona.

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Nasce in Lombardia il progetto che ha già conquistato Bruxelles, si tratta del connubio tra metaverso e turismo, trasformare un piccolo borgo in una realtà dove poter avere un esperienza virtuale come se fosse una sorta di macchina del tempo ma rimanendo con i piedi nel presente.

Il primo metaborgo italiano si trova in Valtellina, ecco quale e come funziona

Come un borgo possa diventare un portale per un'esperienza virtuale ce lo insegna il borgo di Albaredo per San Marco, in Valtellina, in provincia di Sondrio.

Un'esperienza unica nel suo genere che porta il turista indietro nel tempo, portandolo dai tempi delle glaciazioni fino ai giorni nostri, facendolo entrare a contatto con le popolazioni che hanno abitato quei luoghi, con gli usi i costumi e le tradizioni secolari.

Il percorso si compone di 12 tappe, attivabili grazie ad un codice QR che non solo permetteranno di vivere un'esperienza atipica sotto l'insegna di un nuovo modo di vivere la cultura, ma consta anche di esperienze interattive come giochi e quiz che concorreranno alla scoperta di segreti dell'antico borgo.

Una nuova frontiera per la promozione turistica e culturale, il primo in Italia, un'occasione per promuovere luoghi che hanno una storia e una tradizione tanto grande e unica quanto sconosciuta ai più. L'assessore al turismo della Lombardia Barbara Mazzali ha infatti confermato che questi luoghi del territorio sono in cima alla lista delle sue priorità.

Cosa vedere ad Albaredo per San Marco

A parte l'immersione totale nella natura della bellissima Valtellina con gli itinerari turistici e di trekking e le esperienze adrenaliniche come l'aerofune e sportive come l'aerobosco, il borgo in sé offre dei piccoli tesori.

Infatti sarà possibile notare gli antichi dipinti murali che rappresentano la vita e la storia di questa comunità montana, con una galleria che raccoglie oggetti simbolici della vita contadina.

O le figure scolpite nella pietra ricavate dal torrente bitto, un pastorello e una vecchia, che nella loro antichità portano con sé alcune leggende popolari.

Poi c'è una grotta dipinta risalente al 1944, andando indietro nel tempo vi è una statua lignea della Madonna di Montenero venerata sin dal 1700, e infine su un muro vi è una pergamena che racconta la storia di Albaredo dal 1210.

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