Dare le case inutilizzate agli studenti universitari fuori sede. Questa potrebbe essere una soluzione al caro affitti che costringe molti ragazzi a una vita da pendolare o, nel peggiore dei casi, a rinunciare agli studi.
In queste ore i vertici di governo – e le opposizioni- sono al lavoro per mettere in campo proposte e soluzioni contro le speculazioni, dato che non è raro trovare stanze singole in affitto a 500, 600 o 700 euro, soprattutto nelle grandi città come Milano, Roma e Bologna.
A tal proposito è intervenuto il ministro dell’Università e della Ricerca Anna Maria Bernini.
Case inutilizzate agli studenti: può essere una soluzione contro il caro affitti?
In un’intervista andata in onda su Radio 24, il ministro Bernini ha dichiarato che affrontare il caro affitti che affligge gli studenti universitari è una delle priorità del governo. Queste le sue parole:
Abbiamo chiesto un censimento degli immobili inutilizzati affinché vengano messi a disposizione per gli studenti.
Affermazioni importanti, ma il governo sarà capace di mantenere la promessa?
Milano, Roma, Bologna, prosegue la protesta degli universitari in tenda
Ilaria Lamera, studentessa del Politecnico di Milano, è stata la prima ad “accamparsi” davanti all’università per protestare contro gli affitti insostenibili, dando vita ad un movimento che si è diffuso in diverse città.
Sia a Roma che a Bologna, mete tradizionalmente gettonate dai fuorisede, sono comparse decine di tende di studenti stanchi di pagare affitti esagerati che aumentano di anno in anno.
La protesta è arrivata anche a Torino, Napoli e Firenze e potrebbe diffondersi ancora.
La soluzione – dicono i ragazzi intervistati – potrebbe essere quella di moltiplicare gli studentati:
Le nostre richieste vanno tutte nella direzione dell’elaborazione e dell’attuazione di politiche e strumenti che servano per garantire realmente il diritto allo studio a tutti. Invitiamo tutti gli studenti di tutti gli atenei alla mobilitazione continua e permanente!