Regioni a Statuto Speciale: quali sono? Cosa possono fare?

Continua a leggere l'articolo e scopri tutto ciò che riguarda le regioni a statuto speciale ed, in particolare, quali sono e cosa possono fare!

In questo articolo potrai scoprire quali sono le regioni a statuto speciale in Italia e che cosa possono fare!

Partiremo con l’osservare: quando sono state introdotte le regioni in Italia? Quali competenze hanno? Come si suddividono? Cosa vuol dire a statuto ordinario? Quali sono le regioni a statuto ordinario? Perché in Italia ci sono 5 regioni a statuto speciale? Quali sono le regioni autonome? Cosa vuol dire regioni autonome? Perché il Trentino Alto Adige ed il Friuli Venezia Giulia sono diventati a statuto speciale? Cosa possono fare?

Infine, vedremo: che cos’è la legge statutaria? Come viene approvato lo statuto speciale? Come si modifica? Quale organo controlla l’attuazione dello statuto?

Qua sotto potrete prendere visione di un breve articolo, il quale è stato realizzato ed è stato pubblicato sul canale di YouTube “Il Diritto in Pillole”, nel quale viene spiegato, in una maniera estremamente chiara e precisa, tutto quello che riguarda la regione ed i suoi organi.

Inoltre, se sei interessato a questo argomento e vuoi rimanere aggiornato su tutte le tematiche che riguardano la legge ed il diritto, allora ti consiglio di seguire la rubrica “Il diritto in pillole”, presente sul sito web “Studio Cataldi – Il diritto quotidiano”.

Quando sono state introdotte le regioni in Italia?

Il primo passo che ci appresteremo ad effettuare all’interno di questa breve guida, sarà quello di andare a parlare, inizialmente, di quando sono state introdotte le regioni in Italia.

Nello specifico, questi particolari elementi costitutivi della Repubblica Italiana sono stati introdotti nel nostro ordinamento dopo la Seconda Guerra Mondiale, con l’entrata in vigore e l’introduzione della Costituzione Italiana il 1° gennaio del 1948.

Queste sono disciplinate, dunque, dagli articoli presenti nella Seconda Parte relativa all’Ordinamento della Repubblica, all’interno del Titolo V, agli artt. 114 e seguenti della Costituzione, di cui l’art.115, però, è stato successivamente abrogato dall’art. 9, Comma 2, della Legge Costituzionale n.3 del 18 ottobre 2001.

Quali sono le competenze di una regione?

Dopo aver parlato, inizialmente, di quando sono state introdotte le regioni in Italia, passiamo adesso a vedere, invece, quali sono le competenze di una regione.

Nello specifico, ecco i compiti che deve svolgere e le materie che sono regolate da questo ente, in quanto previste dall’art. 117 della Costituzione Italiana, successivamente modificato dall‘art. 3, della Legge Costituzionale n. 3 del 18 ottobre 2001:

  • Infrastrutture;
  • Mobilità;
  • Servizi sanitari e sociali;
  • Promozione dello sviluppo economico;
  • Servizi alle imprese;
  • Servizi scolastici;
  • Istruzione e formazione professionale;
  • Promozione del diritto allo studio;
  • Attività culturali;
  • Valorizzazione dei beni ambientali, culturali e paesaggistici;
  • Turismo.

Come si suddividono le regioni?

Dopo aver parlato di quali sono le competenze di una regione, passiamo adesso a vedere, invece, come si suddividono questi particolari elementi costitutivi della Repubblica Italiana.

Nello specifico, queste si possono suddividere in base al proprio statuto in:

Cosa vuol dire a statuto ordinario?

Dopo aver parlato di come si suddividono le regione, passiamo adesso ad approfondire questo specifico argomento, andando a vedere, per l’appunto, che cosa vuol dire il termine “a statuto ordinario”.

Nello specifico, questa terminologia sta ad indicare un ente che ha un proprio statuto ed una propria autonomia, le quali sono disciplinate dalla Costituzione.

Queste hanno una potestà legislativa derivata, dal momento che operano sempre nel rispetto dei limiti della Costituzione.

Quali sono le regioni a statuto ordinario?

Dopo aver parlato di che cosa vuol dire il termine “a statuto ordinario”, passiamo adesso ad approfondire questo specifico argomento, andando a vedere, per l’appunto, quali sono le regioni che operano attraverso questa particolare tipologia di atto giuridico, il quale ha come obiettivo principale quello di regolare l’organizzazione ed il funzionamento dell’ente.

Nello specifico, ecco quali sono le 15 regioni a statuto ordinario che ci sono in Italia:

  • L’Abruzzo;
  • La Basilicata;
  • La Calabria;
  • La Campania;
  • L’Emilia Romagna;
  • Il Lazio;
  • La Liguria;
  • La Lombardia;
  • Le Marche;
  • Il Molise;
  • Il Piemonte;
  • La Puglia;
  • La Toscana;
  • L’Umbria;
  • Il Veneto.

Perché in Italia ci sono 5 regioni a statuto speciale?

Dopo aver parlato di quali sono le regioni a statuto ordinario, passiamo adesso a vedere, invece, perché in Italia ci sono 5 regioni che sono disciplinate da uno statuto speciale.

Nello specifico, la motivazione principale che ha condotto a questa deriva delle regioni e ad una conseguente concessione di autonomia ad alcune di esse, è da ricondursi al periodo immediatamente successivo alla fine della Seconda Guerra Mondiale.

In quel periodo, infatti, in alcuni luoghi d’Italia si erano cominciati a formare molti movimenti con lo scopo di rivendicare la propria autonomia nei confronti dello Stato Italiano, il quale, per calmare le acque, ha concesso questo separatismo.

Quali sono le regioni autonome in Italia?

Dopo aver parlato della questione che riguarda il perché in Italia ci sono 5 regioni a statuto speciale, passiamo adesso ad approfondire questo specifico argomento, andando a vedere, per l’appunto, quali sono queste regioni autonome.

Nello specifico, ecco quali sono le 5 regioni a statuto speciale che ci sono in Italia:

  • Il Friuli Venezia Giulia;
  • La Sardegna;
  • La Sicilia;
  • Il Trentino Alto Adige;
  • La Valle d’Aosta.

Perché il Trentino Alto Adige ed il Friuli Venezia Giulia sono delle regioni a statuto speciale?

Dopo aver parlato di quali sono le regioni autonome in Italia, passiamo adesso ad approfondire questo specifico argomento, andando a vedere, per l’appunto, la questione che riguarda il perché il Trentino Alto Adige ed il Friuli Venezia Giulia sono delle regioni a statuto speciale.

Nello specifico, ecco le motivazioni per cui hanno deciso di iniziare ad operare attraverso questa particolare tipologia di atto giuridico, il quale ha come obiettivo principale quello di regolare l’organizzazione ed il funzionamento dell’ente, permettendogli una maggiore autonomia:

  • Il Trentino Alto Adige ha circa un terzo dei suoi abitanti di madrelingua tedesca;
  • Il Friuli Venezia Giulia, invece, per la questione di Trieste e la Jugoslavia.

Cosa possono fare le regioni a statuto speciale?

Dopo aver parlato della questione che riguarda il perché il Trentino Alto Adige ed il Friuli Venezia Giulia sono diventate a statuto speciale, passiamo adesso ad approfondire questo specifico argomento, andando a vedere, per l’appunto, che cosa possono fare queste regioni, le quali operano con una maggiore autonomia.

Nello specifico, questi enti hanno una forte autonomia legislativa, con 3 diversi tipi di potestà, ossia:

  • La potestà esclusiva (o primaria);
  • La potestà concorrente (o ripartita);
  • La potestà integrativa/attuativa.

Cosa vuol dire regioni autonome?

Dopo aver parlato di che cosa possono fare le regioni a statuto speciale, passiamo adesso ad approfondire questo specifico argomento, andando a vedere, per l’appunto, che cosa vuol dire, che cosa rappresenta e come si manifesta questa particolare autonomia.

Nello specifico, l’autonomia di questi enti non può ricondursi e farli diventare dei veri e propri Stati, ma comunque, pur facendo parte dell’ordinamento dello Stato Italiano.

Essi, infatti, hanno molte competenze in varie materie e godono di una maggiore autonomia proprio nei confronti di quest’ultimo.

Che cos’è la legge statutaria?

Dopo aver parlato di che cosa vuol dire, che cosa rappresenta e come si manifesta questa particolare autonomia, passiamo adesso a dare, invece, una breve definizione e a vedere, in particolare, che cos’è la legge statutaria.

Nello specifico, la predisposizione della legge statutaria da parte dello Stato Italiano va a concedere agli enti regionali una maggiore autonomia.

Infatti, questi ultimi possono ricorrere a questa legge regionale rinforzata, che gli consente di modificare la propria forma di governo, senza per forza dover ricorrere ad una legge regionale.

Come viene approvato lo statuto speciale?

Dopo aver dato una breve definizione e dopo aver parlato di che cos’è la legge statutaria, passiamo adesso a vedere, invece, come viene approvato lo statuto speciale.

Nello specifico, la legge costituzionale con la quale si costituisce questo statuto:

  • Avviene con procedimento aggravato;
  • Deve essere approvata sia dalla Camera dei Deputati che dal Senato della Repubblica;
  • Le due deliberazioni devono avvenire a distanza di almeno 3 mesi;
  • E’ richiesta la maggioranza assoluta dei componenti.

Come si modifica lo statuto speciale?

Prima di andare a terminare questo breve articolo e dopo aver parlato di come viene approvato lo statuto speciale, passiamo adesso ad approfondire questo specifico argomento, andando a vedere, per l’appunto, che cosa bisogna fare per poter modificare questa particolare tipologia di atto giuridico, il quale ha come obiettivo principale quello di regolare l’organizzazione ed il funzionamento dell’ente, permettendogli una maggiore autonomia.

Nello specifico, le modifiche agli statuti devono essere effettuate mediante l’utilizzo di una legge costituzionale, nelle modalità di cui abbiamo parlato nel corso del precedente paragrafo.

La procedura è indicata all’interno dell’art. 138 della Costituzione Italiana e all’interno della Legge Costituzionale n.2 del 31 gennaio 2001.

Quale organo controlla l’attuazione dello statuto?

Ed infine, per andare a concludere questa breve guida, dopo aver parlato di che cosa bisogna fare per poter modificare lo statuto speciale, passiamo adesso a vedere, invece, qual è l’organo che ha il compito di controllare l’attuazione di questa particolare tipologia di atto giuridico, il quale ha come obiettivo principale quello di regolare l’organizzazione ed il funzionamento dell’ente.

Nello specifico, per approvare lo statuto speciale servono:

  • L’intesa con le Commissioni paritetiche;
  • Le deliberazioni della Camera dei Deputati e del Senato della Repubblica;
  • L’emanazione della Legge Costituzionale da parte del Governo.
Redazione Trend-online.com
Redazione Trend-online.com
Di seguito gli articoli pubblicati dalla Redazione di Trend-online. Per conoscere i singoli autori visita la pagina Redazione Trend-online.com
Seguici
161,688FansLike
5,188FollowersFollow
781FollowersFollow
10,800FollowersFollow

Mailing list

Registrati alla nostra newsletter

Leggi anche
News Correlate