Guerra Ucraina, Italia: nuovo Piano Nazionale Antinucleare!

La guerra in Ucraina inasprisce le tensioni con la Russia e l'Italia decide di aggiornare il Piano Nazionale Antinucleare. Ecco cosa prevede!

IL PUNTO DELLA SITUAZIONE – La guerra in Ucraina va avanti, così come anche i negoziati tra delegazione russa ed ucraina. Nel frattempo, in Europa continua il fiume incessante di rifugiati in fuga dalla guerra. Ma i venti di guerra soffiano anche sui paesi europei e le dichiarazioni rilasciate dai leader non fanno ben pensare per il futuro.

Le sanzioni sono state applicate da tantissimi Stati del mondo, anche da quelli storicamente neutrali. Questo ha costretto Putin a stilare una lista di paesi ostili, tra cui anche l’Italia. Come ha anche detto Italpress, riportando per intero una dichiarazione di Vladimir Putin fatta alle agenzie di stampa russe,

“Le sanzioni contro la Russia rappresentano una dichiarazione di guerra” – ha continuato poi, definendo “difficile la decisione di dare l’ordine all’avvio dell’operazione militare in Ucraina”

Tuttavia, le fonti ufficiali ci fanno sapere che la spedizione per la conquista di Kiev è stata organizzata un anno prima, in piena pandemia. Da maligni, quali siamo, non possiamo non pensare che la scelta non sia stata invece ponderata ed organizzata nei minimi dettagli: prima l’avvicinamento ai confini, le false esercitazioni e poi l’attacco con tanto di giustificazione, ovvero la liberazione dell’Ucraina dal nazismo con annessa “spedizione di pace” verso Donetsk e Lugansk.

Anche la Giornata Internazionale della donna è stata un pretesto per diffondere notizie false per rassicurare la popolazione russa in virtù della nuova legge che impone alle agenzie di stampa la diffusione delle informazioni di regime, solo quelle.

Intanto, il presidente Putin spiega che la Russia aveva cercato di risolvere il conflitto in Ucraina in modo pacifico, cercando un compromesso che consentisse ai cittadini delle repubbliche separatiste di parlare ancora il russo e vivere a modo loro, quello che secondo Putin non è avvenuto.

Putin ha ammonito l’occidente accusandolo di parteggiare solamente per alcuni conflitti, quelli che non arrecano danni agli interessi politici ed economici. Ha poi aggiunto che 

Le persone nel Donbass non sono cani randagi, sono morte da 13 a 14mila persone, ma l’Occidente non se ne accorge. L’attuale leadership a Kiev deve capire che se continua con lo stesso spirito, mette in discussione il futuro della statualità ucraina e, se ciò accadrà, sarà interamente sulla loro coscienza”

La Russia accusa l’ucraina di non voler trovare dei compromessi durante negoziati e l’Ucraina accusa, di contro, la Russia di non voler accettare il cessate il fuoco per favorire i corridoi umanitari. Siamo nel caos più totale. Quale sarà la verità dietro tutto ciò?

Sicuramente, non quella disincantata ed illusoria di Putin. In un regime dove le informazioni vengono filtrate e censurate anche la popolazione russa ha cominciato a nutrire dei sospetti, tant’è che tantissimi di loro continuano a scendere in piazza pacificamente: ma più di 13.000 persone sono state arrestate

Tuttavia, secondo Putin, la conquista in Ucraina sta procedendo secondo quanto previsto dal Cremlino.

Non la pensano in questo modo le mamme dei giovani soldati russi mandati in guerra inconsapevolmente. Soldati che non avevano nemmeno finito la leva, sono stati inviati al confine ucraino con la scusa di dover semplicemente fare delle esercitazioni.

Alcuni di loro sono stati costretti con la forza a firmare un documento con il quale vengono trasformati in militari a contratto. Anche questa è la guerra: ingannare i propri stessi soldati.

A ribellarsi, alcune mamme che hanno inviato le loro testimonianze alle autorità affinché venga fatta giustizia.

Nel frattempo, Michael Carpenter, ambasciatore americano all’Osce, ha dichiarato che molti reparti russi hanno già cominciato a sabotare i loro mezzi per evitare di partecipare alla guerra. Il video del giovane soldato diciottenne sfamato da alcune donne ucraine continua a fare il giro del web.

Si tratta di un messaggio politico e di pace potentissimo, ma che allo stesso tempo ci mette di fronte all’ingiustizia che anche molti soldati russi stanno subendo. 

Non mancano, però, atti di romanticismo, nemmeno in guerra:

Nel frattempo, anche l’Italia aggiorna il proprio piano antinucleare. Si tratta di un Piano Nazionale per la Gestione delle emergenze radiologiche e nucleare. Proprio ieri è stata resa nota la bozza del governo con i consigli in caso di disastro nucleare. La bozza, adottata con decreto lo scorso 19 marzo 2010, dovrà essere approvata nei prossimi giorni in aggiornamento del Piano Nazionale.

L’Italia ed il nuovo Piano antinucleare

ITALIA – Considerato l’attuale stato delle cose ed il rischio di un possibile attacco alle centrali nucleari in Ucraina, l’Italia ha deciso di aggiornare il proprio piano antinucleare.

Come dice anche il documento, l’aggiornamento è stato reso necessario per “individuare e disciplinare le misure necessarie a fronteggiare le conseguenze di incidenti in impianti nucleari di potenza ubicati oltre frontiera”.

Il Ministero dell’interno, in collaborazione con la Difesa civile, ha anche reso note anche le misure di protezione riservate ai cittadini. Tre le misure restrittive il ministero consiglia di restare al chiuso, nelle proprie abitazioni, con porte e finestre chiuse e con condizionatori e sistemi di ventilazione spenti, ma solo per 48 ore, ovvero due giorni consecutivi.

Cosa fare in caso di contaminazioni da radiazioni?

Il ministero ha, inoltre, reso note le indicazioni e la profilassi per riuscire a limitare i danni da contaminazione e per proteggersi, quindi, dalle radiazioni. Dalla somministrazione di iodio al monitoraggio della commercializzazione dei prodotti alimentari.

Il piano prevede, in effetti, un monitoraggio della contaminazione dell’intera filiera produttiva e di conseguenza anche un monitoraggio e una limitazione della commercializzazione dei prodotti agroalimentari. Ma non solo.

Il piano antinucleare prevede anche la somministrazione di pillole allo iodio stabile almeno 24 ore prima fino a due ore dopo la possibile esposizione. È consentita la somministrazione di iodio anche fino a 8 ore prima l’avvenuta esposizione.

Attenzione, però: il piano NON consiglia l’uso di iodio stabile dopo 24 ore dall’esposizione. Potrebbe causare dei danni alla tiroide.

Ad ogni modo, la seguente profilassi è consigliata per i giovani di età compresa tra 0 e 17 anni e adulti di età compresa tra i 18 e i 40 anni, anche per le donne in gravidanza e allattamento. Sarà il Ministero della Salute a provvedere alla distribuzione delle pillole allo iodio sull’intero territorio nazionale.

Per concludere, il Piano Nazionale antinucleare è stato firmato dal Capo della Protezione civile, Fabrizio Curcio, per cui spetterà proprio alla suddetta organizzare e gestire gli interventi di sicurezza e di prevenzione, come ad esempio gli interventi di bonifica delle zone contaminate e la conduzione dei materiali contaminati.

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