Cambio euro sterlina: cosa sapere per fare trading su EUR/GB

Fare trading sul cambio euro sterlina richiede un’approfondita analisi sia fondamentale che avanzata. Ecco tutto quello che devi sapere.

Il cambio euro sterlina è la seconda coppia di valute più ricercata e più seguita sul mercato finanziario dopo quella euro dollaro.

L’euro, indicato con la sigla EUR, e la sterlina britannica, indicata con la sigla GBP, sono, infatti, tra le valute più scambiate al mondo.

Come si può leggere su Money.it:

Il cambio EUR/GBP mostra una sterlina forte sulla moneta comunitaria. Il motivo è legato soprattutto alle mosse delle banche centrali, con BoE più aggressiva e la BCE accomodante sui tassi.

Il cambio euro sterlina è molto liquido grazie al suo elevato volume di scambi che possono arrivare fino a ben oltre dieci miliardi di euro ogni giorno.

Grazie a questa forte liquidità, vi è una grande facilità nel trovare persone interessate all’acquisto e alla vendita delle monete. Le commissioni, quindi, risultano molto basse.

Analizziamo più nel dettaglio qual è il ruolo dell’euro e della sterlina all’interno di questo cambio e alcuni nozioni su come effettuare operazioni di trading efficienti e remunerative.

Quali sono le basi da conoscere per il trading sul cambio euro sterlina?

Il primo aspetto da conoscere riguardo al cambio euro sterlina è il fatto che si tratta di un cambio a bassa volatilità.

Ciò significa che i cambiamenti di prezzo di giorno in giorno e le sue quotazioni non si discostano mai di molto dal suo valore medio.

Tale caratteristica è fondamentale per quanto riguarda le operazioni di trading, in quanto rende gli investimenti su questo asset decisamente meno rischiosi.

Per comprendere meglio è bene conoscere il significato di tasso di cambio: esso indica l’indice di potere d’acquisto dell’euro e della sterlina.

Per la sua determinazione entrambe le valute presenti all’interno della coppia hanno dei ruoli ben specifici.

Un’analisi rapida e dettagliata sul cambio euro sterlina è quella offerta dal video pubblicato sul canale YouTube di Forex Trading Pratico:

Il ruolo dell’Euro

L’euro rappresenta la moneta unica dei 28 Stati che formano l’Unione Europea, il che significa che si tratta della valuta di una delle maggiori economie a livello mondiale.

Infatti, se mettiamo assieme il Prodotto Interno Lordo (PIL) di tutti gli Stati UE otteniamo un valore leggermente più alto di quello degli Stati Uniti d’America.

Circa il 25% dell’economia globale è mosso dal mercato europeo, ciò significa che le decisioni prese dalla Banca Centrale Europea (BCE) hanno un peso decisamente elevato e lo scopo di questo organismo è principalmente quello di tenere il più possibile stabile il valore dell’euro.

Il primo fattore che può influenzare il cambio euro sterlina sono i tassi d’interesse centrali che, attualmente, sono mantenuti vicino allo zero dalla BCE, ma si prevede che durante i prossimi anni ci saranno dei graduali aumenti.

Tali rialzi sfavoriranno l’inflazione e dovrebbero mantenere alto il potere di acquisto dei cittadini. In questa situazione la perdita di valore dell’euro dovrebbe essere abbastanza contenuta.

Anche l’economia interna dell’Unione Europea negli ultimi anni ha avuto una crescita lenta, ma costante e si prevede che ciò continuerà anche per i prossimi anni. Con questi presupposti, l’euro dovrebbe mantenere la sua posizione attuale nei confronti della sterlina.

Il ruolo della Sterlina

La sterlina britannica, anche chiamata sterlina inglese, è la valuta in vigore all’interno del Regno Unito ed è regolata dalla Bank Of England (BOE).

L’obiettivo della BOE è quello di mantenere alto il potere di acquisto della sterlina, a causa del fatto che l’economia britannica si basa principalmente sull’importazione di prodotti finiti e materie prime.

Quando il Regno Unito era entrato a far parte dell’Unione Europea, la BOE e la BCE avevano concordato di mantenere il tasso di cambio tra euro e sterlina attorno a 1.10. Ciò significa che una sterlina corrispondeva a 1.10 euro.

A seguito della Brexit, questo accordo è saltato e il cambio difficilmente si è riuscito a mantenere in uno stato positivo a favore del Regno Unito.

In particolare, negli ultimi anni, la sterlina britannica ha particolarmente risentito della situazione politica difficile che si è creata a seguito del completamento dell’uscita dall’Unione Europea.

Come effettuare trading sul cambio euro sterlina al meglio?

Fare trading sul cambio euro sterlina comporta una dettagliata analisi sull’andamento del tasso di cambio in modo da comprendere quale sia il momento migliore per effettuare le operazioni.

È fondamentale, quindi, utilizzare delle fonti certamente attendibili per reperire informazioni riguardo il cambio EUR/GBP.

Questa prima fase di studio è chiamata anche analisi fondamentale ed è necessario prendere in considerazione non solo gli andamenti giornalieri o settimanali, ma anche quelli trimestrali e semestrali in modo da avere una panoramica il più possibile completa a medio e lungo termine.

Un’altra ottima fonte per questa prima fase di analisi è approfittare del social trading che è messo a disposizione da vari broker, il più famoso è quello di eToro. Mediante questo strumento, gli utenti delle varie piattaforme possono condividere notizie, analizzarle insieme e condividere le proprie opinioni/previsioni.

Per effettuare uno studio più approfondito incentrato particolarmente sul lungo periodo, consigliamo di analizzare i dati sull’andamento dell’economia inglese e quelli dell’Unione Europea prendendo in considerazione i dati sulla crescita ed eventuale prossime decisioni della BOE e della BCE.

Dopo aver concluso l’analisi fondamentale, si può passare all’analisi tecnica che si concentra in modo particolare sull’analisi attenta dei grafici.

Essa si pone l’obiettivo di comprendere quali siano i livelli di prezzo che devono destare sospetto in quanto premonitori di un possibile evento in rialzo o in ribasso del tasso di cambio.

Per apprendere come effettuare al meglio questa seconda analisi più approfondita è necessario molto studio e molta pratica.

Nel caso del cambio euro sterlina, però, siamo abbastanza avvantaggiati perché, come abbiamo visto in precedenza, il suo valore rimane quasi sempre stabile attorno alla media.

Cenni avanzati di trading sul cambio euro sterlina

Dopo aver preso in considerazione i concetti base da conoscere per iniziare a fare trading sul cambio euro sterlina, vediamo qualche concetto un po’ più avanzato.

È necessario, innanzitutto, conoscere tre aspetti che spesso vengono sottovalutati.

Il primo è rappresentato dal settore bancario e finanziario che è importante in ogni Stato, ma in Regno Unito è ancora più forte.

L’economia di Londra è, infatti, fortemente legata ai servizi finanziari con la presenza di banche e istituti di credito che operano in tutto il Mondo.

Ciò ha il potere di influenzare notevolmente il valore della moneta britannica.

Questo aspetto, invece, è poco rilevante per la valuta europea in quanto l’Europa è composta da 22 Nazioni per oltre 600 milioni di abitanti. In quest’ottica, l’andamento in crescita o in regressione di una banca di un singolo stato non ha alcuna influenza sul valore complessivo.

Il secondo aspetto da tenere in considerazione è la bilancia commerciale. Essa misura il valore delle importazioni e delle esportazioni di una determinata nazioni. In alcuni casi ne vengono accorpate anche due.

All’interno del cambio euro sterlina, ciò che influenza maggiormente il valore è l’ammontare del saldo delle importazioni ed esportazioni europee verso la Gran Bretagna.

Gli scambi commerciali tra due Nazioni con valute diverse comportano necessariamente un cambio della valuta. Esso si traduce in un aumento della domanda per la valuta straniera e una conseguente diminuzione della richiesta per la moneta domestica.

Quindi, quando l’Unione Europea ha un valore di esportazione maggiore verso il Regno Unito, l’euro acquisisce valore e viceversa all’opposto.

I dati relativi alla bilancia commerciale non sono molto semplici da trovare. Il modo più rapido è quello di fare riferimento al calendario economico dei broker che spesso annunciano questo valore.

Il terzo fattore da tenere a mente per un’analisi più avanzata del cambio euro sterlina sono le obbligazioni governative, ossia i Buoni del Tesoro di un determinato Stato.

I titoli di Stato del Regno Unito, al momento, godono di un’ottima credibilità, mentre in Europa la situazione è abbastanza diversa con reputazioni diverse a seconda dei vari Stati.

Ad oggi, infatti, non sono ancora stati introdotti i tanto discussi EuroBond, quali obbligazioni governative a livello europeo.

Bisogna prendere in esame i tassi di interesse che vengono corrisposti dai governi centrali a fronte dell’acquisto di obbligazioni del Tesoro: se tale tasso aumenta, significa che vi è meno fiducia verso quello Stato ed i mercato sono meno propensi a prestare denaro a quella specifica Nazione.

In tale situazione, la moneta di quel particolare Stato inizierebbe a perdere valore. Ovviamente, la situazione è opposta nel caso i tassi di interesse dovessero diminuire.

A livello europeo, è bene analizzare approfonditamente soprattutto i rendimenti dei Bond delle Nazioni che sono, al momento, particolarmente esposte al debito pubblico, come Italia, Spagna e Grecia.

Quali sono le quotazioni attuali del cambio euro sterlina?

Come più volte sottolineato all’interno dell’articolo, nonostante l’attuazione della Brexit, con l’uscita del Regno Unito dall’Unione Europea, il valore del cambio euro sterlina si mantiene pressoché sempre costante attorno ad un valore medio con piccole oscillazioni giornaliere.

Al momento della stesura di questo articolo il cambio euro sterlina medio si attesta attorno allo 0,83, come ben evidenziato dalla relativa pagina de Il Sole 24 Ore.

Negli ultimi tre mesi, il valore più alto è stato toccato il 9 dicembre 2021 raggiungendo quota 0,858; mentre quello più basso è stato il 3 febbraio 2022 con un valore di 0,831.

Sul lungo periodo, quindi, prendendo in considerazione gli ultimi cinque anni, il picco massimo è stato raggiunto il 18 marzo 2020 con un valore di ben 0,93; mentre il valore più basso del periodo si è verificato il 14 febbraio 2020 con un tasso di cambio pari a 0,83.

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