La truffa del capo torna a colpire i lavoratori di diverse aziende italiane con il fine illecito di svuotare conti corrente. La peculiarità di questo raggiro sta nel fatto che non si tratta di vere e proprie e-mail o sms phishing facilmente individuabili, ma di messaggi provenienti dal finto capo dell’azienda per cui si lavora. Scopriamo dunque come fare ad accorgerci della truffa e cosa fare nel caso in cui si dovesse essere vittime del raggiro.
La truffa del capo colpisce ancora: come individuarla
Era da un po’ che non si sentiva parlare di questo inganno, ma dopo un recente caso di cronaca avvenuto in Veneto, segnalato alla Polizia di Stato di Verona, l’argomento è tornato attuale ed è necessario informasi per evitare di cadere in questa operazione altamente illegale. Lo scopo dei truffatori è solo uno: prosciugare i conti corrente della proprie vittime.
I truffatori non utilizzano banali e sospetti messaggi che fanno pensare subito al phishing con annessi link ingannevoli. Nella truffa del capo i criminali informatici sanno bene chi colpire: i dipendenti che figurano in organigrammi di aziende. Ma come fanno ad individuarli? Semplice, consultando i siti internet delle aziende dove sono riportati i loro lavoratori e i rispettivi ruoli.
Nella maggior parte dei casi di truffa del capo le vittime sono quasi sempre manager di medio livello o dipendenti degli uffici contabili. Il motivo per cui sono colpite queste categorie di lavoratori è da ricercare nella possibilità di questi ultimi di poter accedere o ai dati economici di un’azienda o perché potrebbero essere contattati con più facilità dal proprio capo.
Individuare questa truffa non è semplice perché il messaggio arriverà direttamente da una persona che si spaccia per il CEO (ossia il capo) dell’azienda per non destare sospetti e rendere il tutto più credibile.
Cosa fare se ci si imbatte nella truffa del capo
Una volta individuata la truffa che consiste in un messaggio inusuale da parte del CEO dell’azienda per cui si lavora è necessario intervenire in maniera immediata. La prima cosa da fare è non rispondere al messaggio ne assecondare le richieste fatte dal finto capo che di solito consistono in bonifici su conti correnti, soprattutto esteri, di ingenti somme di denaro.
Successivamente sarà opportuno fare una verifica interna provando a contattare gli uffici competenti che controlleranno direttamente la veridicità del messaggio e delle conseguenti richieste.
Constatato che si tratti di una truffa sarà opportuno denunciare il tutto anche alle forze dell’ordine che procederanno con le indagini del caso.
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