Il debito pubblico e la moneta

Come sapete io sono veramente felice quando scopro che i miei video sono seguiti anche da ragazzi giovani.

Come sapete io sono veramente felice quando scopro che i miei video sono seguiti anche da ragazzi giovani. Purtroppo sono pochi, pochissimi, e, passatemi quella che potrebbe essere confusa per superbia, questo non è un buon segno.

Non sto dicendo che non è un buon segno che i giovani non seguano i miei video, ma il fatto che i giovani non si interessino di argomenti economici e finanziari, io non lo considero un buon segno.

Ed allora credetemi che sono particolarmente contento quando ricevo post da ragazzi giovani.

Questo video è quindi una breve e succinta risposta ad un commento che un ragazzo al primo anno dei suoi studi universitari di economia mi ha postato a margine di un video da me pubblicato un paio di giorni fa.

Buongiorno Dottor Marcotti, complimenti a lei e a JP per i video che fate, li ascoltiamo io e mio padre tutte le mattine.

Io sono uno studente al primo anno di economia e mi interessano molto gli argomenti che tratta nel suo canale ma vorrei chiederle se può spiegarmi meglio qualche questione che dopo i suoi video ancora non mi è del tutto chiara, una in particolare: il debito pubblico.

So che è un argomento non molto amato, ma vorrei capire fino in fondo la questione. Ultimamente ho cercato dei video per chiarire questa questione sul suo canale ed anche i suoi interventi su Money ma non ho riscontrato un video specifico dove lei spiega di cosa si tratta e come (in una realtà semplificata) si possa risolvere il problema italiano.

Come lei ha detto in un suo video uno dei grossi problemi sono chiaramente gli interessi sul debito, che ovviamente vanno restituiti. Questo mette le nazioni in situazioni difficili (per colpa delle stesse, sia chiaro), ma mi chiedo se l’unica soluzione sia quella di avere una spesa minore delle entrate.

Io, se ancora con i miei pochi studi, ritengo inoltre che la valuta FIAT come la conoscono le persone della mia generazione sia fallimentare perché viene meno il processo di scarsità, e quindi, a lungo andare è destinata necessariamente a perdere valore.

Può forse questo essere anche un problema? Certamente più la valuta si svaluta più, di conseguenza, anche il debito si svaluta, però a discapito dei cittadini. Lei come vedrebbe un ritorno ad un Gold Standard?

Penso che potrebbe aiutare a stabilizzare le valute.

Grazie mille in anticipo per la risposta, e mi scusi se magari sono stato poco preciso in alcuni passaggi o perfino ho commesso degli errori ma il mio percorso di studi economici è iniziato da poco. Buona giornata

Filippo Demitri

Allora di fatto Filippo pone due quesiti distinti, il primo riguarda il debito pubblico, il secondo le valute cosiddette FIAT.

Alla prima domanda, se per ridurre il debito pubblica l’unica soluzione sia quella di avere una spesa minore delle entrate potrei rispondere in maniera lapidaria. Sì.

Ed in effetti non ci sarebbe nulla da aggiungere, proprio perché, come ripeto sempre, anche i bilanci pubblici sono composti da entrate ed uscite, e se le uscite superano le entrate si hanno perdite.

Si crea così un debito.

Vogliamo l’anno successivo ripianare il debito? Allora, o aumenteremo le entrate fiscali, quindi chiederemo più soldi ai cittadini, oppure diminuiremo le spese e quindi daremo meno servizi ai cittadini.

Qualora invece avremo ancora uscite superiori alle entrate aumenteremo il debito.

Ma il debito va sempre ripianato, e viene finanziato dai cittadini e dai soggetti che sottoscrivono i titoli del debito pubblico, ma questi non lo fanno gratuitamente, esigono naturalmente che il loro finanziamento sia remunerato con interessi che quindi andranno a loro volta ad aumentare il debito.

Capisci quindi, caro Filippo, che questa spirale che ininterrottamente cresce non può continuare all’infinito, ad un certo punto lo Stato non sarà più in grado di ripianare il suo debito e quindi potrebbe fallire, naturalmente come estrema ratio, ossia potrebbe non essere più in grado di ripianare il proprio debito.

E veniamo al secondo aspetto, quello monetario, Filippo scrive Io, se ancora con i miei pochi studi, ritengo inoltre che la valuta FIAT come la conoscono le persone della mia generazione sia fallimentare perché viene meno il processo di scarsità, e quindi, a lungo andare è destinata necessariamente a perdere valore.

Assolutamente no, innanzitutto specifichiamo cosa si intende per moneta FIAT, semplificando possiamo dire che si intende una moneta che non ha valore intrinseco.

Ma la moneta FIAT non è destinata a perdere valore perché viene a mancare il processo di scarsità, è destinata a perdere valore soltanto qualora venga emessa in sovrabbondanza.

L’errore non sta nel fatto che la moneta emessa sia priva di valore intrinseco perché quel valore lo acquisisce istantaneamente appena viene associata alla produzione, l’errore è se questa moneta viene emessa senza che essa venga associata alla produzione.

Come ad esempio il quantitative easing, ossia emissione monetaria effettuata dalla Banca Centrale senza che sia stata effettuato alcuna prestazione lavorativa.

In quel caso certo che la moneta emessa è priva di valore e quindi la moneta nel suo complesso perde valore.

Ma capisci caro Filippo che il problema non sta nella moneta FIAT, ma nel fatto che le autorità monetarie non agiscono in maniera corretta, creando inflazione cioè perdita di valore della moneta.

Mi chiedi poi Lei come vedrebbe un ritorno ad un Gold Standard?

Lo vedrei un assurdo, una cosa arcaica, un concezione “archeologica” del sistema monetario.

La moneta serve per agevolare il commercio, per permetterci di scambiare merci differenti, quindi la moneta deve essere in quantità tale da permettere tutti questi scambi che in un mondo moderno sono innumerevoli.

Se la moneta fosse costituita soltanto da dischetti di oro, ciò significherebbe che quei dischetti di oro dovrebbero avere il valore di tutti i beni ed i servizi al mondo, comprendi che ciò è assurdo?

Un sistema come il Gold Standard poteva esistere solo fino al medioevo, quando i commerci erano estremamente limitati, infatti il Gold Standard non è che un giorno sia stato abolito, semplicemente è stato superato e l’oro è stato assimilato ad un qualsiasi metallo che ha una sua valutazione sui mercati, così come l’argento, ma come il palladio, l’alluminio, il cobalto ecc. ecc.

Purtroppo il concetto di moneta devo riconoscere che è particolarmente complicato, ma c’è una cosa semplice che tuttavia le persone normali fanno fatica a comprendere.

La moneta NON ha valore intrinseco, la moneta è un numero, per questo può essere creata, tuttavia, pur non avendo valore intrinseco, quindi di per sé non avrebbe valore, ne acquisisce uno nel momento in cui viene associata ad un bene o un servizio che a loro volta acquisiscono un valore dal lavoro necessario per produrli.

Quindi in ultima analisi la sola cosa che ha valore è il lavoro svolto dall’uomo.

Auguro a te Filippo ogni bene per i tuoi studi.

Giancarlo Marcotti
Giancarlo Marcotti
Giancarlo Marcotti è laureato in Scienze Statistiche ed Economiche all’Università di Padova. Nella sua attività professionale ha collaborato con importanti Istituti Finanziari, ricoprendo diversi ruoli. Giancarlo Marcotti è Direttore Responsabile di Finanza In Chiaro, oltre che curatore della rubrica I Mercati e redattore della sezione portafoglio nella quale, giornalmente, riporterà le scelte di investimento effettuate. Giancarlo Marcotti cura la trasmissione Mondo e Finanza su Youtube di Money.it.
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