La seduta odierna si è conclusa con un bilancio sostanzialmente invariato per Unicredit che si è fermato a ridosso della parità.
Unicredit appena sopra la parità. Più forte del Ftse Mib
Il titolo, dopo aver ceduto quasi un punto e mezzo percentuale ieri, ha imboccato da subito la via dei guadagni oggi, arrivando a toccare un top intraday a 10,26 euro, con un rialzo di quasi il 2,5%.
Da questo massimo però si è avuto un progressivo ripiegamento, complice l’arretramento del Ftse Mib, rispetto al quale però Unicredit ha mostrato più forza.
Il titolo, infatti, ha evitato il segno meno e si è fermato a fine giornata a 10,034 euro, con un frazionale rialzo dello 0,04% e quasi 11 milioni di azioni passate di mano, contro la media degli ultimi 30 giorni pari a circa 20 milioni.
Unicredit: l’unico buy di Berenberg tra le banche italiane
Unicredit è stato l’unico bancario a evitare le vendite e a fermarsi sulla parità, puntellato dalle indicazioni bullish arrivate da diversi analisti.
Quelli di Berenberg oggi hanno diffuso un report dedicato alle banche europee, nel quale hanno citato tra le italiane solo Unicredit.
Il broker evidenzia che sono crescenti le preoccupazioni relative a una potenziale frenata/recessione dell’economia nei prossimi trimestri.
Gli analisti però sono tranquilli sulle prospettive delle banche che hanno riserve di capitale tali da fronteggiare con successo questa tempesta.
Ciò a detta degli esperti dovrebbe rendere ancora più fiduciosi in merito ai piani di distribuzione del capitale delle banche più capitalizzate tra cui anche Unicredit.
Su questo titolo Berenberg ribadisce la sua strategia bullish, confermando la raccomandazione “buy”, con un prezzo obiettivo a 14,5 euro.
Unicredit: Jefferies alza target price. Ecco fin dove può schizzare ora
Il broker non è il solo a scommettere su Unicredit, visto che indicazioni bullish sono arrivate oggi anche da Jefferies.Gli analisti di quest’ultimo hanno reiterato il rating “buy”, con un target price rivisto verso l’alto da 16 a 17 euro, valor che implica un potenziale di upside di circa il 70% rispetto alle quotazioni correnti a Piazza Affari.