Azioni sell: 2 titoli popolari da evitare come la peste

Non sempre i titoli azionari più noti regalano soddisfazioni agli investitori, anzi ce ne sono alcuni da cui è meglio stare alla larga. Eccone due.

Come è noto il mercato azionario tende a salire nel lungo periodo e a offrire quindi risultati a chi ha la pazienza di aspettare con il suo investimento.

Non tutti i titoli azionari però seguono necessariamente il mercato e a volte può accadere che alcuni possano muoversi anche in netta controtendenza.

Due azioni molto popolari da evitare come la peste

Come spiegato da Sean Williams, uno dei collaboratori di The Motley Fool, le azioni più popolari non sempre sono redditizie, almeno dal punto di vista dell’investimento.    

Partendo dalla classifica di Robinhood Markets, presa come riferimento per i primi 100 titoli detenuti e i fondi negoziati in Borsa sulla sua piattaforma, Williams indica due titoli ultra popolari che dovrebbero essere evitati come la peste ora.

Moderna

Il primo titolo molto popolare da cui stare alla larga è il colosso biotecnologico Moderna.

Molti hanno familiarità con questo nome dopo lo scoppio della pandemia che ha portato a parlare tanto di un prodotto di Moderna, Spivevax (mRNA-1273), uno dei pochi vaccini COVID-19 che ha generato un’efficacia superiore al 90% negli studi clinici.

Dopo aver registrato oltre 18 miliardi di dollari di vendite per l’intero anno nel 2021, la società dovrebbe raggiungere un minimo di 19 miliardi di dollari di vendite quest’anno, sulla base di accordi di acquisto anticipato.

C’è da dire però che lo spazio di trattamento del COVID-19 sta diventando sempre più affollato di giorno in giorno e le cifre di mortalità associate al COVID-19 sono diminuite quando sono emerse nuove varianti della malattia.

Moderna dovrà affrontare un panorama più difficile per affermarsi come attore chiave nei richiami, nei vaccini specifici per varianti e in quelli combinati.

La cosa più preoccupante è che la capitalizzazione di mercato di quasi 67 miliardi di dollari di Moderna dipende quasi interamente da un’unica terapia. Sebbene la società abbia molte risorse finanziarie e altri vaccini/terapeutici negli studi clinici, questi trattamenti non COVID-19 sono ancora lontani dalla generazione di entrate.

American Airlines Group

Un secondo titolo molto popolare che sarebbe meglio evitare è American Airlines Group, la principale compagnia aerea degli Stati Uniti.

American Airlines è uno dei tanti titoli del settore trasporto che sono stati prima venduti e sui quali poi gli investitori retail sono tornati a puntare per scommettere sulla riapertura dopo le lunghe restrizioni imposte dalla pandemia.

Dal momento che le compagnie aeree tendono a ottenere buoni risultati quando l’economia statunitense è in crescita e i periodi di espansione economica in genere durano anni, sembrerebbe che gli investitori scommettano su un sano rimbalzo della spesa dei consumatori e dell’attività economica statunitense.

Ci sono alcuni segni tangibili che le cose sono migliorate per le azioni delle compagnie aeree, basti pensare che American Airlines Group ha alzato le sue previsioni sui ricavi poco più di una settimana fa, non mancano alcune indicazioni che inducono alla cautela.

Ad esempio, un aumento dei passeggeri e dei prezzi dei biglietti più elevati viene compensato dall’aumento dei costi del carburante degli aerei e dalle maggiori spese di manodopera.

Nonostante le vendite siano diminuite di una percentuale a due cifre rispetto ai livelli pre-pandemia, le perdite trimestrali dovrebbero continuare nel prossimo futuro.

L’altro problema per American Airlines Group è che ha uno dei peggiori bilanci del settore aereo. La pandemia non ha favorito la società e anche gli azionisti sono poco convinti dalla decisione del management di modernizzare la propria flotta ben prima che fosse necessario.

American Airlines ha ora un debito netto di oltre 25 miliardi di dollari: in breve, ha poca flessibilità finanziaria in un settore ad alta intensità di capitale.

Davide Pantaleo
Davide Pantaleo
Davide Pantaleo da quasi un ventennio si occupa di Borsa e Finanza. Dopo aver svolto per diversi anni l'attività di promotore finanziario in Italia e all'estero, nel 2005 entra nel team di Trend-online con l'incarico di redattore.
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