BTC Markets, primo exchange di criptovalute a ottenere licenza ASIC

In Australia non è ancora in vigore una vera e propria legge per le criptovalute, ma BTC Markets ha combattuto per la licenza e l'ha ottenuta. Cosa significa?

Le criptovalute stanno ricercando il modo più rapido per essere legittimate nel mondo, ma la strada è ancora lunga, nonostante le continue leggi che vengono applicate a singhiozzi negli Stati europei e non.

Ma come si stanno comportando exchange e piattaforme in merito a questo panorama nebuloso e il trend ribassista del mercato?

BTC Markets, un exchange di criptovalute australiano, è abbastanza trasparente: continua l’ascesa e la propria legittimazione senza lasciarsi plagiare dalle opinioni negative.

La licenza che ha ottenuto BTC Markets è quella fornita da ASIC (Australian Securities and Investments Commission), con il nome di AFS.

Vero è che in Australia non è ancora in vigore una regolamentazione effettiva e non è necessaria alcuna licenza per operare nel mercato crypto, ma è molto probabile che l’exchange d’oltreoceano si sia voluto portare avanti, in virtù dei prossimi cambiamenti.

In fondo è tutto il mondo a essere in fibrillazione per il mercato digitale, basta dare un occhio alle indiscrezioni di queste settimane leggendo “Crypto news: ultime da tenere d’occhio“.

Adesso però concentriamoci per qualche attimo sul Commonwealth e vediamo che cosa significa per un exchange australiano aver compiuto certi passi prima del necessario.

Chi è BTC Markets?

Exchange ne abbiamo molti, anche nella terra dei canguri, ma non tutti sono come quello di cui parliamo in questo articolo.

Sì, perché BTC Markets nasce nel 2013, quando il Bitcoin valeva circa $100 e il settore criptovalute era ben lontano dal successo e i volumi di questi ultimi anni.

La società è guidata da Caroline Bowler, CEO di BTC Markets ed ex Direttrice, Asia-Pacifico per Red Flag Consulting. Caroline ha fondato anche Bowlah PR, la prima agenzia di PR FinTech in Asia con uffici a Singapore e Melbourne.

Stiamo parlando di quello che è diventato senza dubbio il piùù grande exchange di criptovalute in Australia e oggi il primo e solo ad aver ottenuto una licenza dall’ASIC.

Il primo exchange di criptovalute con licenza in Australia

Non è cosa da poco il passo che BTC Markets ha compiuto.

Nella terra cosiddetta “DownUnder” tutti gli intermediari finanziari devono operare secondo norma di legge, ma l’iter non è così semplice come si crederebbe.

Per conquistare la licenza AFS, la società di criptovalute ha dovuto attendere quasi due anni, indice di quanto sia difficile ottenerla!

Sì, perché la richiesta fu inoltrata ad agosto 2020 e solo a giugno 2022 è stato ottenuto quanto richiesto.

Inoltre, BTC Markets è riuscita a guadagnarsi anche l’autorizzazione delle autorità di controllo sulle crypto e sugli asset digitali, Blockchain Australia, e la certificazione dell’Organizzazione internazionale per la standardizzazione (ISO) per la gestione della sicurezza delle informazioni.

Un gran bel lavoro che porta l’exchange di valute digitali su un altro livello!

Quali sono le leggi sulle criptovalute attualmente in Australia?

Le ragioni dietro la richiesta delle autorizzazioni in un mercato non particolarmente ricco di leggi sembra inutile, ma prima di spiegare i vantaggi e le ragioni di BTC Markets, capiamo quali regole ha chiarito l’Australia.

Le criptovalute sono ovviamente legali e non è ancora richiesta una specifica certificazione o licenza per operare nel settore.

Le tasse in vigore al momento sono quelle del Capital Gain e l’Income Tax, ma non si è soggetti a tassazione se si acquistano solamente crypto, senza venderle, seppur necessario dichiararle al governo ATO.

Inoltre se deteniamo per più di un anno le nostre valute digitali, senza venderle, avremo uno sconto del 50% sulla Capital Gain Tax, che comunque si applicherà per guadagni superiori a $18,201.

Verranno presto attuate migliorie, ma è qui che entra in gioco la scelta di richiedere in anticipo la licenza dell’ASIC da parte di BTC Markets.

Ecco i vantaggi di BTC Markets dopo la licenza AFS

La licenza ottenuta è importante per diverse ragioni, non è solo una questione di credibilità e prestigio.

Come già detto dal CEO Caroline Bowler, grazie a questo nuovo traguardo che non ha precedenti simili in Australia, sarà possibile creare nuove sinergie prima impossibili, fornire nuovi servizi ai clienti e sviluppare nuove funzionalità e servizi che saranno conformi alla legge.

Per fare un esempio, la società potrà offrire servizi di custodia e deposito come la negoziazione e la conservazione di attività e titoli finanziari, sviluppando prodotti finanziari e partecipando a diversi mercati finanziari.

Probabilmente il processo di legittimazione dell’exchange crypto non è ancora terminato, visto che la Bowler sta spingendo la società a ottenere anche la certificazione SOC 2, che sarebbe rivolta alla corretta organizzazione dei dati clienti.

Tutto questo nell’ottica che il mercato delle criptovalute sia sempre più prossimo alla ripresa!

Quale futuro per le criptovalute oltreoceano?

Gli esperti parlano di un 2022 che farà scontare ancora qualche pena alle criptovalute e non a caso!

Per rendersi conto della situazione attuale infatti basta leggere “Ribasso da Record per Bitcoin ed Ethereum. Cosa sta succedendo alle criptovalute?“.

In Australia, nonostante il mercato sia a un minimo senza precedenti proprio adesso, il neoeletto Primo Ministro australiano Anthony Albanese ha inserito la regolamentazione delle risorse digitali come una delle tre priorità del suo governo.

La stessa Caroline Bowler si dice entusiasta delle intenzioni del nuovo Primo Ministro, sperando possa continuare il lavoro del governo precedente e creare una fatturazione per gli asset digitali e chiare leggi in merito che, comunque, troverebbero BTC Markets assai avvantaggiato.

Quindi è ovvio che l’entusiasmo degli operatori del mercato sia alle stelle, considerando che il Paese può rendersi protagonista di un momento storico per quanto riguarda progresso e innovazione, portando nuovo carburante alle società come quella descritta.

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