PIL USA rivisto al ribasso, oggi focus sul deflatore PCE degli Stati Uniti

Le quotazioni dei principali indici di Borsa a livello globale hanno registrato una seduta caratterizzata da segni misti.

Le quotazioni dei principali indici di Borsa a livello globale hanno registrato una seduta caratterizzata da segni misti. Oggi i trader e gli investitori saranno concentrati prevalentemente sui dati macro in arrivo dagli Stati Uniti, in particolare sull’inflazione misurata dal deflatore PCE e la fiducia dei consumatori elaborata dall’Università del Michigan, dopo che il dato elaborato dal Conference Board ha mostrato un netto miglioramento superiore alle attese. Il deflatore PCE core, la misura preferita dalla Fed per monitorare il trend dell’inflazione, è atteso in calo dal 3,5% al 3,4% anno su anno a novembre.

La fiducia dei consumatori statunitensi è invece attesa invariata a 69,4 punti. Ieri il PIL degli Stati Uniti relativo al terzo trimestre del 2023 si è attestato al 4,9% in aumento rispetto al dato precedente al 2,1%, ma rivisto al ribasso dal 5,2%. Lato BCE, il vicepresidente Luis de Guindos, ha affermato che la riduzione dei tassi è condizionata dalla stabilizzazione dell’inflazione al 2%. De Guindos ha riconosciuto un “netto calo” nella crescita dei prezzi al consumo, ma ha anche sottolineato la pressione derivante dai costi dei salari e dai margini di profitto.

“Una volta che vedremo l’inflazione convergere in modo stabile verso il nostro obiettivo del 2%, la politica monetaria potrebbe iniziare ad allentarsi”, ha affermato de Guindos. Tuttavia, il vicepresidente dell’Eurotower ha sottolineato che è ancora troppo presto perché ciò avvenga. Nonostante i dati favorevoli, secondo de Guindos questi non sono ancora sufficienti per modificare la politica monetaria. “È troppo presto per parlare di un taglio dei tassi di interesse”, ha affermato.

I MARKET MOVER

Oggi gli operatori saranno concentrati su alcuni dati macroeconomici di rilievo per l’Italia e gli Stati Uniti. Per il Belpaese si attendono alcuni indicatori di fiducia (aziende e consumatori, dicembre) e le vendite industriali (ottobre). Per gli USA focus sugli ordini di beni durevoli (novembre), reddito e spesa personali (novembre), deflatore PCE core (novembre), vendite di nuove abitazioni (novembre) e la fiducia dei consumatori elaborata dall’Università del Michigan (dicembre).

Seguici
161,688FansLike
5,188FollowersFollow
785FollowersFollow
10,800FollowersFollow

Mailing list

Registrati alla nostra newsletter

Leggi anche
News Correlate