La storia del calendario dell’avvento: chi l’ha creato, origini e significato

Il calendario dell'Avvento non è solo una trovata per fini commerciali, ma ha una storia antica: ecco chi l'ha inventato e il suo significato.

Quella del Calendario dell’Avvento è un’usanza ormai diffusa in tutto il mondo che prevede l’apertura di una casella al giorno, dal 1° al 24 dicembre. In commercio si possono trovare calendari per tutti i gusti: da quelli più classici che contengono dolci, a quelli di beauty, profumi, candele e chi più ne ha più ne metta.

Ma qual è la vera storia del calendario dell’Avvento? Scopriamo chi ha inventato questa tradizione e qual è il suo significato.

Quando inizia l’Avvento: la storia

L’Avvento è un momento molto importante per la religione cristiana occidentale, perché segna il periodo in attesa del bambin Gesù, che avviene, come tutti sappiamo, il 25 dicembre. Infatti, il nome “Avvento”, deriva dal latino adventus, che deriva dal verbo advenire, ovvero “venuta, arrivo”.

Il periodo dell’Avvento inizia dall’ultima domenica di novembre, ed è composto da 4 settimane fino al giorno di Natale, ma questa è una tradizione tipica del Rito Romano. Infatti, per il Rito Ambrosiano, che si osserva principalmente nell’arcidiocesi di Milano, le settimane dell’Avvento sono 6 perché il conteggio inizia dalla prima domenica dopo il giorno di San Martino, che cade l’11 novembre.

Quando però parliamo dei calendari dell’Avvento non si considerano le date dell’Avvento cattolico, che cambiano di anno in anno, ma per convenzione si inizia a contare dal 1° dicembre.

Il “conto alla rovescia” fino a Natale: le origini della tradizione

La tradizione del calendario dell’Avvento ha origine nel XIX secolo, principalmente nei paesi del nord Europa. Serviva per contare i giorni che mancavano all’arrivo del Natale e per insegnare ai bambini la pazienza e la disciplina.

Prima dell’invenzione del calendario dell’Avvento moderno, le famiglie protestanti potevano segnare col gesso 24 linee sul muro, in modo che i bambini potessero cancellarle fino al giorno di Natale. La tradizione cattolica invece prevedeva l’aggiunta di un filo di paglia nella mangiatoia vuota del presepe, in modo che il giorno di Natale, Gesù Bambino avesse un letto soffice fatto di paglia su cui riposare.

Tra le altre pratiche c’era quella della candela dell’Avvento con 24 segni: ogni giorno la si accendeva in modo da bruciare fino al segno successivo.

Nel 1902, la Libreria Protestante Trümpler di Amburgo pubblica il primo calendario dell’avvento con la forma di un orologio di Natale. I bambini potevano girare le lancette dell’orologio ogni giorno fino alla casella successiva in modo da trovare all’interno un brano di un canto natalizio.

Il calendario dell’Avvento moderno

Ma il calendario dell’Avvento come lo conosciamo tuttora nasce all’inizio del ‘900 in Germania, da un’idea Gherard Lang, un editore tedesco. La leggenda narra che l’idea sia nata dalla storia personale dell’editore.

Si narra che Lang, da bambino, non riuscisse ad aspettare l’arrivo del Natale, così la madre per farlo stare buono, gli preparava dei biscotti tipici natalizi, i Wibele. Lang avrebbe potuto mangiare un biscotto al giorno, fino al 24 dicembre.

In realtà, come abbiamo visto, la tradizione di scandire il tempo aspettando il Natale era molto più antica, ma Lang l’ha sicuramente modernizzata, rendendola appetibile per fini commerciali.

Lang, a inizio ‘900, era proprietario di una cartoleria e tipografia e pensò di riproporre l’idea di sua madre ai clienti. Ovviamente era impensabile proporre alle famiglie povere un calendario troppo costoso, così pensò di dare alle stampe un calendario dell’Avvento in formato economico, composto da due cartoncini.

Nel primo cartoncino ci sarebbero state delle brevi citazioni bibliche, che richiamavano il periodo liturgico dell’Avvento. L’altro cartoncino, avrebbe avuto delle piccole caselle decorate con immagini festive.

I bambini avrebbero potuto incollare i versetti biblici nelle caselle corrispondenti, concludendo il tutto nel giorno di Natale: l’idea piacque molto a genitori e bambini perché era un vero e proprio connubio tra gioco e cammino nella preghiera.

Dal 1920 iniziano ad arrivare in commercio i calendario dell’Avvento da 24 finestrelle apribili, riscuotendo un vero e proprio successo.

Il vero e proprio boom del calendario dell’Avvento dolciario avviene nel dopoguerra, grazie alla diffusione dei prodotti alimentari preconfezionati, che danno il via alla tradizione che conosciamo tuttora.

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