Ftse Mib: ancora un nulla di fatto

Il Ftse Mib ha visto fallire nuovamente un tentativo di attacco ai top dell’anno: e ora?

Chiusura contrastata oggi per le Borse europee, che non sono riuscite a muoversi tutte nella stessa direzione di marcia.

Il Ftse100 è salito dell’1,02%, seguito a molta distanza dal Cac40 che si è accontentato di un frazionale rialzo dello 0,12%, mentre il Dax si è fermato sotto la parità, con un frazionale calo dello 0,07%.

Non ha evitato il segno meno neanche Piazza Affari, che ha visto il Ftse Mib archiviare la seduta a 30.361 punti, con un impercettibile calo dello 0,01%, dopo aver toccato nell’intraday un massimo a 30.461 e un minimo a 30.204 punti.

Ftse Mib respinto ancora dai top

L’indice delle blue chip ha provato nuovamente ad avvicinare la soglia dei 30.500 punti, salvo tornare indietro verso i 30.350 punti.

L’area dei 30.500 si sta rivelando ostica da superare e, salvo sorprese dell’ultimo minuto, difficilmente dovrebbe essere violata con decisione prima della pausa natalizia.

Solo con una rottura decisa dei 30.500 punti si potrà assistere a una prosecuzione del rialzo verso i 30.650 punti prima e in seguito in direzione dei 30.800 e dei 31.000 punti.

In caso di ulteriore forza, il Ftse Mib allungherà ancora il passo verso la soglia dei 31.500 punti.

Fino a quando le quotazioni non si posizioneranno stabilmente al di sopra dei 30.500 punti, non saranno da escludere ripiegamenti verso i 30.200 e i 30.000 punti.

Sotto quest’ultimo livello, la discesa proseguirà verso i 29.800 e i 29.500 punti, con un’estensione del ribasso in direzione dei 29.200 e dei 29.000 punti.

I market movers negli Stati Uniti

Sul fronte macro USA, per domani si segnala il dato finale del PIL del terzo trimestre che dovrebbe mostrare un rialzo del 5,2%, rispetto al 2,1% dei tre mesi precedenti.

Le nuove richieste di sussidi di disoccupazione dovrebbero aumentare da 202mila a 215mila unità, mentre l’indice Philadelphia Fed a dicembre è atteso in miglioramento da -5,9 a -3 punti.

Il Superindice a novembre dovrebbe mostrare una variazione negativa dello 0,4% dopo la flessione dello 0,8% precedente.

Sul versante societario, da seguire prima dell’avvio degli scambi a Wall Street i conti degli ultimi tre mesi di Carmax, con un eps atteso a 0,44 dollari, mentre a mercati chiusi si guarderà ai risultati del secondo trimestre dell’esercizio 2023-2024 di Nike, che per non deludere le attese dovrà centrare l’obiettivo di un utile per azione pari a 09,85 dollari.

I dati macro e gli eventi in Europa

In Europa si guarderà all’Italia, dove si conoscerà l’indice dei prezzi alla produzione che a novembre dovrebbe salire dell’1% dopo il rialzo dell’1,5% precedente.

In Francia la fiducia delle imprese a dicembre è attesa in frenata da 99 a 97 punti.

Davide Pantaleo
Davide Pantaleo
Davide Pantaleo da quasi un ventennio si occupa di Borsa e Finanza. Dopo aver svolto per diversi anni l'attività di promotore finanziario in Italia e all'estero, nel 2005 entra nel team di Trend-online con l'incarico di redattore.
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