Ftse Mib a un punto cruciale. Meglio Unicredit o Intesa?

Per il Ftse Mib si segnalano due livelli importanti da monitorare con attenzione.

Di seguito riportiamo l’intervista realizzata a Gianluigi Raimondi, Direttore ITForum.it e responsabile Bluerating Mercati (gruppo Bfc Media) con domande sull’indice Ftse Mib e su alcune blue chip.

Il Ftse Mib è stato respinto nuovamente dall’area dei 28.500. C’è il rischio di nuovi ripiegamenti nel breve?

Per il Ftse Mib segnalo un bivio che, più che a 28.500 punti, a mio giudizio è a 28.670 punti.

Ftse Mib: quali scenari nel breve?

Superata questa resistenza potremo assistere ad un allungo dell’indice verso i 29.000 punti prima e in seguito in direzione dei top di inizio agosto in area 29.500/29.760.

Per contro, l’eventuale discesa al di sotto della soglia tecnica e psicologica dei 28.000 punti, favorirebbe un ritracciamento del Ftse Mib verso i 27.500 punti prima e in seguito in direzione dei 27.095 punti.

Per il momento resto alla finestra e non propendo né per uno sviluppo ribassista né per uno rialzista, invitando a rispettare i livelli citati prima e a muoversi di conseguenza.

La view su Unicredit e Intesa Sanpaolo

Cosa può dirci del recente andamento di Unicredit e Intesa Sanpaolo?

Unicredit sta beneficiando di un rimbalzo tecnico, dopo aver testato la media mobile a 50 sedute a 21,6 euro, che sta fungendo da supporto dinamico ascendente.

Il credibile sviluppo di un uptrend lo avremo solo con il superamento dei 22,15 euro, dove passa la trendline discendente di breve termine, con successivi target a 23,3 euro prima e poi a 24 euro, con stop loss da posizionare a quota 21,6 euro.

Intesa Sanpaolo sta recuperando terreno dal minimo sul supporto statico a quota 2,32 euro, toccata l’ultima volta lo scorso 8 agosto.

Per assistere a un ulteriore allungo, sarà cruciale la chiusura del gap ribassista aperto a quota 2,515 euro, oltre cui avremo come target potenziali i 2,6/2,65 euro prima e poi a 2,8 euro, con stop loss da posizionare a 2,45 euro, dove transita il supporto dinamico ascendente di breve termine.

Focus su Generali

Qual è il suo giudizio su Generali e quali strategie ci può suggerire per questo titolo?

Generali sta beneficiando di un rimbalzo tecnico dopo il test a quota 18,3 euro del supporto statico di breve-medio termine.

Proprio oggi il titolo sta tentando di confermare il superamento delle medie mobili a 21 e a 50 sedute, al momento coincidenti a 18,7 euro.

Oltre questo ostacolo, Generali avrà un target potenziale in area 19,4-19,6 euro, con stop loss rigido sotto i 18,3 euro.

Sotto la lente Prysmian e Iveco Group

Come valuta i recenti movimenti di Prysmian e Iveco Group e quali indicazioni ci può fornire per questi due industriali?

Prysmian a 36,4 euro incontra la trendline discendente di breve-medio termine e il superamento di questa, complice anche il posizionamento degli indicatori tecnici ancora distanti dalla zona di ipercomprato, favorirà un possibile allungo.

In quest’ottica i prossimi target sono individuabili a 37,5 euro prima e poi a 38 euro, con proiezione successiva sui top di inizio luglio a quota 38,6 euro.

A chi volesse acquistare Generali suggerisco di fissare uno stop loss a 35,9 euro, dove transita al momento la media mobile a 21 sedute.

Iveco Group ha recuperato interamente la perdita di ieri ed è tornato a incrociare la media mobile a 50 sedute, attualmente passante a 8,47 euro.

Per assistere a un deciso uptrend bisognerà attendere l’eventuale conferma del superamento della media mobile a 21 sedute che ora passa a 9,46 euro.

Sopra questo livello Iveco Group punterà ai 10,5 euro e poi ai 10,75 euro, con stop loss sotto il minimo di oggi a 8,24 euro.

Davide Pantaleo
Davide Pantaleo
Davide Pantaleo da quasi un ventennio si occupa di Borsa e Finanza. Dopo aver svolto per diversi anni l'attività di promotore finanziario in Italia e all'estero, nel 2005 entra nel team di Trend-online con l'incarico di redattore.
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