Leonardo crolla sul Ftse Mib, ma è un affare. Upside sorprendente

Leonardo a picco dopo la trimestrale senza sorprese, ma c'è anche dell'altro che ha deluso. Gli analisti però puntano sul titolo che può salire davvero tanto.

Un finale di settimana da paura per Leonardo che finisce stretto nella morsa dei ribassisti, con un pesante affondo in netta controtendenza rispetto al Ftse Mib.

Leonardo a picco sul Ftse Mib con volumi boom

Il titolo, reduce da tre sessioni consecutive in rialzo, dopo aver chiuso quella di ieri con un progresso di quasi un punto percentuale, oggi si è posizionato da subito in territorio negativo.

Negli ultimi minuti Leonardo è fotografato a 9,098 euro, con un crollo dell’8,03% e volumi di scambio molto vivaci, visto che fino a ora sono transitate sul mercato oltre 9 milioni di azioni, contro la media degli ultimi 30 giorni pari a circa 2,7 milioni.

Leonardo: i conti del 2° trimestre

Il titolo è in caduta libera dopo che il gruppo ha diffuso i conti del secondo trimestre, chiuso con un utile netto in rialzo dell’8% a 192 milioni di euro, a fronte di ricavi stabili a 3,57 miliardi di euro.

L’Ebitda è sceso del 9% a 345 milioni di euro e l’Ebita del 6% a 286 milioni, mentre l’indebitamento netto è stato pari a 4,793 miliardi di euro, in aumento rispetto ai 3,122 miliardi di fine 2021.

Il free cash flow è pari a 118 milioni di euro, in miglioramento rispetto ai 42 milioni del secondo trimestre 2021.

Leonardo: Equita commenta la trimestrale. Invariata la guidance 2022

Gli analisti di Equita SIM parlano di risultati trimestrali in linea con le attese, tranne l’utile netto che è stato migliore per minori oneri finanziari e tasse.

A livello di EBITA è stata registrata una lieve riduzione in tutte le divisioni, ma questo secondo Equita SIM non riduce la visibilità della guidance 2022 che + stata confermate e che gli analisti continuano a ritenere goda di buona visibilità.

Gli ordini sono attesi in rialzo del 9% a 15 miliardi di euro, i ricavi a 14,5-15 miliardi, con un incremento dell’1%-1,5%, l’Ebita a 1,18-1,22 miliardi, in salita de 5%, il debito netto a circa 3,1 miliardi di euro, con un free cash flow di 0,5 miliardi di euro.

Leonardo: Equita conferma stime, rating e target price

Gli analisti di Equita SIM confermano le stime allineate alle guidance, ritenendo il consensus faccia lo stesso, sottolineando che sono sempre basate su un cambio euro-dollaro di 1,18, per cui esiste un potenziale upside.

Quanto ad altri spunti, la SIM milanese evidenzia che la raccolta ordini 2022 potrebbe essere superiore alla guidance per effetto del contratto jumbo in Polonia, ma si preferisce un approccio prudente in quanto la crisi del Governo in Italia potrebbe posticipare al prossimo anno qualche contratto.

Non cambia intanto la view positiva di Equita SIM che su Leonardo mantiene una raccomandazione “buy”, con un prezzo obiettivo a 12 euro.

Leonardo: la view di Mediobanca

Bullish anche la view di Mediobanca Securities che sul titolo ha un rating “outperform”, con un target price a 12,5 euro.

Gli analisti definiscono non entusiasmanti i conti del primo semestre, ma credono che l’aumento del budget per la Difesa in Europa si tradurrà probabilmente in maggiori ordini.

Leonardo: per Bca Akros è un affare

Anche secondo Banca Akros i risultati di Leonardo sono stati in linea con le attese e non hanno sorpreso, segnalando al contempo che non è stata rivista la guidance 2022.

Gli analisti però credono che il titolo continui a essere un buon affare, ribadendo la raccomandazione “buy”, con un fair value a 15 euro.

Leonardo: per Citi è a buon mercato

Leonardo è a buon mercato anche secondo Citi che consiglia di acquistare, con un prezzo obiettivo a 15,3 euro, valore che implica un potenziale di upside di quasi il 68% rispetto alle quotazioni correnti a Piazza Affari.

Secondo la banca USA, la negativa reazione del mercato è da ricondurre al mancato aggiornamento della guidance 2022 da parte di Leonardo.    

Davide Pantaleo
Davide Pantaleo
Davide Pantaleo da quasi un ventennio si occupa di Borsa e Finanza. Dopo aver svolto per diversi anni l'attività di promotore finanziario in Italia e all'estero, nel 2005 entra nel team di Trend-online con l'incarico di redattore.
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