Telecom affonda sul Ftse Mib. Ecco i motivi del sell-off?

Telecom Italia in caduta libera alla vigilia dei conti e del nuovo piano industriale: perchè tante vendite sul titolo?

La seduta odierna si è trasformata in un vero e proprio incubo per Telecom Italia che, dopo aver ceduto quasi un punto percentuale ieri, è colpito da un violento sell-off.

Telecom Italia in caduta libera sul Ftse Mib

Il titolo nella seconda parte della seduta ha progressivamente accelerato al ribasso, presentandosi negli ultimi minuti a 0,3461 euro, con un affondo dell’8,41%, con oltre 145 milioni di azioni passate di mano fino a ora, contro la media degli ultimi 30 giorni pari a circa 103 milioni.

Telecom Italia è colpito duramente dai venditori alla vigilia del Cda che dovrà dare il via libera ai conti del 2021 e al nuovo piano strategico 2022-2024.

Telecom Italia: OPA di KKR destinata a sfumare

A mandare a fondo il titolo è la sensazione diffusa tra gli addetti ai lavori che la possibilità di un’OPA da parte del fondo KKR sia destinata a svanire.

A novembre scorso il fondo di private equity USA aveva manifestato l’intenzione di effettuare una potenziale OPA al prezzo di 0,505 euro.

Visto l’attuale contesto, reso complicato dal conflitto Russia-Ucraina, è probabile che saltino grandi operazioni, tra cui quella che si sarebbe potuta materializzare su Telecom Italia.

Telecom Italia: domani i conti del 2021. Ecco cosa aspettarsi

L’attenzione è intanto rivolta ai conti del 2021 che non dovrebbero riservare nulla di buono, visto anche il profit warning lanciato dal gruppo a dicembre scorso, il terzo nell’arco di un anno.

Per il 2021 il consensus prevede ricavi in flessione del 2,9% a 12,563 miliardi di euro, mentre l’ebitda after lease dovrebbe scendere dell’11%.

Con riferimento al solo quarto trimestre, si stima un fatturato in contrazione del 3,3% a 4,031 miliardi di euro, con ricavi domestici in calo del 4,4% a 2,282 miliardi di euro.

Telecom Italia: domani arriva il nuovo piano. Quali sorprese?

C’è grande attesa anche per il nuovo piano industriale che punta allo scorporo della rete e alla creazione delle condizioni per un’integrazione della stessa con Open Fiber.

Alcune fonti riferiscono che KKR potrebbe essere coinvolto nel piano per approdare alla rete unica, mentre sembra sempre più lontana la possibilità di una sua OPA su Telecom Italia.

Proprio quest’oggi Repubblica ha fornito ulteriori dettagli sul negoziato in corso tra TIM e CDP per la firma di un memorandum of understanding per la realizzazione della rete unica.

Telecom Italia: nuovi rumor su MoU per rete unica

Secondo il quotidiano, l’accordo difficilmente sarà pronto per essere annunciato con i risultati del 2021 che saranno diffusi da Telecom Italia domani sera, ma dovrebbe essere chiuso comunque a breve, nei prossimi giorni.

Il perimetro dell’asset non sarebbe più quello del 2020 (la sola FiberCop), ma comprendere anche la rete primaria e Sparkle, ossia l’intera NetCo, risultato della separazione che secondo gli analisti di Equita SIM verrà presentata al mercato con i risultati.

Il documento sarebbe già stato condiviso con Macquarie e KKR, i fondi azionisti di minoranza di FiberCop e Open Fiber.

Il progetto avrebbe maggiori chance di avere il via libera antitrust grazie alla separazione verticale da attuare prima del merger, ma richiederebbe comunque 12-18 mesi per l’analisi dell’antitrust europeo a valle dello scorporo, che Equita SIM pensa possa richiedere almeno 6 mesi.

Telecom Italia al vaglio di Equita SIM

La firma di un memorandum of understanding secondo gli analisti sarebbe un chiaro messaggio della volontà istituzionale di far ripartire il progetto rete unica, dando più visibilità al valore di questo asset che nelle sue simulazioni Equita SIM valuta 22 miliardi di euro come enterprise value pre-sinergie.

In attesa di novità gli analisti mantengono una view improntata alla cautela su Telecom Italia, con una raccomandazione “hold” e un prezzo obiettivo a 0,48 euro.  

Davide Pantaleo
Davide Pantaleo
Davide Pantaleo da quasi un ventennio si occupa di Borsa e Finanza. Dopo aver svolto per diversi anni l'attività di promotore finanziario in Italia e all'estero, nel 2005 entra nel team di Trend-online con l'incarico di redattore.
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