Governo Meloni, una prima analisi: sconfortante!

Sono passati appena 41 giorni da quando Giorgia Meloni ed i Ministri del suo Governo hanno giurato nelle mani del Capo dello Stato.

Certo sono passati appena 41 giorni da quando Giorgia Meloni ed i Ministri del suo Governo hanno giurato nelle mani del Capo dello Stato, è ancora presto per fare anche un primo bilancio del nuovo esecutivo, però … però gli indizi ci sono tutti.

Dunque, il Governo era insediato da pochi giorni e la vicenda del rave party di Modena è stata gestita nel migliore dei modi dal Ministro degli Interni Matteo Piantedosi.

Mi direte che si trattava di una banalità, far sfollare un gruppo di scriteriati. Concordo pienamente, ma comunque con la Lamorgese non sarebbe successo, i Governi con all’interno il Pd, avrebbero permesso quelle nefandezze.

Quindi Piantedosi, perlomeno finora, è certamente la sorpresa positiva, ha gestito anche altre situazioni un po’ più complicate … insomma è il Ministro che ha maggiormente marcato una differenza rispetto al Governo Draghi.

Il Governo era poi particolarmente atteso per il varo della sua prima manovra.

Ebbene dato che i due terzi dell’ammontare totale, era opinione comune, sarebbero stati destinati ad aiutare famiglie ed imprese in difficoltà nel pagamento delle bollette è chiaro che rimaneva ben poco.

Quindi non ci si poteva attendere granché, certo un segnale di discontinuità doveva arrivare, invece sui temi più divisivi si è agito con proroghe e misure non definitive.

Uno dei temi divisivi era il Reddito di Cittadinanza, ebbene qualche segnale dal Governo è arrivato, anche se mi attendevo dal Governo un impegno maggiore, un impegno che perlomeno cancellasse le storture, le tante assurdità che continuano ad essere perpetrate con la misura bandiera del Movimento 5 Stelle.

A tale proposito ho apprezzato l’intervento del Ministro dell’Istruzione Giuseppe Valditara che ha proposto di togliere l’erogazione del reddito di cittadinanza “a chi non assolve l’obbligo scolastico”.

Ovviamente ci si riferisce a coloro che percepiscono il Reddito di Cittadinanza la cui età è nella fascia 18/29 anni. Da un’indagine effettuata sono emersi dati che il Ministro ha definito “sorprendenti e inquietanti”, e personalmente concordo con lui, sentite:

“In Italia ci sono 364.101 percettori di reddito di cittadinanza nella fascia tra i 18 e i 29 anni. Di essi 11.290 possiede solo la licenza elementare o nessun titolo, e altri 128.710 soltanto il titolo di licenza media”.

Quindi il Ministro ha aggiunto: “Noi riteniamo si debba prevedere l’obbligo di completare il percorso scolastico per chi lo abbia illegalmente interrotto o un percorso di formazione professionale nel caso di persone con titolo di studio superiore ma non occupate né impegnate in aggiornamenti formativi, pena in entrambi i casi la perdita del reddito, o dell’eventuale misura assistenziale che dal 2024 lo sostituirà”.

Ed infine ha concluso***: “Questi ragazzi preferiscono percepire il reddito anziché studiare e formarsi per costruire un proprio dignitoso progetto di vita. Il reddito collegato all’illegalità tollerata del mancato assolvimento dell’obbligo scolastico è inaccettabile moralmente: significherebbe legittimare e addirittura premiare una violazione di legge.***

“Anche la percezione del reddito da parte di un giovane che ha titoli di studi superiori, non ha impedimenti personali, o famigliari, ma non cerca un lavoro, né investe in formazione su se stesso, non è sostenibile economicamente e culturalmente. Un ragazzo non può consapevolmente rinunciare a coltivare i suoi talenti in qualunque forma, ed essere contemporaneamente pagato dallo Stato, ovvero dai cittadini italiani”.

Per questo motivo metterei anche il Ministro dell’Istruzione Valditara, fra le sorprese positive.

Ma le sorprese positive, ahimé, finiscono qui.

Certamente insufficiente il Ministro dell’economia Giorgetti, le sue fumose parole sul MES non sono tollerabili.

Male, molto male il Ministro degli Esteri Antonio Tajani, il quale ha letteralmente dichiarato che “C’è bisogno di più Europa nei Balcani occidentali”  Insomma il Ministro degli esteri di un Governo di Centrodestra non può esprimersi come la Bonino.

E non meglio Matteo Salvini che pare abbia solo una fissa, il ponte sullo stretto. Non ha ancora capito che la primogenitura è attribuita da anni a Silvio Berlusconi, insomma Salvini patetico.

Ma chiaramente il peggiore è senza dubbio il Ministro della Salute Orazio Schillaci.

Secondo alcuni sarebbe stato il Ministro ad avere avuto il compito più facile, visto che si sarebbe potuto utilizzare il celebre slogan “Ti piace vincere facile” nel confronto con il predecessore.

Eppure è riuscito non dico a farlo rimpiangere, questo era francamente impossibile, tuttavia dove doveva certamente marcare una differenza che non si è vista.

Gli italiani si aspettavano qualcosa di diverso, ed invece Schillaci è stato una totale delusione.

Ieri ha fatto un intervento, che taluni hanno apprezzato, riferendosi alle multe ha detto che “Richiederle potrebbe costare più di quello che poi ne potrebbe derivare”.

Ha anche aggiunto che sarebbe più corretto chiedere al Ministero di Economia e Finanza. Ecco, forse il Ministro Schillaci è più preparato dal punto di vista economico che da quello sanitario.

E concludo con la Presidente del Consiglio Giorgia Meloni, anche per lei il voto è decisamente insufficiente.

Certo, dopo tanti anni abbiamo un Premier inviso alla stampa, questo è più che evidente, ma non può essere questa una scusante che possa giustificare delle dichiarazioni in totale sintonia con quelle espresse da Draghi.

Dov’è, cara Giorgia, la netta differenza rispetto al Governo Draghi?

Al momento, non si è vista, ed il timore che non si veda nemmeno in futuro … è un timore fondato.

Giancarlo Marcotti
Giancarlo Marcotti
Giancarlo Marcotti è laureato in Scienze Statistiche ed Economiche all’Università di Padova. Nella sua attività professionale ha collaborato con importanti Istituti Finanziari, ricoprendo diversi ruoli. Giancarlo Marcotti è Direttore Responsabile di Finanza In Chiaro, oltre che curatore della rubrica I Mercati e redattore della sezione portafoglio nella quale, giornalmente, riporterà le scelte di investimento effettuate. Giancarlo Marcotti cura la trasmissione Mondo e Finanza su Youtube di Money.it.
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