Non bastava il Covid-19 a costringerci a letto: ora ci si mette anche l’influenza. Infatti, quest’ultima non ha aspettato Natale per diffondersi, contagiando moltissimi italiani in quest’ultimo periodo. Mentre si impazzisce con tosse e febbre, correndo in farmacia per effettuare tamponi e togliersi qualsiasi dubbio, tre sono le regioni in cui i casi sono esplosi incredibilmente: Lombardia, Emilia-Romagna e Umbria.
Come riconoscere l’influenza? Vediamo insieme quali sono i sintomi.
Influenza da record, è boom di contagi: cosa sta succedendo
Diremmo un regalo in anticipo, quello dell’influenza, che non aspettava altro che diffondersi a macchia d’olio, per sospendere la routine di moltissimi italiani. La paura si è diffusa a seguito di un vero e proprio boom di contagi, che ha caratterizzato il bel paese negli ultimi giorni, costringendo a letto i numerosissimi contagiati, che sarebbero ben 762mila solo negli ultimi 7 giorni.
In particolare, i dati che emergono dall’ultimo rapporto Influnet non sono molto rincuoranti, registrando un picco che colpisce particolarmente i bambini, spesso in balia di bronchiolite da virus respiratorio sinciziale. Come sottolinea Mariano Magrì, pediatra del dipartimento di Prevenzione dell’Asl Lecce, si tratta di un numero di contagiati nettamente superiore rispetto a quanto registrato nei precedenti due inverni. Ovviamente, a risentirne sono soprattutto i reparti di Pediatria degli ospedali e gli studi dei pediatri delle famiglie, soprattutto dell’Italia settentrionale.
Paura influenza, un arrivo in anticipo: qual è il perché
Come scritto precedentemente, quest’anno l’influenza è arrivata anticipatamente, tanto che il picco potrebbe arrivare a inizio anno e non a gennaio-febbraio: è ciò che emerge dal rapporto Influnet, che ci mostra che i livelli registrati corrispondono a quelli che, nei due anni passati, caratterizzavano il picco influenzale; addirittura, si tratterebbe di un arrivo così anticipato che i primi casi risalirebbero ad agosto 2022. In particolare, Giovanni Rezza, direttore del dipartimento di prevenzione del ministero della Salute, in merito all’influenza, dice:
«Sarà una stagione a intensità molto alta, con un picco che potrebbe arrivare in anticipo. Anziché a gennaio-febbraio, nelle settimane di inizio anno».
I motivi di quest’arrivo in anticipo – di tre settimane – sarebbero da riscontrare nella variazione climatica, la mancanza della mezza stagione e l’abbassamento repentino delle temperature. Non solo, le misure precauzionali (come mascherine e distanziamento sociale) hanno determinato un crollo nella circolazione del virus influenzale che negli ultimi anni quasi non ha colpito.
Dunque, indossare la mascherina e la vaccinazione antinfluenzale rappresenterebbero delle utilissimi armi per cercare di contenere il fenomeno.
Paura influenza, come riconoscerla: quali sono i sintomi?
È molto importante conoscere i sintomi, onde evitare allarmismi futili. Ma quali sono? Innanzitutto, non possiamo ancora decretare se i casi siano più gravi o gravati da complicanze rispetto agli anni scorsi, questo in quanto i risultati dei bilanci arriveranno nella primavera 2023. Tuttavia, possiamo affermare che i principali sintomi sono:
- •
febbre alta ad esordio improvviso,
- •
tosse secca e stizzosa,
- •
mal di testa,
- •
stanchezza e debolezza,
- •
brividi,
- •
dolori muscolari e articolari,
- •
dolori addominali,
- •
diarrea, nausea e vomito (soprattutto nei bambini),
- •
mal di gola,
- •
naso congestionato e starnuti,
- •
perdita di appetito,
- •
ridotta qualità del sonno