Amate il vino bianco ma non riuscite a berlo perché vi provoca mal di testa? Bene, sappiate che non siete soli. Stando a quanto sostengono gli esperti, questa problematica è piuttosto diffusa, specialmente tra coloro che soffrono spesso di emicrania. Vediamo perché il nettare di Bacco per alcuni è amato e odiato e cosa si può fare per aggirare l’ostacolo.
Perché il vino bianco fa venire mal di testa?
Un bicchiere di vino bianco, specialmente quando le temperature salgono, fa gola a tutti. Innanzitutto, a differenza di quello rosso, si può gustare fresco, poi si accompagna bene ad ogni tipo di pietanza: dall’antipasto al dolce. Eppure, tante persone sono costrette a rinunciarvi perché, dopo qualche sorso, iniziano ad avvertire un forte mal di testa.
Stando a quanto sostengono gli esperti, il vino bianco rientra tra gli alimenti che possono scatenare l’emicrania. Insieme ai formaggi stagionati, agli insaccati e ai fritti, il nettare di Bacco sembra essere responsabile di crisi emicraniche, specialmente in coloro che ne soffrono abitualmente. I mal di testa causati dal vino bianco possono essere particolarmente dolorosi e durare fino a tre giorni. E’ per questo che molte persone rifiutano di bere un bicchiere anche quando sono in situazioni conviviali.
L’emicrania, quindi, non è scatenata – almeno in questo caso – dalla quantità di vino che si assume. A provocarla è proprio la bevanda in sé. Generalmente, la testa inizia a far male entro tre ore dall’assunzione, ma può esserci anche un effetto ritardato, tra le 5 e le 12 ore dopo il consumo. Ovviamente, quando si abusa di alcolici e si sta male non ci sono scuse: la causa è l’abuso, che non va mai bene e, soprattutto, non è salutare.
Vino bianco: occhio ai solfiti e alle intolleranze
Considerando che l’alcol è un vasodilatatore, può contribuire ad alimentare una problematica già presente, incrementando il dolore. Se, ad esempio, bevete un bicchiere di vino quando avete un lieve mal di testa da sinusite, è scontato che questo aumenti. Così per tutti gli altri disturbi che una persona lamenta prima del consumo della bevanda.
Con il vino bianco, a differenza del rosso, si deve tenere conto della massiccia presenza dei solfiti. Questi vengono aggiunti in dose maggiore al fine di evitare l’ossidazione e per una migliore conservazione del prodotto. Alcune persone, vuoi per specifiche intolleranze o per altri disturbi, non riescono oppure hanno difficoltà a smaltire l’eccesso dei solfiti presenti. E’ per questo che avvertono un forte mal di testa dopo un bicchiere di vino bianco, cosa che non succede se consumano un Nero D’Avola, un Rosso Piceno o qualsiasi altra qualità di rosso.
Quali sono i trucchi per bere vino bianco e non avere mal di testa?
Alla luce di quanto detto, una domanda sorge spontanea: ci sono trucchi per aggirare l’ostacolo e godersi un buon bicchiere di vino bianco? Se non avete particolari intolleranze o allergie, la risposta è affermativa. Innanzitutto, non bisogna mai bere alcolici a stomaco vuoto. Poi, è fondamentale idratarsi correttamente anche quando si consuma il nettare di Bacco. Questo significa che andrebbe alternato un bicchiere di vino ad uno di acqua.
Un altro consiglio fondamentale è associare l’assunzione di vino a pietanze particolarmente grasse e senza lieviti, evitando quelle dolci o parecchio zuccherate. La combo vino-zucchero sembra aumentare tantissimo le emicranie. In ogni modo, è bene ribadire che quanti soffrono di cefalee & Co difficilmente riusciranno a bere vino senza trascorrere qualche ora, o perfino diversi giorni, con lo spettro del mal di testa.