Riforma Irpef 2023 con aliquota al 23%: quanto e chi risparmierà

Riforma Irpef in previsione per il 2023: cosa comporterà se venisse accettata e quanto potranno risparmiare i contribuenti italiani

Nel 2024, l’Imposta sul Reddito delle Persone Fisiche (Irpef) in Italia potrebbe subire importanti modifiche. La Delega Fiscale, recentemente approvata dal Parlamento, ha dato il via libera al governo per una riforma dell’Irpef e si sta discutendo l’ipotesi di estendere l’aliquota fiscale al 23% fino a un reddito annuo di 28.000 euro. Ma quali sono le implicazioni di questa proposta e quanto si potrebbe risparmiare con questa riforma?

La delega fiscale e la riforma dell’Irpef

La Delega Fiscale, approvata prima della pausa estiva dal Parlamento italiano, ha aperto la strada a una possibile riforma dell’Imposta sul Reddito delle Persone Fisiche (Irpef). Tuttavia, al momento rimangono incerti gli importi effettivi che saranno disponibili per questa riforma e come verrà attuata.

Ipotesi di estensione dell’Aliquota al 23%

Al momento, l’Irpef si applica a circa 40 milioni di contribuenti italiani, sia residenti nel paese che all’estero, che guadagnano redditi da lavoro o da rendite attraverso capitali, terreni o proprietà immobiliari. Gli attuali scaglioni dell’imposta prevedono le seguenti aliquote fiscali:

  • Redditi fino a 15.000 euro: Aliquota fiscale del 23%

  • Redditi da 15.000 a 28.000 euro: Aliquota fiscale del 25%

  • Redditi da 28.000 a 50.000 euro: Aliquota fiscale del 38%

  • Redditi oltre i 50.000 euro: Aliquota fiscale del 43%

Secondo quanto emerso, la riforma potrebbe ridurre ulteriormente gli attuali quattro scaglioni dell’Irpef a soli tre, estendendo l’aliquota fiscale del 23% fino a un reddito annuo di 28.000 euro. La seconda aliquota fiscale scenderebbe dal 38% al 33%, mentre la terza rimarrebbe invariata al 43%.

Il costo e le coperture della riforma fiscale

Questa operazione avrebbe un costo stimato tra i 3 e i 4 miliardi di euro, una cifra significativa che richiederebbe adeguate coperture. Il governo italiano potrebbe decidere di confermare questa riforma o di destinare tali risorse ad altri interventi, come la proroga del taglio del cuneo fiscale per i lavoratori con redditi fino a 35.000 euro.

Per avere una chiara visione dei fondi che il governo intende utilizzare per questa riforma e altri interventi nella manovra di bilancio, si dovrà attendere la Nota di Aggiornamento al Documento di Economia e Finanza (Nadef) prevista per la fine del mese. Il viceministro all’Economia, Maurizio Leo, ha confermato l’intenzione del governo di intervenire, ma la decisione finale rimane da definire.

Il potenziale risparmio per i contribuenti

Secondo una simulazione elaborata dai Consulenti del Lavoro, l’accorpamento dei primi due scaglioni con l’aliquota fiscale più bassa comporterebbe un risparmio significativo per i contribuenti italiani. Ad esempio, chi guadagna 20.000 euro all’anno potrebbe risparmiare circa 100 euro. Per i contribuenti con redditi fino a 35.000 euro, il risparmio potrebbe essere di 400 euro, mentre per chi guadagna tra 50.000 e 60.000 euro, lo sconto potrebbe raggiungere i 700 euro.

Leggi anche: Nuove aliquote Irpef: come cambieranno gli stipendi dal 2024 con esempi pratici

I possibili cambiamenti nelle detrazioni fiscali

Inoltre, la riforma potrebbe coinvolgere anche le detrazioni fiscali legate all’Irpef, che includono agevolazioni dirette sul reddito complessivo su cui si calcola l’imposta. Queste detrazioni riguardano spese come quelle per badanti, colf, baby sitter, spese sanitarie, affitto, bonus per lavori di casa quali superbonus ed ecobonus e oneri assicurativi.

La riforma dell’Irpef è un tema importante e attuale che sta suscitando interesse tra i contribuenti italiani. Resta da vedere come il governo italiano affronterà questa sfida e quali saranno le decisioni finali in merito alla riforma. Nel frattempo, i contribuenti possono fare alcune proiezioni sui possibili risparmi futuri in base alle simulazioni disponibili. Sarà fondamentale rimanere informati sulle ultime sviluppi riguardanti questa riforma fiscale che potrebbe avere un impatto significativo sulle finanze dei cittadini italiani.

Roberta Luprano
Roberta Luprano
Copywriter, classe 1995. Creativa e sempre a caccia di nuove cose da imparare che stimolino la mia innata curiosità, ho iniziato la mia carriera con il diploma di Perito Informatico, in quanto da sempre appassionata di tecnologia e social media. Successivamente ho proseguito la mia formazione in ambito di Copywriting e Social Media Marketing che mi ha poi permesso di lavorare per imprese, startup e small business in diversi settori. In parallelo, ho approfondito la mia passione per i libri e il mondo editoriale, formandomi e lavorando anche come curatrice editoriale per agenzie letterarie e case editrici. Motto: I grandi cambiamenti partono dalle semplici parole.
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