Fatturazione elettronica forfettari: spunta la data!

Spuntano le prime indiscrezioni sulla data in cui inizierà l'obbligo di fatturazione elettronica per i forfettari! Scopri tutte le ultime novità.

Una delle novità che più hanno sconvolto le Partite IVA in Italia è stata l’introduzione dell’obbligo della fatturazione elettronica anche per coloro che rientrano nel regime forfettario. 

È vero, si sapeva già da tempo che questo giorno sarebbe arrivato prima o poi, eppure nessuno si aspettava che tale momento sarebbe stato adesso. 

Invece, il Governo Draghi ha richiesto all’Unione Europea un’estensione della fatturazione elettronica che comprendesse anche gli operatori economici in regime forfettario. 

Ma cosa significa tutto ciò?

Ebbene, l’obbligo di fatturazione elettronica verrà esteso anche a tutti coloro che operano in regime forfettario nel corso del 2022. 

Per quale motivo è stata una doccia fredda? Te lo spiego subito. 

Fino ad oggi tale obbligo è stato in vigore per coloro che rientrano tra le Partite IVA che operano in regime ordinario. Invece, coloro che possiedono il regime forfettario, quindi la tassazione agevolata al 15% non erano tenuti ad emettere fattura elettronica. 

Tuttavia, il Governo ha deciso di intervenire su questo punto in quanto vuole combattere il fenomeno dell’evasione fiscale che, come sappiamo, risulta essere una piaga importante del nostro Paese. 

Ma come funzionerà l’obbligo di fatturazione elettronica per i forfettari? Quando cambierà tutto? Andiamo a scoprirlo insieme in questo articolo.

Fatturazione elettronica forfettari: spunta l’obbligo!

Come abbiamo affermato anche in precedenza, tutte le Partite IVA che rientrano nel regime ordinario sono tenute a emettere fattura elettronica fin dalla data del 1° gennaio 2019.

Tuttavia, inizialmente, coloro che rientravano nel regime forfettario sono stati esclusi da questo obbligo. 

Ma cosa intendiamo per regime forfettario? 

Per chiarezza iniziamo con il definire che cos’è il forfettario. Per farlo utilizziamo la definizione rilasciata dall’Agenzia delle Entrate

Un regime fiscale agevolato, destinato alle persone fisiche esercenti attività d’impresa, arti o professioni.

Ma quindi non tutti possono accedere al regime forfettario? Esatto! Ci sono delle limitazioni importanti che andremo ad approfondire nel corso del prossimo paragrafo. 

Intanto è importante sottolineare che si tratta di un obbligo che era già atteso in passato, ma che sembrava venisse rimandato all’infinito. 

Infatti, fino ad oggi, tutti i contribuenti che operano in regime forfettario sono stati esonerati dall’obbligo di fatturazione elettronica. 

Diciamo che, tali soggetti economici, hanno avuto la possibilità di scegliere autonomamente se operare tramite fatturazione elettronica oppure no. Infatti, anche i forfettari hanno sempre avuto la possibilità di farlo, ma non erano obbligati. 

Anzi, per dirla tutta un obbligo c’era. Infatti, era obbligatorio emettere fattura elettronica anche per i forfettari per contabilizzare le fatture emesse nei confronti della Pubblica Amministrazione. 

Eppure, il premier Mario Draghi ha chiesto espressamente all’Europa di estendere l’obbligo di utilizzare la fatturazione elettronica anche per i forfettari fino al 2024. Ovviamente, come è facile intuire dal nostro articolo, l’Unione Europea ha risposto in maniera affermativa. 

Regime Forfettario: quali sono i limiti previsti?

Come abbiamo preannunciato nel corso del precedente paragrafo, è importante fare un passo indietro in modo da definire chiaramente chi sono coloro che possono beneficiare del regime forfettario, anche detto regime agevolato. 

Infatti, in base a quanto sancito dalla legge, un soggetto in Partita IVA in regime forfettario beneficia della tassazione agevolata al 15%. Inoltre, se si presentano particolari requisiti, la tassazione può scendere fino al 5% per i primi cinque anni di attività.

Ma quali sono le limitazioni previste per poter rientrare nel regime forfettario? andiamo a scoprirle nel dettaglio. 

Il limite fondamentale previsto da tale regime è che non si può fatturare una cifra superiore a 65.000 euro nell’anno in corso. Se si dovesse superare tale soglia, l’anno successivo il contribuente rientrerebbe automaticamente nel regime ordinario. 

Inoltre, è importante sottolineare che si può avere una Partita IVA in regime forfettario anche se si possiede un regolare contratto di lavoro subordinato. Tuttavia, il limite di compensi da lavoro dipendente o assimilati è fissato a 30.000 euro lordi annui. 

Regime Forfettario: le ragioni della scelta di Draghi!

Torniamo a noi e andiamo a comprendere più nel dettaglio perché assisteremo all’estensione dell’obbligo di fatturazione elettronica anche per coloro che operano in regime forfettario. 

Ebbene, è importante sottolineare che uno degli obiettivi fissati dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza risulta essere il miglioramento dei controlli atti a combattere l’evasione fiscale. 

Infatti, in un documento rilasciato dal Ministero dell’Economia e delle Finanze si legge chiaramente che, per contrastare l’evasione in materia di IVA, sarà necessario ridurre il numero di persone escluse dall’obbligo di fatturazione elettronica. 

Infatti, secondo quando afferma il MEF, escludere gli operatori economici che operano in regime forfettario, limiterebbe di molto il controllo dell’evasione fiscale. 

Ma per quale motivo si sta optando per l’estensione dell’obbligo di fatturazione elettronica?

Ebbene, è stato riscontrato che, dall’introduzione dell’obbligo per coloro he operano nel regime ordinario, il recupero del gettito IVA è in aumento. 

Di conseguenza, viso questo trend positivo si è pensato di estendere tale obbligo anche per i contribuenti in regime forfettario. 

Obbligo di fatturazione elettronica per i forfettari: i vantaggi!

Ovviamente si tratta di una scelta che porterebbe ad importanti vantaggi da entrambe le parti. 

Infatti, si tratta di una metodologia tacciabile e trasparente che andrebbe a ridurre il più possibile il fenomeno dell’evasione fiscale che, come sappiamo, è una piaga caratteristica del nostro Paese. 

Tramite la fatturazione elettronica, infatti, gli operatori economici invieranno i documenti all’intestatario tramite un software che comunica direttamente con il Fisco. 

Questo significa che sarebbe presente un maggior controllo da parte dell’Agenzia delle Entrate. 

Oltre ai vantaggi dal punto di vista fiscale ci saranno ovviamente dei vantaggi anche per i soggetti economici che operano utilizzando la fatturazione elettronica. Infatti, tutte le fatture andranno a confluire in un unico sistema e, di conseguenza, sarà più semplice consultarle avendole tutte sempre a disposizione. 

Obbligo di fatturazione elettronica per i forfettari: quando arriva?

Attenzione: è importante ricordare che attualmente non esiste ancora alcun obbligo di fatturazione elettronica per coloro che operano in regime forfettario. 

Ma cosa significa? Ebbene, coloro che possiedono una Partita IVA con la tassazione agevolata possono ancora emettere fatture cartacee. 

Infatti, per avere questa imposizione sarà necessario che venga predisposta una legge ad hoc che elimini l’esonero per loro previsto nell’articolo 1 del decreto legislativo numero 127 del 2015

Infatti, questa novità richiesta non è stata introdotta né dal Decreto Fiscale né dalla Legge di Bilancio per il 2022. Di conseguenza, siamo in attesa della messa a punto di questa nuova norma alla quale gli operatori economici operanti in regime forfettario dovranno adattarsi. 

Ma quando avverrà tutto questo? Spuntano le prime indiscrezioni sulle date che potrebbero segnare questo definitivo passaggio alla fatturazione elettronica. 

Inizialmente si parlava del mese di marzo, ma ad oggi si parla addirittura della metà del 2022, quindi a cavallo tra i mesi di maggio e giugno. 

Ovviamente, non abbiamo ancora nessuna certezza, ma non smetteremo certamente di tenervi aggiornati sugli sviluppi. 

Francesca Ciani
Francesca Ciani
Copywriter, classe 1998. Appassionata di marketing, digital e pubblicità fin da bambina, dopo un percorso di ragioneria, ho ottenuto una laurea in Comunicazione, Media e Pubblicità presso l’Università IULM di Milano e, successivamente, ho conseguito un master in Marketing Management. Troppo creativa per essere ragioniera, troppo analitica per essere un’artista: sono diventata social media manager e seo copywriter. Parlo tanto, scrivo ancora di più e ho sempre miliardi di idee.
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