Revisione auto, fino a quando devi conservare l’attestato? Attento a non sbagliare

Revisione auto: cosa succede se si smarrisce l'attestato rilasciato dal centro autorizzato o dalla motorizzazione civile? Ecco cosa fare se lo perdi.

Revisione auto: cosa succede se si smarrisce l’attestato rilasciato dal centro autorizzato o dalla motorizzazione civile? Fino a quando è necessario conservare tutta la documentazione relativa alla nostra vettura? E se tra le mille pratiche ed i mille fogli che ho in casa dovessi perdere qualcosa, cosa può accadere?

Quello con la revisione auto è un appuntamento periodico, al quale tutti gli automobilisti non possono mancare. Non importa se si decide di recarsi in un’officina autorizzata o si preferisca andare direttamente alla motorizzazione. La revisione auto è un vero e proprio obbligo di legge: nel caso in cui non venga rispettato, sono previste delle sanzioni molto dure e si rischia, addirittura, di non poter circolare con la propria vettura.

Come molti lettori ben sapranno, una volta terminata la revisione auto, l’addetto al controllo del veicolo rilascia una ricevuta, con la quale attesta che è stata svolta regolarmente e ne attesta l’esito positivo. Quello che viene rilasciato è un tagliando adesivo, che viene attaccato direttamente sulla carta di circolazione del veicolo (in molti lo conosceranno come il libretto). Questo tagliandino dimostra che la revisione auto è stata effettuata correttamente. Può capitare, però, che con il tempo questi tagliandini si stacchino (magari per colpa del caldo) e si smarriscano completamente. Nel caso in cui non lo dovessimo trovare più, cosa succede? È necessario chiederne una copia dove è stata effettuata la revisione auto? O possiamo viaggiare tranquillamente senza problemi? Scopriamo come ci dobbiamo comportare in questo caso.

A cosa serve la revisione auto

Sostanzialmente la revisione auto serve ad accertarsi che il veicolo funzioni alla perfezione. Questa è utile e necessaria perché lo stesso possa circolare in sicurezza, rispettando le norme vigenti sulla tutela dell’ambiente. Uno degli scopi della revisione auto, infatti, è quello di verificare che le emissioni di scarico non siano eccessivamente inquinanti. Ovviamente si controlleranno anche tutte le funzionalità del veicolo, in modo che non possa causare degli incidenti.

La revisione auto è necessaria per verificare che il veicolo sia conforme alle prescrizioni tecniche previste per quello specifico tipo di vettura. Questo controllo deve essere fatto periodicamente: per le normali automobili la prima revisione auto deve essere effettuata dopo quattro anni dalla prima immatricolazione: l’operazione deve essere effettuata entro il mese in cui è stata rilasciata la carta di circolazione. I controlli successivi dovranno effettuarsi ogni due anni.

Nel caso in cui ci si dimenticasse di effettuare la revisione auto e si continuasse a circolare lo stesso, l’automobilista rischia una sanzione amministrativa che può oscillare da un minimo di 173 euro ad un massimo di 694 euro (lo prevede l’articolo 80 del Codice della Strada). Ma questo non basta: nel caso in cui una vettura venga fermata con la revisione scaduta o senza revisione non può più circolare, fino a quando non viene messa in regola. La polizia – o comunque gli agenti che hanno fermato il veicolo – annoteranno sul libretto che il mezzo non può più circolare fino a quando non effettuerà la revisione auto. Sarà possibile muoversi solo e soltanto per recarsi presso un’officina autorizzata.

Cosa c’è scritto nell’attestato della revisione auto

Nel momento in cui viene effettuata la revisione auto, questa viene certificata direttamente dalla Motorizzazione o dall’officina autorizzata, attraverso un tagliando adesivo, che viene inserito direttamente sul libretto di circolazione. Questo è, a tutti gli effetti, un vero e proprio attestato di revisione, che dovrà contenere queste informazioni:

  • targa dell’autovettura;
  • codice officina, cioè il codice di identificazione del centro di revisione;
  • data della revisione;
  • esito della revisione;
  • scadenza della revisione;
  • chilometraggio dell’auto al momento della revisione;
  • codice antifalsificazione.

Quest’ultimo codice serve per evitare la stampa di tagliandi falsi di revisione e viene verificato nel momento in cui la polizia effettua dei controlli su strada. L’automobilista dovrà verificare che questi dati siano corretti, soffermandosi soprattutto su quelli che riguardano la targa, l’esito della revisione ed il chilometraggio. Nel caso in cui dovessero esserci degli errori, è bene farli presenti immediatamente ed eventualmente ripetere la verifica.

Certificato di revisione: cosa succede se viene perso

È facile conservare il certificato di revisione auto, perché sostanzialmente significa conservare la carta di circolazione. Come abbiamo visto questo attestato è un talloncino adesivo, che dovrà essere applicato sul libretto. Può anche accadere, però, che dopo molti anni questo tagliandino si stacchi e vada perso. Che cosa succede a questo punto? Proprio niente, perché le vecchie revisioni sono semplicemente superate da quelle nuove. Nel caso in cui dovesse andare smarrito anche l’ultimo attestato di revisione, questa sarebbe verificabile grazie alla banca dati della motorizzazione civile, alla quale la polizia stradale può accedere in qualsiasi momento. Cosa che può fare direttamente anche l’automobilista. Sarà sufficiente collegarsi al sito Il portale dell’Automobilista, inserire la targa della propria auto e controllare la data dell’ultima revisione, compresa di chilometraggio.

In ogni caso, se l’attestato di revisione viene smarrito, è bene recarsi alla Motorizzazione o all’officina autorizzata presso cui è stata fatta la verifica per farsene rilasciare un duplicato, il quale contiene tutte le informazioni sopra viste.

Pierpaolo Molinengo
Pierpaolo Molinengo
Giornalista. Ho una laurea in Materie Letterarie, conseguita presso l'Università degli Studi di Torino. Ho iniziato ad occuparmi di Economia fin dal 2002, concentrandomi dapprima sul mercato immobiliare, sul fisco e i mutui, per poi allargare i miei interessi ai mercati emergenti ed ai rapporti Usa-Russia. Scrivo di attualità, fisco, tasse e tributi, diritto, economia e finanza.
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