Spese del dentista: ecco quando si possono detrarre e come ottenere la detrazione

Si può detrarre la spesa del dentista? Tutto quello che devi sapere per risparmiare sulla spesa medica dei trattamenti odontoiatrici.

Sono in molti i cittadini che hanno bisogno di sapere quando e come detrarre la spesa del dentista. Infatti, quando parliamo di detrazioni per le spese mediche, si intendono incluse in alcuni casi anche le spese che ciascun contribuente sostiene per i trattamenti dallo studio dentistico.

Ma come si può detrarre la spesa del dentista? E soprattutto, quali sono le spese dentistiche ammesse nella detrazione? 

In questo articolo vediamo nel dettaglio quali sono le spese dentistiche che possono essere detratte e come ottenere la detrazione.

Dentista: si può davvero detrarre la spesa? 

Il Testo unico delle imposte sui redditi prevede la possibilità di detrarre alcune spese mediche.

Tra queste, secondo quanto confermato dall’articolo 15 della normativa, i cittadini italiani possono detrarre anche le spese destinate ai trattamenti dentistici e odontoiatrici.

Si tratta, nello specifico, della possibilità di ottenere una detrazione delle spese del dentista pari al 19% sull’IRPEF, permettendo così ai contribuenti di risparmiare sul costo del dentista.

In generale, va detto che la detrazione delle spese del dentista può essere applicata esclusivamente se si tratta di interventi odontoiatrici che migliorano la salute del paziente.

Non sono invece inclusi nella possibilità di detrazione quelle spese del dentista che sono finalizzate ad interventi di carattere estetico, ad esempio legati alla realizzazione di faccette dentali estetiche.

I requisiti per detrarre la spesa del dentista

Per poter ottenere la riduzione dell’IRPEF per le prestazioni mediche, tra cui anche quelle legate al dentista, è necessario rispettare alcune condizioni obbligatorie.

A questo proposito, un primo requisito per poter detrarre la spesa del dentista riguarda l’ammontare complessivo della spesa medica che deve superare la franchigia di 129,11 euro.

Questo perché la riduzione dell’IRPEF può essere applicata soltanto all’importo che supera questa soglia di importo.

Una seconda condizione obbligatoria per poter ottenere la detrazione della spesa dentista riguarda la natura dell’intervento.

A questo proposito, come anticipato nel precedente paragrafo, non è possibile ottenere la detrazione per le prestazioni di carattere puramente estetico.

Questa spesa medica, infatti, dovrà avere la finalità legata al miglioramento delle condizioni di salute del contribuente che intende accedere alla detrazione delle spese dentistiche.

Come ottenere la detrazione delle spese del dentista

Per poter usufruire della detrazione delle spese dentistiche è necessario compilare correttamente il modello 730. In questo modo, rispettando le indicazioni fornite dall’Agenzia delle Entrate in merito alla detrazione, sarà possibile detrarre la spesa del dentista del 19%.

In particolare, bisognerà compilare i campi relativi alle spese mediche nel “quadro E – Oneri e spese”.

Per capire quali somme dovranno essere indicate nei righi E1 ed E2, è consigliabile andare a consultare le istruzioni per l’invio del modello 730 dell’Agenzia delle Entrate.

Solitamente, nel rigo E2 dovranno essere inseriti gli importi delle spese sostenute per familiari non a carico affetti da patologie esenti. Si intende quindi quella detrazione che non è stata coperta dall’imposta lorda da pagare da parte di quegli stessi familiari.

In questo caso, il limite massimo di spese ammissibili per la detrazione dentistica è stato fissato a 6.197,48 euro.

Inoltre, il contribuente è chiamato ad inserire l’importo dei costi in relazione a tutte le prestazioni specialistiche, incluse appunto quelle per le cure odontoiatriche.

Dentista: cosa conservare per detrarre la spesa

Una prima precisazione per quanto riguarda i documenti da conservare per detrarre la spesa del dentista, riguarda il metodo di pagamento.

Infatti, il cittadino che intende usufruire della detrazione del 19% dell’IRPEF legata alle spese mediche del dentista, dovrà sostenere tali spese mediante un metodo di pagamento tracciabile.

Questo significa, quindi, che occorre utilizzare una carta di credito o debito, un bonifico bancario, o anche un assegno bancario o altri eventuali strumenti di pagamento digitali per pagare la spesa dal dentista.

In generale, la detrazione per la spesa medica del dentista può essere riconosciuta esclusivamente se i cittadini indicano correttamente la detrazione nel quadro E del modello 730.

Occorre poi conservare la fattura oppure la ricevuta fiscale legata alle spese del dentista anche negli anni successivi, così da esserne in possesso in caso di controlli futuri legati all’agevolazione.

Se si tratta di prestazioni mediche che sono state effettuate nell’ambito del Servizio Sanitario Nazionale, è necessario conservare anche la ricevuta del ticket.

Leggi anche: Modello 730, tutti i bonus in detrazione con aliquote e requisiti.

Viviana Vitale
Viviana Vitale
Aspirante giornalista e social media manager freelance, classe 1995. Le mie più grandi passioni sono la scrittura e il marketing digitale. Sono state proprio queste a portarmi oggi a far parte del team di redattori di Trend-online e a collaborare come professionista della comunicazione con varie aziende italiane.
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