Al via la Rottamazione quater delle cartelle esattoriali: hanno la possibilità di aderire alla definizione agevolata anche i contribuenti che non sono riusciti a pagare le rate della precedente sanatoria.
La definizione agevolata è stata introdotta dalla Legge di Bilancio del 2023 e si applica ai carichi affidati all’agente della riscossione dal 1° gennaio 2000 al 30 giugno 2022.
La nuova rottamazione, però, non sarà per tutti. Spieghiamo, nel testo, come funziona la definizione agevolata e quali sono tutti i benefici della nuova rottamazione quater. Infine, forniremo anche una spiegazione veloce su come si chiede il condono delle cartelle esattoriali.
Rottamazione quater cartelle esattoriali: come funziona la definizione agevolata
La tregua fiscale promessa dal governo è stata inserita nella Legge di Bilancio del 2023.
La rottamazione quater delle cartelle esattoriali è al via: finalmente, è possibile presentare la domanda online. L’Agenzia delle entrate-Riscossione ha messo a disposizione la procedura per presentare la domanda e tutte le istruzioni relative.
Quali debiti rientrano nella rottamazione quater? Rientrano nella definizione agevolata i debiti che sono stati affidati all’agente della riscossione dal 1° gennaio 2000 al 30 giugno 2022.
Ma cosa prevede la definizione agevolata? Si tratta del nuovo strumento per rottamare le cartelle di pagamento, gli accertamenti esecutivi e gli avvisi di addebito dell’Inps, inerenti, come abbiamo già detto, i carichi affidati dal° gennaio 2000 al 30 giugno 2022. La definizione agevolata comporta lo stralcio degli interessi, degli aggi e delle sanzioni amministrative. Il contribuente in debito con il fisco ha, così, la possibilità di risparmiare sia sulle sanzioni che sugli interessi.
Quali sono le spese per il contribuente? Sul sito agenziaentrateriscossione.gov.it leggiamo che:
“Sono da considerare nell’importo dovuto le somme a titolo di capitale e le spese per le procedure esecutive e i diritti di notifica”.
Rottamazione quater: chi deve pagare e chi no
Parliamo di scadenze e pagamenti. I contribuenti che non hanno pagato entro l’ultima scadenza del 2022, hanno la possibilità di presentare la domanda di adesione alla nuova rottamazione delle cartelle esattoriali.
La domanda deve essere presentata telematicamente entro e non oltre il 30 aprile 2023. Ѐ possibile presentare domanda anche per i debiti già compresi nelle rottamazioni precedenti. In questo caso, l’Agenzia delle entrate-Riscossione provvederà a ricalcolare gli importi dovuti, anche per quelli che, frattanto sono stati annullati dallo stralcio dei debiti fino a 1000 euro.
Chi sono gli altri ammessi alla definizione agevolata? Sono ammessi alla rottamazione quater anche i contribuenti che avevano cercato di mettersi in regola entro la fine del mese di dicembre, ma che avevano riscontrato malfunzionamenti della piattaforma.
Come si effettua il pagamento? Per aderire alla definizione agevolata, bisogna presentare domanda, solo e unicamente utilizzando l’apposita procedura telematica, entro il 30 aprile 2023 e il contribuente potrà scegliere di pagare l’importo dovuto:
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In un’unica soluzione, entro il 31 luglio 2023;
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In un massimo di 18 rate da pagare in 5 anni. Le prime due rate entro il 31 luglio e il 30 novembre 2023. Le altre 16 rate entro i successivi 4 anni, entro le seguenti scadenze: 28 febbraio, 31 maggio, 31 luglio e 30 novembre di ciascun anno a partire dal 2024.
Sul sito agenziaentrateriscossione.gov.it si legge, inoltre:
“Il pagamento rateizzato prevede l’applicazione degli interessi al tasso del 2 per cento annuo, a decorrere dal 1° agosto 2023”.
Rottamazione quater: ecco come presentare domanda
La domanda per aderire alla definizione agevolata deve essere presentata in via telematica entro la scadenza del 30 aprile 2023.
Nella domanda il contribuente deve indicare come vuole pagare il debito (scegliendo una delle due modalità indicate prima).
Come presentare la domanda per il condono delle cartelle esattoriali? L’Agenzia entrate-Riscossione ha messo a disposizione due modalità: online dalla propria area riservata oppure online dall’area pubblica.
Se si opta per la prima modalità, bisogna accedere utilizzando le proprie credenziali Spid, Cie o Cns e compilare il form. Successivamente, la domanda sarà acquisita e l’interessato riceverà una comunicazione mail di presa in carico.
Nel secondo caso, invece, si accede senza utilizzare nessuna credenziale e la domanda si invia dall’area pubblica del sito.
Bisogna, anche in questo caso, compilare il form, ma bisognerà inserire la documentazione di riconoscimento. In questo caso, dopo aver presentato la domanda, i contribuenti riceveranno una email con un link da convalidare entro 72 ore. Successivamente, riceveranno una seconda mail di presa in carico della domanda e, se la procedura va a buon fine, riceveranno una terza email con allegata la ricevuta. L’Agenzia Entrate-riscossione, entro il 30 giugno 2023, invierà ai contribuenti interessati una comunicazione di accoglimento oppure di diniego della domanda.