Un emendamento al Dl Anticipi prevede la proroga dei pagamenti della prima e della seconda rata della rottamazione quater per coloro che si sono dimenticati di pagare, o per chi ha avuto dei problemi economici con il saldo: la data slitta dal 5 al 18 dicembre 2023.
Ecco quali sono le nuove scadenze della rottamazione quater e cosa cambia con l’approvazione della proroga dei termini.
Rottamazione quater, verso la proroga dei pagamenti
Il tempo utile per il pagamento della prima e della seconda rata della rottamazione quater è scaduto: cosa fare adesso?
Seppur tardiva, arriva la proroga della scadenza della rottamazione quater per tutti i contribuenti che non hanno rispettato il calendario di pagamento della prima e della seconda rata: l’ultima scadenza era fissata al 30 novembre, con tolleranza fino al 5 dicembre 2023.
Molti contribuenti si sono trovati in difficoltà con il saldo delle prime due rate della rottamazione quater, considerando che gli importi possono essere ingenti per una famiglia media (nel giro di un mese è stato chiesto il 20% del debito complessivo, 10% a fine ottobre e 10% a fine novembre).
Non solo: nella giornata del 5 dicembre si sono verificati diversi problemi con la piattaforma PagoPA, che è tornata a funzionare solo in serata. Tutto questo ha impedito ai contribuenti di saldare il pagamento, e quindi ha portato al decadimento dalla definizione agevolata.
Proroga rottamazione quater, la nuova scadenza è il 18 dicembre
Ma fortunatamente nel Dl Anticipi il Governo ha inserito un emendamento – presentato dal senatore azzurro Claudio Lotito – che prevede la proroga della scadenza per il pagamento della prima e della seconda rata della rottamazione quater.
Il Senato ha già dato il via libera alla proroga dei pagamenti per la rottamazione quater, che prevede lo slittamento delle scadenze del 31 ottobre e del 30 novembre al 18 dicembre 2023.
Entro tale data, quindi, coloro che non hanno effettuato il pagamento della prima e/o della seconda rata – per qualsiasi motivo – possono saldare quanto dovuto e tornare a beneficiare della definizione agevolata, con pagamento a rate dei debiti accumulati.
Ma bisognerà attendere anche la decisione della Camera, la cui questione di fiducia sul decreto in questione verrà sottoposta martedì 12 dicembre.
Dl Anticipi, bagarre in Aula sulla proroga della rottamazione
Inutile dire che in Aula al Senato, in sede di approvazione dell’emendamento, sono scoppiate bagarre e caos: dai banchi dell’opposizione il senatore Filippo Sensi (Pd) ha iniziato a urlare “condono, condono”. Un intervento scambiato come un insulto dal sottosegretario all’Agricoltura e senatore di Fdi Patrizio La Pietra.
Dopo un breve e acceso scambio di opinioni, la seduta è stata sospesa. Poco dopo i lavori sono ripresi e l’emendamento è stato approvato con 87 voti favorevoli e 58 contrari.
Uno dei relatori del Dl Anticipi – Dario Damiani di Forza Italia – ha spiegato che non si tratta di “una mancata entrata di bilancio”, anzi
dà la possibilità di pagare quindi di far confluire entrate nelle casse dello Stato. Non è un condono ma solo un aggiustamento di contabilità di bilancio.