Decreto Sostegni, fondi per effetti avversi al vaccino! News

Ci sono anche 150 milioni per effetti avversi al vaccino! Ecco le novità del Decreto Sostegni di oggi: turismo, caro bollette, fondone e bonus! Da leggere!

Notizie dell’ultim’ora, alla luce degli aggiornamenti appena arrivati sul decreto Sostegni. Ormai il dado è tratto e il governo definisce a chi spettano i nuovi aiuti, previsti dalla Legge di Bilancio 2022, con le relative novità su quando arriveranno e saranno disponibili. 

In tutto un miliardo e mezzo. Ma colpo di scena, il Consiglio dei Ministri si riunisce con un giorno di ritardo sul previsto, perché non si trova la quadra sul caro bollette. E arrivano altri 4 miliardi.

Parliamo di settore turismo, ristoranti, caro bollette. Ma anche di fondi per la quarantena da Covid-19, mascherine Ffp2 per gli studenti e 150 milioni per gli effetti avversi da vaccino! 50 milioni per quest’anno e 100 milioni per il 2023!

Ecco a chi spettano e come verranno suddivisi.

Il nuovo decreto “a sostegno” appunto delle attività maggiormente in difficoltà, muove i primi passi a partire dal settore del turismo. Senza dubbio si tratta di uno dei comparti più destabilizzati dalla crisi economica, per quanto non sia l’unico ovviamente.

Il governo infatti ha deciso l’erogazione di fondi immediati per diverse tipologie di attività, così ripartiti

200 milioni per il commercio al dettaglio, 200 per il trasporto pubblico locale, 230 al fondo turismo a cui si affiancano 128 per il credito d’imposta di agenzie di viaggio e tour operator. Per librerie, cinema e teatri ci sono circa 110 milioni, 20 milioni andranno alle discoteche e 40 allo sport.

C’è da aggiungere che la maggior parte degli aiuti è indirizzata alle Regioni e ai vari enti locali, che attendono ben 500 milioni di euro del fondo Covid istituito nel 2020 e ora atteso anche per il 2022.

Decreto Sostegni, ultime notizie

È il recentissimo consiglio di questa mattina a tirare le somme, dopo giorni di lavoro.

Ora siamo arrivati al dunque. 

Purtroppo, per quanto le attuali restrizioni siano inferiori a quelle a cui abbiamo dovuto sottostare negli anni 2020-2021, sul fronte emergenza Covid-19, il problema è che ancora la via di uscita sembra essere molto lontana. 

Probabilmente in autunno qualcuno aveva tirato un sospiro di sollievo ma, alla luce della recrudescenza dei contagi a dicembre 2021, a causa della variante Omicron, la verità dei fatti è che ancora tantissime attività risultano serrate. Chiusi i battenti, settori in ginocchio.

Ad arrancare, a monte, ci sono gli enti territoriali. Ebbene sì, ma avevamo già avvertito i primi effetti, anche loro subiscono le conseguenze della crisi economica da pandemia.

Innanzitutto, si è assistito a un vero e proprio crollo delle entrate a loro favore, in piena crisi emergenziale. Il decreto Sostegni stanzia dunque ancora una volta, come già avvenuto per il 2020 e il 2021, il cosiddetto super fondone Covid ovvero fondi per

sostenere le spese sempre più salate per l’energia negli ospedali e negli impianti pubblici come piscine, palazzetti e stadi.

Ma non è tutto. Inoltre il decreto Sostegni 2022 ha previsto altri 200 milioni di euro per supportare il trasporto pubblico a livello locale, altro comparto che ha subito pesanti ripercussioni alla base, dal momento che l’affluenza da parte delle persone che utilizzano i mezzi pubblici è diminuita in maniera drastica.

E per quanto concerne il settore turistico? Ci sono due differenti tipologie di aiuto, al vaglio delle autorità competenti. 

da una parte il ritorno del credito d’imposta sugli affitti per gli alberghi e dall’altra il rifinanziamento del fondo di settore, che finanzia gli aiuti diretti agli operatori e coprirà anche la decontribuzione per il personale.

Condizioni molto meno vantaggiose invece, per quanto concerne il settore del commercio, in generale. I negozi ad esempio, così come attività di catering e organizzazione di matrimoni, eventi e parchi a tema così come per tutto il comparto tessile e della moda. I fondi a disposizione, in questo caso, sono 160 milioni mentre solo 20 milioni per quanto riguarda le discoteche e in generale tutte le sale da ballo, ancora in chiusura forzata e che si spera possano riaprire a partire dal mese di febbraio.

Tra le misure tanto attese per il Consiglio dei Ministri appena concluso, come ha dichiarato Alessandra Sartore, sottosegretario al Mef

Ci saranno interventi a favore dei settori che più hanno sofferto e che soffrono di più, interverremo nei primi tre mesi del 2022 a forfait, a fondo perduto, con sistemi che sono oleati, già oggettivamente posti in essere con gli interventi dell’anno scorso.

La priorità dunque del Decreto Sostegni va a favore di tutti quei settori che, a causa del diffondersi della pandemia, hanno dovuto forzatamente chiudere i battenti o comunque hanno registrato una flessione del fatturato davvero drastica.

Ovviamente il riferimento in primis va alle sale da ballo e discoteche, alle agenzie turistiche e ai tour operator, ai cinema e ai teatri, allo sport.

Decreto Sostegni gennaio 2022: a chi spetta

La categoria più a rischio è senza dubbio quella degli operatori turistici, affiancati senza dubbio dall’emergenza in ambito ristorativo. Ciò che a oggi si chiede per questi comparti è l’abolizione dell’Imu, delle agevolazioni per quanto concerne il pagamento degli affitti per gli hotel, fondi per le discoteche e voucher per le agenzie di viaggio.

Se da una parte, i “sostegni” sono indispensabili per mantenersi in piedi, occorre ben altro per ricominciare a camminare e andare avanti. Occorrono infatti nuove misure atte a favorire la ripartenza dei settori maggiormente penalizzati.

È per questo motivo che, ad esempio, se si vuole far ripartire il turismo, occorre adottare nuove misure su entrambi i fronti. 

Come già prospettato da Garavaglia, ministro del turismo del governo Draghi, da un lato si deve spingere per la decontribuzione di chi rientra da una cassa integrazione ma dall’altro, è indispensabile istituire un  Fondo Nuove Competenze per il Turismo, e non solo per i ruoli più tradizionali, bensì per tutto ciò che riguarda anche il marketing oppure la promozione digitale.

All’ordine del giorno della riunione del Consiglio dei Ministri, ci sono anche gli aiuti da prevedere per rifinanziare la cassa integrazione in deroga (Cig) ma non solo.

Si parla anche di un potenziamento dei bonus sociali, non nel senso di aumentare il budget a loro destinato (che non c’è) ma aumentando la loro capacità di contrastare il rincaro delle bollette, davvero troppo marcato e quindi da arginare assolutamente.

Si cerca inoltre sostegno per i lavoratori fragili. A tal proposito, va ricordato che, per quanto concerne il 2022, non era stato previsto il rifinanziamento dell’indennità per la quarantena da Covid. Ora il governo ha deciso di stanziare dei fondi: per cambiare i protocolli della quarantena e fornire mascherine Ffp2 agli studenti.

E ben 150 milioni per far fronte ad eventuali effetti avversi dei vaccini.

Decreto Sostegni 2022 ristoranti

L’altra emergenza da affrontare è sul fronte ristorazione. I pubblici esercizi dal 2019 hanno perso 56 miliardi di incassi.

Piccole attività ancora in piedi perché a conduzione familiare e con immobili di proprietà, grandi realtà che hanno licenziato personale, seppur a malincuore.

Un decreto Sostegni che si rispetti dovrebbe prevedere senza dubbio misure atte a sostenere questo settore ancora, a tutti gli effetti, in emergenza. O quantomeno è ciò che si auspica.

Purtroppo oltre a 45mila attività chiuse e alla perdita di circa 300mila posti di lavoro, si affianca un’altra emergenza, più lunga da sradicare, vale a dire una domanda ormai flebile da parte dei turisti, senza contare vacanzieri stranieri ormai assenti e l’aumento di persone in isolamento, con relativa pioggia di disdette, nonostante le prenotazioni registrate con il contagocce.

Decreto Sostegni 2022 stagionali

Notizie anche sul fronte degli stagionali, dal momento che l’emergenza pandemica senza dubbio mette a dura prova la resistenza delle imprese ma anche dei lavoratori rimasti senza un impiego e senza sostegni economici per le loro famiglie.

I nuovi bonus stagionali inclusi nel decreto Sostegni rappresentano una tutela per tale categoria di lavoratori.

Nel contesto del Decreto Sostegni, il governo pensa dunque a una serie di aiuti da destinare proprio a favore delle categorie più vessate dalle chiusure anti-contagio, come è avvenuto per l’appunto per i lavoratori stagionali del settore turismo.

I contributi saranno verosimilmente a fondo perduto, come potrebbe verificarsi anche per le partite Iva interessate. 

Ecco quali risultano essere le tre ipotesi principali:

  • Bonus onnicomprensivi
  • estensione del Reddito di emergenza ai percettori NASpI
  • proroga NASPI per ulteriori mensilità

Senza contare già i numerosi danni subito nel corso di questi anni da parte degli operatori del settore, si aggiungono ora a carico della categoria anche le chiusure imposte all’ultimo momento per quanto riguarda le festività di Capodanno.

Il governo non deve e non può dimenticare che, dietro le quinte degli hotel e dei ristoranti in difficoltà (in qualità di imprese e di partite Iva, dunque) ci sono centinaia di lavoratori con relative famiglie che ora attendono dei sussidi, possibilmente da erogare non in tempi biblici, e che possono finire a casa in maniera definitva.

Decreto Sostegni, quando arrivano gli aiuti?

Come si distribuiscono i fondi previsti dal Decreto Sostegni per arrivare a destinazione? E soprattutto, quanto sappiamo in relazione alle diverse tempistiche di erogazione?

L’ipotesi più plausibile è che le risorse verranno distribuite a rigor di logica tra i diversi Ministeri, i quali poi si occuperanno di elargirli, in proporzione, ai vari settori di loro competenza.

Per quanto concerne le tempistiche, le affermazioni in merito sono da prendere maggiormente con le pinze. Infatti, basti pensare che il fondo creato a favore della ristorazione collettiva, risalente allo scorso mese di maggio, a seguito del decreto Sostegni bis, è stato reso operativo al Mise soltanto pochi giorni fa.

L’auspicio è che invece, Invitalia, che si occupa degli aiuti a fondo perduto, possa fare più in fretta, nella fattispecie in relazione a commercio al dettaglio, librerie, tessile e moda.

Natalia Piemontese
Natalia Piemontese
Consulente lavoro online e professioni digitali, classe 1977. Sono Natalia, Piemontese di cognome, pugliese di nascita e calabrese d'adozione. Laureata in Scienze Politiche presso l'Università degli Studi di Bari, ho conseguito un Master in Selezione e Gestione delle risorse umane. Mamma bis, scrivo sul web dal 2008. Sono specializzata in tematiche del lavoro, business nel digitale e finanza personale. Responsabile del blog #mammachebrand, ho scritto un e-book "Mamme Online, come gestire casa, lavoro e figli".
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