Stralcio debiti fino a 1.000 euro: è online il modello aggiornato

È online il modello aggiornato per fare richiesta di applicazione dello stralcio dei debiti fino a 1.000 euro. Le indicazioni dell’Agenzia delle Entrate.

Dopo le diverse modifiche che sono state apportate alla Legge di Bilancio 2023, con il famoso decreto Milleproroghe, è online il modello aggiornato che deve essere presentato da parte degli enti creditori che hanno intenzione di fare richiesta dello stralcio debiti fino a 1.000 euro.

La scadenza, prima fissata per il 31 marzo 2023, è stata poi successivamente rinviata dalla legge di conversione del Decreto Milleproroghe. Ora il termine ultimo entro il quale è necessario comunicare all’Agenzia delle Entrate-Riscossione per lo stralcio debiti è quella del 30 aprile 2023.

Ecco, quindi, il modello online e le istruzioni aggiornate con tutte le novità relative allo stralcio debiti fino a 1.000 euro deciso dal Governo Meloni e cosa prevede la legge sullo stralcio parziale oppure integrale.

Lo stralcio debiti fino a 1.000€: le istruzioni delle Entrate

È l’Agenzia delle Entrate a rendere note, attraverso il nuovo comunicato stampa pubblicato in data 6 marzo 2023, le istruzioni da seguire per la richiesta dello stralcio debiti fino a 1.000 euro.

A questo proposito, mediante tale comunicato stampa, l’Agenzia ha anche evidenziato la pubblicazione del nuovo modello aggiornato, necessario per fare richiesta di applicazione dello stralcio integrale oppure parziale.

In questo senso, nel comunicato stampa, l’Agenzia delle Entrate specifiche che:

Sul portale www.agenziaentrateriscossione.gov.it, nella sezione “Enti Creditori”, sono presenti le informazioni e i moduli da utilizzare sia per la comunicazione del provvedimento di applicazione dello stralcio “integrale” sia per i provvedimenti di diniego dell’annullamento “parziale”.

Dunque, in generale, che si tratti della richiesta dello stralcio dei debiti fino a 1.000 euro parziale oppure integrale, è necessario inviare il modulo online esclusivamente tramite mezzo di Posta elettronica certificata, ovvero la Pec.

Si tratta, dell’indirizzo Pec che dovrà essere indicato anche nei moduli online dello stralcio debiti, insieme alla copia del provvedimento stesso.

Cosa prevede la legge sullo stralcio debiti 1.000€

Una volta chiarite le modalità di invio delle richieste di applicazione dello stralcio integrale o parziale dei debiti, è bene anche sottolineare cosa prevede la legge in materia.

A questo proposito, la legge n.14/2023, ovvero la legge di conversione del decreto Milleproroghe è andata a modificare la disposizione contenuta nella Legge di Bilancio 2023.

Tale riferimento normativo, dunque, è andato a disporre la proroga dal 31 gennaio al 31 marzo entro il quale gli enti diversi dalle amministrazioni statali, oppure dagli enti pubblici previdenziali o dalle agenzie fiscali, possono deliberare la non applicazione dello stralcio parziale dei carichi di importo residui fino a 1.000 euro.

Tuttavia, come si legge sul sito dell’Agenzia delle Entrate, la scadenza del 31 marzo è stata successivamente prorogata:

La legge di conversione del Decreto Milleproroghe ha poi rinviato dal 31 marzo al 30 aprile 2023 la data di effettivo annullamento dei carichi rientranti nel perimetro applicativo della disposizione.

Lo stesso termine è stato previsto anche per quanto riguarda la possibilità per gli stessi enti di deliberare in merito all’applicazione dello stralcio integrale ai debiti di importo residuo fino a 1.000 euro.

In entrambi casi, che si tratti dello stralcio debiti integrale o parziale, si fa riferimento ai singoli carichi affidati all’Agente della riscossione durante il periodo compreso tra il primo gennaio 2000 e il 31 dicembre 2015.

Per approfondire il tema dello stralcio dei debiti fino a 1.000 euro, leggi anche: Tutto sullo Stralcio delle cartelle 2023: come funziona, documenti e istruzioni.

Viviana Vitale
Viviana Vitale
Aspirante giornalista e social media manager freelance, classe 1995. Le mie più grandi passioni sono la scrittura e il marketing digitale. Sono state proprio queste a portarmi oggi a far parte del team di redattori di Trend-online e a collaborare come professionista della comunicazione con varie aziende italiane.
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