Enel sempre peggio tra rumor e smentite. Le news su crisi gas

Enel tocca i minimi da oltre cinque anni e mezzo, senza trovare alcun appiglio per risalire la china. Le ultime novità sul tema del tetto al prezzo del gas.

In una giornata in cui le vendite stano avendo la meglio a Piazza Affari, con il Ftse Mib in calo di oltre un punto percentuale, è pesante il bilancio di nl che occupa una delle ultime posizioni nel paniere delle blue chip.

Enel torna già dopo il recupero della vigilia

Il titolo ieri è salito di oltre un punto e mezzo percentuale, rimbalzando dopo tre sessioni consecutive in rosso, ma il recupero ha avuto vita breve,

A distanza di poche ore, infatti, Enel è tornato a perdere terreno, presentandosi negli ultimi minuti a 4,0965 euro, con un calo del 2,21% e quasi 20 milioni di azioni passate di mano fino a ora, contro la media degli ultimi 30 giorni pari a circa 24,5 milioni.

Enel non più tardi di ieri ha toccato un minimo a 4,05, tornando su livelli che non si vedevano da oltre 5 anni, visto che per trovare questi valori bisogna tornare indietro nel tempo tra fine febbraio e inizio marzo 2017.

Il titolo resta sotto i riflettori in attesa di importanti novità dal fronte dell’annosa questione del prezzo del gas.

Enel: Ministri UE continuano a trattare per interventi su prezzo gas

Il vertice dei leader europei riunitisi la scorsa settimana, non ha portato ad una decisione finale, come previsto, ma è stato dato mandato alla Commissione di presentare delle proposte dettagliate per intervenire sul prezzo del gas.

Secondo il Sole 24 Ore, nuovi incontri fra i ministri dell’energia sarebbero previsti oggi e domani e poi il 25 ottobre, dopo il Consiglio Europeo del 20-21 ottobre.

Il Presidente del Consiglio uscente, Mario Draghi, sarebbe fiducioso sui risultati della negoziazione in corso, i cui obiettivi sarebbero far diminuire i prezzi del gas, ottenere un fondo di solidarietà europeo che alleggerisca lo sforzo economico dei governi ed avviare la riforma del mercato elettrico. Secondo il Sole 24 Ore, il presidente Draghi supporterebbe l’introduzione di un sistema basato su prestiti, e non trasferimenti, ai governi per ridurre gli elevati prezzi dell’energia.

La posizione di Macron e le indicazioni del cancelliere Scholz

Il quotidiano di Confindustria riporta inoltre le affermazioni del presidente francese Macron, per il quale il meccanismo di solidarietà UE non deve passare per sovvenzioni, ma garanzie o prestiti per ridurre la pressione sugli Stati membri finanziariamente più fragili, come avvenuto con la pandemia Covid-19.

Dall’altro lato, il cancelliere tedesco, Scholz, avrebbe difeso la manovra annunciata della Germania di 200 miliardi di euro e ribadito che un tetto al prezzo del gas non deve mettere a rischio le fornitura di gas all’Europa.

Una preoccupazione questa condivisa dai paesi dell’Est Europa, senza la possibilità di approvvigionamenti diversificati, come Repubblica Ceca e Slovacchia.

Secondo gli analisti di Equita SIM, il fatto che proseguano le negoziazioni a livello europeo è un segnale positivo, ma sarà fondamentale la posizione della Germania.

Enel: rumor e smentite su posizione Germania

Secondo Bloomberg, il governo tedesco avrebbe mostrato un diverso atteggiamento verso la possibilità di creare nuovo debito UE per aiutare i paesi in maggiore difficoltà a contrastare la crisi del gas.

Reuters avrebbe invece smentito questa ipotesi ed anche l’Unione Europea sarebbe più cauta.Il Corriere della Sera sottolinea che lo stesso Scholz avrebbe sottolineato che il programma Recovery in gran parte non è stato ancora utilizzato.

Sembra che il metodo da utilizzare possa essere quello di garanzie agli Stati membri come per il Covid19.

La Germania starebbe valutando un intervento da 91 miliardi di euro per affrontare la crisi del gas nel periodo gennaio 2023-aprile 2024, assicurando un prezzo a 120/mwh per l`80% dei consumi 2021 delle famiglie e delle piccole imprese ed a 70/mwh per le grandi imprese sul 70% dei consumi 2021.  Si tratterebbe di riduzioni del 30% e 60% circa rispetto ai prezzi di mercato.

Enel: per Equita è cruciale un meccanismo per ridurre prezzo gas

Com anticipato prima, oggi sono iniziati gli incontri dei ministri dell`Energia per una piattaforma di acquisto comune del gas ed un meccanismo di controllo del prezzo.

Equita SIM evidenzia che una proposta non sarebbe disponibile prima di martedì prossimo, che sarà poi affrontata dai leader UE il 20-21 ottobre per essere discussa da un nuovo Consiglio dei ministri dell`Energia il 25 ottobre.

Secondo gli analisti di Equita SIM, l’introduzione di un meccanismo per ridurre il prezzo del gas e misure di solidarietà a livello europeo sono molto importanti per evitare rischi sui crediti dei retailer energetici, a partire da Enel, ma agli esperti citano anche A2A, Hera, Iren e Acea.

Davide Pantaleo
Davide Pantaleo
Davide Pantaleo da quasi un ventennio si occupa di Borsa e Finanza. Dopo aver svolto per diversi anni l'attività di promotore finanziario in Italia e all'estero, nel 2005 entra nel team di Trend-online con l'incarico di redattore.
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