Ftse Mib: inversione al rialzo? Ecco il segnale da seguire

Il Ftse Mib dovrà confermare il superamento di un livello chiave per salire.

Di seguito riportiamo l’intervista realizzata a Gianluigi Raimondi, Direttore ITForum.it e responsabile Bluerating Mercati (gruppo Bfc Media) con domande sull’indice Ftse Mib e su alcune blue chip.

Il Ftse Mib sta provando a risalire la china in direzione di quota 34.000 punti. Si aspetta ulteriori recuperi nel breve?

Per invertire nuovamente al rialzo la rotta, il Ftse Mib dovrà superare la trendline discendente che dalla fine di marzo lo ha obbligato a muoversi all’interno di un canale ribassista.

Ftse Mib: occhio a una trendline decisiva

Oggi l’indice ha riconquistato il livello cruciale da oltrepassare, a 33.895 punti, e con conferme al di sopra di tale soglia, per il Ftse Mib possiamo segnalare un potenziale target a 34.170 punti prima, dove al momento coincidono la media mobile a 21 sedute e la resistenza statica di breve, e poi verso quota 35.000 punti.

Nell’ipotesi in cui i corsi dovessero incrociare al ribasso a quota 33.280 punti la media mobile a 50 giorni, che funge al momento da supporto dinamico ascendente, si profilerebbe una correzione verso 32.780 punti prima e successivamente in area 32.225/32.000.

In sintesi, solo con un mancato superamento deciso della trendline discendente di cui ho parlato prima, il Ftse Mib sarà destinato a scendere.

L’analisi di Unicredit e Intesa Sanpaolo

Unicredit e Intesa Sanpaolo offrono spunti interessanti sugli attuali livelli di prezzo?

Per Intesa Sanpaolo è importante sottolineare il superamento al rialzo della media mobile a 21 sedute a quota 3,3 euro.

Il titolo potrebbe allungare il passo verso 3,4/3,45 euro prima e poi verso 3,55/3,6 euro, con stop loss da posizionare a 3,245 euro, dove troviamo il supporto statico di breve termine.

Scenario simile per Unicredit che ha incrociato al rialzo la media mobile a 21 sedute a 34,575 euro, con prossimi target a 36 euro prima e poi a 36,8/37 euro, con stop loss da fissare sul supporto a 33,6 euro.

La view su Terna e A2A

Terna è stato il migliore del Ftse Mib oggi, ma ha performato bene anche A2A. Qual è la sua view su questi due titoli?

Terna ha disegnato un bel doppio minimo sul supporto statico a quota 7,2 euro e ora sta beneficiando di un rimbalzo tecnico.

La conferma dell’inversione di tendenza si è avuta con la rottura al rialzo di area 7,4 euro, oltre cui Terna potrà salire ora verso 7,6 euro prima e poi in direzione di 7,7/7,8 euro e stop loss sotto 7,2 euro.

Bel segnale rialzista di A2A che di recente ha incrociato al rialzo la media mobile a 50 sedute che fungeva da supporto dinamico ascendente e passante a quota 1,65 euro.

Il titolo ha poi superato anche la resistenza statica di breve a 1,7 euro e ora punta a 1,75/1,765 euro, oltre cui si guarderà ad area 1,8/1,85 euro.

Un acquisto di A2A andrà corredato da uno stop loss a quota 1,65 euro.

Focus su Banca Generali

Ci sono altri titoli che vuole segnalarci a Piazza Affari?

Sto seguendo Banca Generali che sta disegnando una formazione triangolare con vertice in area 35,3 euro, dove passa la media mobile a 50 sedute.

Il superamento di questo livello potrà agevolare una salita verso 36,15 euro prima e poi in direzione dei 37/37,25 euro, con stop loss sul minimo del 16 aprile a 34,5 euro.

Davide Pantaleo
Davide Pantaleo
Davide Pantaleo da quasi un ventennio si occupa di Borsa e Finanza. Dopo aver svolto per diversi anni l'attività di promotore finanziario in Italia e all'estero, nel 2005 entra nel team di Trend-online con l'incarico di redattore.
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