Proteste negli Stati Uniti

Come vi avevo anticipato ieri JP mi ha scritto aggiornandomi sulla situazione all’indomani, anzi a due giorni dal voto negli Stati Uniti.

Come vi avevo anticipato ieri JP mi ha scritto aggiornandomi sulla situazione all’indomani, anzi a due giorni dal voto negli Stati Uniti.

Non ci sono ancora risultati definitivi, anche stavolta come nel 2020.

Ma non c’è solo questo, in queste elezioni è accaduto anche un miracolo, non sto esagerando ascoltate JP.

Caro Giancarlo,

ieri avevo scritto di una cosa ma poi l’avevo omessa. Si perché avevo paura che tu non la pubblicassi e se l’avessi pubblicata magari i tuoi ascoltatori non ci avrebbero creduto. Magari anche tu avresti avuto dei dubbi su quello che ti racconto adesso.

Allora molti tuoi ascoltatori hanno scritto alla mia email domandandomi di un fatto , ossia se rispondeva alla verità oppure, come dite voi, era una bufala.

Come sapete nel 2020 è stato accertato che persone decedute hanno votato. Certo JP lo sappiamo, ormai è quasi una prassi, non ci stupiamo più.

Bene adesso nel 2022 siamo andati oltre ed abbiamo avuto il primo candidato eletto … morto.

E’ successo in Pennsylvania . Lì hanno votato un candidato che era deceduto un mese prima.

Ora dato che la notizia è stata resa pubblica e che molti tuoi ascoltatori me lo hanno chiesto ti posso confermare che la notizia è vera.

Magari ora sappiamo non solo chi siano quelli del partito democratico ma anche chi siano i loro elettori.

Quindi da adesso, oltre ai giornalisti inviati al Congresso, e al Senato avremo anche i collegamenti in diretta con l’aldilà.

Siamo presi male, voi che dite?

Che ne diciamo caro JP, diciamo che con questa novità gli Stati Uniti si sono superati, e stavolta sarà difficile copiarli. Siete unici JP, siete ancora in grado di farci fare delle belle risate nonostante stiamo vivendo un periodo davvero difficile.

Successivamente JP mi scrive nuovamente per aggiornarmi sulle situazioni più problematiche, riguardanti lo spoglio dei voti. Sentite

Caro Giancarlo,

un paio di notizie sui risultati del midterm.

Qui da me sono le 10  di sera del 10 Novembre. Ancora non abbiamo i risultati definitivi.

Stato del Nevada  estensione 286.382 kmq (quindi direi come l’Italia) abitanti poco più di 3 milioni e 100 mila (censimento del 2020) (meno della sola Roma, ma sappiamo che il territorio del Nevada è in gran parte desertico) non sono arrivati ancora i voti definitivi .

Su 3 milioni e 100 mila abitanti più di 2 milioni e 200  vivono a Las Vegas e metropolitan Las Vegas. ovvero gli immediati dintorni della città. Lì l’unico caposaldo  di tutto lo Stato del Nevada, uno Stato che tradizionalmente votava democratico.

Al momento il candidato Repubblicano al Senato Adam Laxait è in testa con un vantaggio di circa 9 mila voti. Ma a Las Vegas dicono che hanno dei “problemi” con il conteggio dei voti. 

Ma guarda un po’ che caso, quando c’è un testa a testa ed in vantaggio c’è un repubblicano ecco che incredibilmente ci sono “problemi” nel conteggio dei voti.

Questo sta scatenando una polemica feroce. I democratici, ai quali viene chiesto il perché del ritardo, trovano scuse anche banali.

Proteste a non finire che i media cercano di non portare a conoscenza. Basta chiamare gli amici in Nevada e lì sono in strada a protestare. 

Naturalmente i media mainstream di queste proteste non ne parlano. Figuriamoci.

Stato dell’Arizona. Anche lì polemica.

Ancora una volta il sistema a Maricopa County si e’ inceppato. Ma guarda caso come nel 2020. Anche lì stanno protestando.

Ricordiamoci che furono i voti di Maricopa County che diedero la vittoria ai democratici nel 2020.

Guarda un po’ che caso, veramente ci sono coincidenze tali che si fa fin quasi fatica a credere che siano coincidenze.

In Alaska lì stanno correndo in tre. Lì nessun problema perché due dei candidati sono repubblicani e sono molto avanti.

Il terzo è democratico e non arriva neanche al 10 %. 

Lì sono al 71% del conteggio. Anche se tutti i voti mancanti andassero alla candidata democratica (si chiama Patricia Chesbro) non riuscirebbe nemmeno ad avvicinarsi ai due repubblicani .

Il seggio dell’Alaska quindi andrà ai repubblicani.

In Georgia è  situazione di parità, al momento,  ed è “runoff ” . Che se non sbaglio da voi si dice ballottaggio. Polemiche anche lì.

Come ti ho detto Giancarlo qui sono le 10 di sera del 10 novembre, che, se non sbaglio, da voi sono le 7 del mattino dell’11 novembre. 

E questa è la situazione. Ora se domani sarà differente ricorda ai tuoi ascoltatori che ho scritto alle 10 di sera.

Un cordiale saluto

Sì, JP ricordo agli ascoltatori che hai scritto alle dieci di sera, ora del Pacifico, che corrispondono alle 7 del mattino del giorno dopo da noi.

Comunque, arriviamo a noi, cari ascoltatori. In alcune cose siamo veramente avanti anni luce rispetto agli Stati Uniti. Io, per esempio, in Italia, non ho mai sentito che abbiano votato persone defunte, negli Stati Uniti è ormai prassi normale.

Tuttavia ora sono arrivati addirittura ad eleggere un defunto, penso sia il massimo.

Ecco da noi spesso i defunti continuano a percepire la pensione, questo sì, ma votare no.

Capite cari ascoltatori che non si possono chiamare elezioni democratiche.

E l’assurdo è che queste sono le elezioni che avvengono nel Paese che si arroga il diritto di esportare la democrazia.

Giancarlo Marcotti
Giancarlo Marcotti
Giancarlo Marcotti è laureato in Scienze Statistiche ed Economiche all’Università di Padova. Nella sua attività professionale ha collaborato con importanti Istituti Finanziari, ricoprendo diversi ruoli. Giancarlo Marcotti è Direttore Responsabile di Finanza In Chiaro, oltre che curatore della rubrica I Mercati e redattore della sezione portafoglio nella quale, giornalmente, riporterà le scelte di investimento effettuate. Giancarlo Marcotti cura la trasmissione Mondo e Finanza su Youtube di Money.it.
Seguici
161,688FansLike
5,188FollowersFollow
781FollowersFollow
10,800FollowersFollow

Mailing list

Registrati alla nostra newsletter

Leggi anche
News Correlate