Scandalo Puglia

Che, soprattutto in alcune regioni italiane, i voti non si ottengono presentando un bel programma elettorale, ma si “comprano”, è cosa nota a tutti, ma quello che sta emergendo dall’inchiesta in Puglia supera qualsiasi immaginazione.

Che, soprattutto in alcune regioni italiane, i voti non si ottengono presentando un bel programma elettorale, ma si “comprano”, è cosa nota a tutti, ma quello che sta emergendo dall’inchiesta in Puglia supera qualsiasi immaginazione.

Adesso è difficile anche prendere una posizione su faccende di questa gravità, cioè non sappiamo se ridere e fare battute alla Fiorello, oppure rimanere seri ed indignarsi.

Ripeto fare battute è abbastanza facile come quella di Fiorello, “comprando cento voti sconto del 20%”, ma Fiorello come comico si dimostra un dilettante rispetto alla Schlein che ha dichiarato testualmente “Voglio chiarire innanzitutto una cosa, la linea del Partito Democratico è molto chiara: non accettiamo voti sporchi, non tolleriamo voti comprati”.

Le risponde sempre Fiorello “50 euro per un voto? Sono troppi!”

Forse però batte tutti Emiliano, il Presidente della regione Puglia, che soltanto il 18 marzo scorso, ossia meno di tre settimane fa esultava per l’esito delle elezioni provinciali che si erano tenute a Foggia e Taranto.

Sentite con quali parole esaltava il risultato elettorale:

«Ennesima clamorosa affermazione della coalizione che governa la Puglia nelle elezioni Provinciali della Bat, di Foggia e di Taranto. Il centrodestra ridotto al lumicino con pochissimi consiglieri e nessun presidente con percentuali medie intorno al 20%. Se non ci fosse stato il ribaltone con l’aiuto dei transfughi del centrosinistra al Comune di Taranto, anche a Taranto sarebbe finita con una vittoria schiacciante del centrosinistra. Ciononostante anche nella provincia ionica la nostra lista è la prima quasi doppiando il centrodestra».

«Ringrazio tutti i segretari provinciali e cittadini di PD, CON, M5S, Alleanza Verdi-Sinistra e delle liste civiche locali per la collaborazione reciproca, l’impegno e la lealtà mostrata anche questa volta verso la nostra coalizione regionale.

Un particolare ringraziamento anche a Raffaele Piemontese, Rosario Cusmai, Paolo Campo, Rosa Barone e Pierpaolo D’Arienzo autori di una straordinaria performance in provincia di Foggia, a Filippo Caracciolo, Lorenzo Marchio, Debora Ciliento, Sebastiano De Feudis, Grazia Di Bari e Giuseppe Tupputi per la Bat, a Michele Mazzarano, Enzo Di Gregorio, Donato Pentassuglia, a Mattia Giorno, Francesco Falcone, Gianfranco Lopane, Marco Galante, Piero Bitetti e Anna Filippetti per Taranto.

Questa affermazione ci lancia verso la vittoria nelle prossime elezioni regionali del 2025 nelle quali siamo già in campo con tutte le nostre forze».

Vedete quanto è corretto e gentile Emiliano, non si dimentica nessuno, cita tutte le persone che hanno avuto grandi meriti per questa netta ed inequivocabile vittoria.

Però scusi Emiliano, sembra quasi che si stupisca per questa schiacciante vittoria, non c’è nulla di cui meravigliarsi, se si Governa bene poi si viene premiati dai cittadini alle urne.

Ed effettivamente i cittadini pugliesi, beati loro, hanno tutto che funziona benissimo, un sistema sanitario perfetto, un welfare di primordine, quindi cosa possono pretendere di più, è naturale poi che alle urne vogliano premiare chi li ha governati così bene.

Non solo, ma sappiamo tutti la storia professionale e politica di Emiliano, magistrato antimafia lascia la magistratura per proporsi come candidato a Sindaco di Bari nel 2004. Viene eletto e governerà la città pugliese per due mandati che terminano nel 2014.

L’anno successivo è candidato alla presidenza della Regione Puglia, viene eletto e cinque anni dopo riconfermato, il suo secondo mandato terminerà nel 2025.

Certo mi ha lasciato interdetto il video che ormai è diventato virale, nel quale Emiliano impunemente dice che accompagnò l’attuale Sindaco di Bari De Caro, che era stato minacciato dalla malavita perché intendeva mettere una ZTL a Bari Vecchia, lo accompagnò dalla sorella di Antonio Capriati.

A questo punto, proprio per evitare fraintendimenti riporto le precise parole di Emiliano:

Andammo a casa della moglie (si corregge) della sorella di Antonio Capriati che era il boss di quel quartiere. E io gli andai a dire, vedi che questo ingegnere è assessore mio, deve lavorare, perché qui c’è il pericolo che i bambini possano essere investiti dalle macchine. Quindi se ha bisogno di bere, se ha bisogno di assistenza, te lo affido”.

Oh, bene! Così si fa la lotta alla mafia! C’è solo una cosa di questa vicenda che, ammetto, non ho compreso.

Allora ho capito che De caro intendeva fare una ZTL a Bari Vecchia e questo poteva non piacere alla malavita per cui era stato minacciato, capisco, anzi apprezzo le intenzioni di De Caro visto che la ZTL avrebbe avuto anche il merito di rendere la zona più fruibile e sicura per i bambini. Fin qui tutto bene.

Ma chiedo anche la vostra competenza in materia, qualcuno di voi sa come deve essere interpretata la frase “Quindi se ha bisogno di bere, se ha bisogno di assistenza, te lo affido”.

Guardate che non è ironia la mia, cosa significa “Quindi se ha bisogno di bere, se ha bisogno di assistenza, te lo affido”. Non riesco a capire.

Comunque per chiudere il video devo dire che la vicenda di Bari o della Puglia oppure solo di qualche piccolo comune, non so fate voi, non ha importanza comunque la vicenda dei voti comprati mi ha fatto tornare alla mente un passaggio televisivo di tanti, tanti anni fa, certamente erano gli anni ’80. Mi riferisco alla trasmissione Blob, che al tempo era imperdibile.

Una trasmissione cult che ha segnato un’era, ebbene naturalmente raccontare la scena non è neppure paragonabile a vederla, ma accontentatevi.

Sapete che la trasmissione era formata da spezzoni di programmi televisivi diversi, chiaramente ad essere fondamentale era il montaggio che in alcuni casi risultava esilarante.

Ebbene la scena è questa, non ricordo chi fosse, comunque era un esponente di primo piano della DC che in un programma giornalistico molto serio alla domanda di cambiamento dell’assetto politico in Italia risponde dicendo “Se la DC è al Governo da così tanti anni un motivo ci sarà”.

Stacco immediato e spezzone di un film nel quale si vede una banda di malviventi nel momento in cui si spartiscono il bottino.

E’ chiaro, come ho detto, il video è un’altra cosa, ma se è rimasto chiaro nella mia mente quel passaggio di Blob significa che era veramente efficace.

Ecco sono passati cinquant’anni, sembra siano volati, visto che non è cambiato nulla.

Giancarlo Marcotti
Giancarlo Marcotti
Giancarlo Marcotti è laureato in Scienze Statistiche ed Economiche all’Università di Padova. Nella sua attività professionale ha collaborato con importanti Istituti Finanziari, ricoprendo diversi ruoli. Giancarlo Marcotti è Direttore Responsabile di Finanza In Chiaro, oltre che curatore della rubrica I Mercati e redattore della sezione portafoglio nella quale, giornalmente, riporterà le scelte di investimento effettuate. Giancarlo Marcotti cura la trasmissione Mondo e Finanza su Youtube di Money.it.
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