Chi è Benedetto Bifronte, l’uomo che ha ucciso un medico a Milano con un’accetta

Benedetto Bifronte, chi è l'uomo che martedì 13 dicembre ha aggredito un medico a colpi di accetta nel parcheggio del Policlinico di San Donato.

È ora accusato di omicidio Benedetto Bifronte, l’uomo che a colpi di accetta ha ferito a morte il medico Giorgio Falcetto, nel parcheggio del Policlinico di San Donato.

In seguito a un diverbio nel parcheggio del pronto soccorso martedì 13 dicembre 2022, Bifronte avrebbe reagito con una violenza inaudita provocando la morte del medico. I dettagli della vicenda stanno gradualmente emergendo dopo l’arresto dell’assassino.

Chi è Benedetto Bifronte, l’uomo avrebbe anche precedenti criminali

La lite di martedì 13 dicembre si è svolta nel parcheggio del pronto soccorso del Policlinico di San Donato, dove Bifronte ha prima urtato l’auto del dottor Falcetto e in seguito assalito il medico con un’accetta, colpendolo due volte. I soccorsi sono stati tempestivi, ma la vittima è deceduta dopo 36 ore.

Benedetto Bifronte quella mattina si sarebbe presentato al pronto soccorso per dolori al petto e pressione alta, nel parcheggio avrebbe riconosciuto il dottore con cui ha in seguito dichiarato di aver avuto un precedente contatto, una visita che avrebbe portato a cure inefficaci. Al momento sembra questo il movente del gesto.

Bifronte è un operaio di 62 anni originario della provincia di Messina e residente a Rozzano, dove è stato arrestato dai carabinieri poche ore dopo il fatto. Separato dalla moglie dal 2020, ha inoltre un figlio di 30 anni che lavora a Pavia. Il 62enne ha precedenti per truffa e porto d’armi abusivo. L’arma dell’aggressione è stata trovata nell’intercapedine di una scala della sua casa a Rozzano. La pericolosità del soggetto è stata constatata dal Giudice per le indagini preliminari Chiara Valori che ha convalidato il fermo.

Benedetto Bifronte spiega il motivo dell’aggressione

Dopo l’arresto, le dichiarazioni di Bifronte ai carabinieri sono poco chiare, ma l’uomo cerca di fornire motivazioni per il suo gesto. Ha accusato il medico di avergli fornito cure inefficaci e causa di disturbi successivi costanti, per cui il 62enne lamenta continui mal di testa e nausea.

Il Reparto operativo dei carabinieri di San Donato ha effettivamente trovato negli uffici dell’ospedale il referto di una visita effettuata da Falcetto il 2 febbraio 2021. Il paziente (Bifronte) si presentava in stato di agitazione e dolore toracico con dispnea. La diagnosi finale era stata di cervicalgia e influenza.

Secondo Bifronte il medico gli avrebbe quindi fatto due flebo che gli avrebbero provocato gravi problemi di salute, tuttora presenti. Nonostante le incongruenze (Bifronte ha parlato di una visita di 4 mesi fa, non del febbraio 2021), è questo il movente dichiarato dall’aggressore, che dopo aver riconosciuto il medico ha avuto la violenta reazione che ne ha provocato la morte.

L’uomo è attualmente accusato di omicidio volontario e in seguito alle prime dichiarazioni confuse e contraddittorie, tra cui quelle multiple e false sull’ubicazione dell’arma, nel pomeriggio di giovedì 15 dicembre, si è avvalso della facoltà di non rispondere al giudice.

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